14. Illusion

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E ormai ora di cena, ma decido di finire il capitolo prima di raggiungere gli altri.

Dopo tutto questo casino, non sono riuscita ad andare avanti nella lettura.

Non mi piace lasciare una storia a metà.

Esco dalla stanza, ma il suono del pianoforte attira la mia attenzione.

Faccio per avvicinarmi, ma decido di non dare altro fuoco all'ego di Carsten.

Così vado in mensa.

《Ehi non mi aspettate per mangiare!》urlo sedendomi tra Lucas e Noah.

È da un po' che non passiamo del tempo insieme.

Noi tre, soltanto.

Prima del suo arrivo.

Osservo Joy, di fronte a me, che continua ad ammirare Lucas.

Dò una gomitata al mio amico, che mi osserva infurito per poi capire e diventare rosso per l'imbarazzo.

《Vado a prendere una bottiglia d'acqua》sorride mio fratello, per poi alzarsi dal tavolo.

《Buon appetito!》dice il biondo alla mia sinistra, rivolgo l'attenzione all'arrivo del ragazzo del misterio.

《Ragazzi ho trovato un altra lettera》ci raggiunge Declan e si fa spazio tra Sage e Carsten.

Non mi ci abituerò mai a tutte queste lettere.

《Mi dispiace dirvelo, ma qualcuno di voi ha infranto le regole dell'ultima lettera.
Adesso ognuno dovrà rilevare il contenuto delle cassette agli altri, senza sotterfugi stavolta.
Si, alcuni di voi a capito il proprio potere.
Le cassette aiuteranno a tutti per capire il proprio potere.
Non ci saranno più lettere, nessuno aiuto esterno, finché il colpevole non si farà avanti》

《Cazzo ragazzi!》urla arrabbiato Noah.

《Chi è stato si faccia avanti》dice Lucas, appoggiando l'amico.

《Facendo così non risolveremo niente, chi è stato si farà avanti da solo》prova a dire Sage.

《Sei stata tu vero》gli punta il dito contro Noah, non l'ho mai visto così arrabbiato.

《Lasciala stare!》si posiziona davanti a lei, mio fratello.

Giro lo sguardo verso Carsten che sogghigna.

《Ragazzi basta è questo quello che vogliono, non dobbiamo permettergli di dividerci》dice Joy cercando di calmare tutti.

《Da quando siamo stati una squadra, saranno si e no qualche giorno che siamo qui dentro》si sfoga di getto Sadie.

《Siamo qui dentro da un mese》la corregge Lucas.

《Oh...》vedo nel suo sguardo la paura.

《Per me ha ragione Joy e anche Sage, il colpevole si farà avanti》c'è un po' di tensione nell'aria.

E credo che Carsten stia godendo.

Ognuno va nella propria camera, domani è un nuovo giorno saremo tutti più calmi.

Vado in camera, prendo il pigiama,  l'intimo e mi dirigo verso il bagno.

Lascio cadere per terra i vestiti di questa lunga giornata.

Entro in doccia, e lascio scorrere l'acqua sul corpo.

Chiudo gli occhi.

Il rumore delle tendine che si aprono, mi fanno sussultare.

Mi giro, ritrovandomi Carsten.

《Cosa ci fa qui?》chiedo stranita, alzando leggermente il volume della voce.

《Vuoi che vada?》sogghigna, mi mette una ciocca dietro l'orecchio.

Per poi baciarmi il collo, sussulto.

Entra nella doccia anche, prende il mio viso fra le sue mani guardandomi negli occhi per poi baciarmi, le sue mani scendono sulle mie cosce prendendomi in braccio e facendo aderire la mia schiena sul muro freddo continuando a baciarmi, le mie mani pian piano si fanno spazio tra i suoi capelli ricci.

La sua parte intima si scontra con la mia provocando un brivido lungo la schiena ansimo facendo così staccare le sue labbra dalle mie che subito inizia a baciarmi il collo scendendo sempre più giù fino ad arrivare alle mie cosce poggiandomi a terra.

Mi bacia l'interno coscia alternandosi con la lingua.

La sua mano destra continua a salire insieme al suo viso fino ad arrivare al seno.

Inizia a leccarlo , poso la mano tra i suoi capelli stringendoli, gemo.

《Posso?》chiede ad un centimetro dalle mie labbra, mentre la sua mano scende.

《Nahara, sbrigati devo andare in bagno》la voce di Sage, mi fa rinvenire.

Cazzo, era solo un illusione.

《Arrivo!》urlo uscendo velocemente dalla doccia.

Raccolgo i miei vestiti, ed esco dal bagno lasciando entrare Sage.

Mi dirigo verso la mia camera, con solo l'asciugamano.

《Ancora sveglia Angel?》mi giro verso la voce.

Carsten.

《Angel? Cos'è un soprannome!?》chiedo cercando di nascondere l'imbarazzo.

Si alza, dato che era seduto appoggiato al muro.

《Si...cos'è non ti piace?》sussura avvicinandosi sempre di più al mio corpo seminudo.

《Non sono così pura come credi》ad ogni suo passo avanti, ne faccio uno dietro.

Fino a scontrarmi col muro.

Mi blocca con le braccia《ah no? Mia piccola Angel》sussura sulle mie labbra.

《No...》almeno dopo quello che è successo in doccia.

Le gambe mi tremano, e lui lo percepisce.

Mi stringe l'asciugamano, così da non farlo cadere, ma stando attento a non sfiorarmi.

《Sono stato io Nahara》ammette, guardandomi negli occhi.

Era sincero.

《A fare cosa?》gli chiedo timidamente.

《C'era anche la mia cassetta, ma avevo paura che qualcuno potesse ascoltarla così l'ho presa》la prende dalla tasca del pantalone e me la cede.

Per poi tornare in camera.

《Notte Angel》chiude la porta alle sue spalle, lasciandomi da sola.

Ed ora cosa ci dovrei fare con questa!?

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