17. Broken Promises?

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《Buon appetito!》dice portando i piatti a tavola Noah in compagnia della sua metà Lucas.

《Ragazzi il cibo sta per finire, chi è il colpevole si deve fare avanti, finiremo per morire di fame》dice facendo spallucce il biondo.

《Lo sai che è una cosa seria quello che hai detto vero?》gli chiede Sadie, preoccupata dal suo comportamento.

《Ovvio》dice continuando a mangiare la sua pasta.

Sadie gira gli occhi al cielo e lascia perdere.

Osservo Carsten, che non duce niente.

Come se la decisione aspettasse solo a me.

La cassetta è la sua non la mia.

Ma prima ho bisogno di ascoltarla, poi diremo la verità.

《Ieri sera ho riascoltato la mia casetta》inizia Lucas《"Rage Max", credo sia il mio potere...》.

《Cosa vuol dire "Rage Max"?》chiede Joy.

《Rabbia massima, ho sempre avuti problemi di rabbia, ma non credevo fosse un problema》abbassa lo sguardo《riascoltando la cassetta, ho capito capito aver ucciso mio fratello》continua cercando di trattenere le lacrime.

Tira fuori dalla tasca la sua cassetta, poggiandola sul tavolo.

《Io ero arrabbiato, credevo che fosse un incidente ma ora penso che sono stato io》dice impaurito dalla nostra reazione.

《Va tutto bene Lucas》gli dico afferandogli la mano, lui mi sorride e si lascia al pianto.

《Potevi anche non farlo》ammette Noah.

《Noah...voglio che sia tu il primo ad ascoltarla》dice ricoperto dalle lacrime.

《Va bene amico...credevo volessi picchiarmi》sorride afferrando la cassetta.

《Io vado in bagno》mi alzo correndo fuori dalla mensa.

È ora di finire la cassetta.

Mentre il dolore aumentava sempre di più, scalfendo la sua anima.

《Vedi il tuo amico...》lui li guardò stranito, cercando di non pensare al peggio.

Ma era l'unica cosa che girava tra i suoi pensieri, il dolore.

《C'è stato un incidente, il tuo amico non c'è l'ha fatta》continuò il padre, dato che la madre si mise a piangere.

Lui non capì più nulla, guardò su una mensola dove era riposta una foto che ritraeva Carsten e il suo amico.

I suoi occhi cambiarono colore, diventando blu scuro come la notte.

Una lacrime rigò il suo viso, lasciando andare via tutti i sentimenti buoni della vita.

Lasciando solo il dolore tra la sua oscurità.

《Ti lasciamo un po' da solo》disse la madre, lasciandolo lì a pensare.

Non faceva altro che pensare, tanto da non uscire più dalla sua stanza.

Ma una notte, lo vide tra i suoi sogni, ma quando apri gli occhi era sudato, casa sua era completamente bruciata.

《Ehi andrà tutto bene, questa signora si occuperà di te》disse un uomo vestito da vigile del fuoco.

《Adesso ti porto in un posto》gli prese la mano, e lo portò via.

Ogni notte risogna casa sua bruciare, quasi come se fosse soddisfatto di aver ucciso i suoi genitori.

Mi tolgo le cuffie, ritornando dagli altri.

Entro nella stanza sotto il suo sguardo attento.

Ne sono sicura, lui sa.

Lui sa che io ho finito la cassetta.

Ma non sono scioccata, perché dovrei credere all'ultima frase, nessuno legge tra i pensieri di Carsten.

Solo lui può sapere se pentito o meno.

Cammino verso di lui.

《Credo che ora tocchi a me》afferro tra le mani la mia cassetta, che era nella mia tasca.

《Non capisco...》l'afferra osservandola.

《Tu mi hai fatto ascoltare la tua, ora tocca a me》gli sorrido, e gli cedo anche la sua《penso sia compito tuo dirlo agli altri》mi allontano e mi siedo tra Sadie e Sage.

Mi volto verso di lui, e lo incito a farsi avanti con lo sguardo.

Non permetterò che una stupida frase possa rovinare una stupenda conoscenza.

Anche se turbolenta.

《Ehi amico》gli sorride mio fratello, dandogli una pacca sulla spalla.

《Sotto quello sguardo da temerario, sappiamo che si nasconde un ragazzo timido》ammette Noah.

《Certo》risponde Carsten ironico.

Mi osserva《Devo confessare una cosa》inizia, ma lo vedo tentennare.

Gli mimo con le labbra "fallo solo se sei sicuro".

Non sarò mica io ad obbligarlo, anche se ne abbiamo bisogno, finché lui non dirà la verità, non avremmo nessuno aiuto dall'esterno.


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