20. Picture and Soul

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《Quando vuoi》le afferro la mano.

Prende un respiro profondo, tocca il coperchio della scatola, espira e finalmente la apre.

Sul fondo del coperchio c'è una scritta in verde "per chi ama rifugiarsi tra le emozioni...e a chi non riesce a sfuggire da esse".

《Molto strana come dedica》dico incoraggiandola ad andare oltre.

《Già...》ammette osservando alcune foto che raffigurano sempre la stessa bambina, con altre persone.

Si sofferma su una in particolare, l'unica diversa dalle altre.

Raffigura un'ecografia, raffigurante due bambini.

Gira la foto, sperando di trovare una qualche scritta.

Ma niente.

《C'è solo una data》afferma lei indicando in fondo alla foto.

《24 aprile 2007, ti ricorda qualcosa?》chiedo cercando di capirne qualcosa.

Joy scava tra le diverse foto, trovando un'altra raffigurata una donna con una bimba appena nata fra le braccia.

《24 ottobre 2007》poi un'altra raffigurata un nuova ecografia raffigurata una sola bambina《24 giugno 2007》continua lei.

《Ehi Joy, guardami, non ti sto seguendo》non sono mai stata un granché con i calcoli.

《Questa è la mia data di nascita》inizia indicando la seconda foto《Io credo...credo sia il fenomeno del "gemello parassita"》conclude.

《Non ne capisco molto su queste cose, mi dispiace》ammetto.

《Hai mai visto Teen Wolf o Riverdale?》chiede lei, la guardo perplessa, e gli faccio un cenno di "si" con la testa.

《Bene e praticamente quello che è successo a Mason o a Cheryl...il piccolo nel grembo materno viveva con un gemello, che però non si è sviluppato correttamente ed ha finito per fondersi completamente al corpo del piccolo fratello》.

《Se questa sei tu vuol dire che...》.

《Già, avevo un gemello...ma non capisco cosa c'entra tutto questa storia dei poteri con questo》effettivamente ha ragione.

Niente tutto ciò ci ha rivelato il potere che si nasconde dietro Joy.

《Ci sono altre foto identiche, ma con altre date》continua a fissarle, cercando di risolvere l'enigma.

《Guarda...》noto una scritta sul fondo della scatola, sempre di verde《il potere che hai si trasmette da generazioni. Due gemelli, ma solo uno potrà andare avanti, esiste una leggenda "Two hearts, One soul".
Con questa leggenda, capirai tutto》.

《Credo di averla già sentita questa leggenda》ammetto ascoltando le sue parole.

《Aspettami qui...corro a prendere i miei libri》ho libri su qualsiasi leggenda, ereditati da Rohan.

Scavo tra le scatole nell'armadio di camera mia, ovviamente con l'affanno, dato le scale che ho fatto.

Finché non lo trovo, un libro rosso sui bordi oro, con copertina rigida, sarà un libro molto antico dato che di intatto non ha nullo.

"empathic mind" la scritta un po' rialzata, col oro sulla copertina.

Sfoglio tra le prime pagine, ci sono delle scritte a matita, sui margini, come degli appunti.

Pagina 378, Paragrafo 7, "Two hearts, One soul".

Corro da Joy,《trovato》dico lanciandomi esausta sul letto.

《Eccola...》prende un respiro profondo, per darsi coraggio, ed inizia a leggere.

《Tre secoli or sono, quasi quattro.
Una ragazza dai capelli rossi come il fuoco ed occhi azzurri come il ghiaccio, indifferente al pericolo, era decisa di far valere il suo essere donna.
Ma come poteva mai sapere, quello che sarebbe potuto accadere.
Era promessa sposa, al principe di Hubertusburg, nome impronunciabile a parer suo. Le dame di corte gli raccontavano di una veggente di un potere enorme, in grado di donare potere e toglierlo a suo piacimento.
Lei, decisa, prese il suo cavallo bianco e si diresse verso una foresta al di là del regno, tutto pur di dimostrare la forza di una donna, pur di non sposare il principe.
Bussò tre volte, ognuna a distanza di sette secondi, per otto volte conseguitive aspettando fra esse sette minuti.
La porta si aprì da sola, come magia.
"Salve...c'è qualcuno" entrò all'interno della casa, e la porte si richiuse dietro di lei. Non era spaventata, anche se in quella situazione sarebbe stato più che normale. In realtà, non provava niente, come se qualsiasi cosa fosse successo nel suo passato, è sparito, senza fargli provare niente.
Nè l'amore per sua madre, il dolore nei confronti di suo padre, niente di niente, neanche il senso di autorità che l'aveva spinta ad arrivare lì.
"Come si sente?" le chiese una dolce anziana avvicinandosi.
"Io...io non lo so" l'anziana signora le afferrò le mani "libera" le accarezza dolcemente il viso "come è possibile?" chiese la giovane "cosa ti porta qui, Kassandra?" come poteva conoscere il suo nome, e come era possibile, che niente di questo riuscisse a farle provare qualcosa "non voglio sposare il principe" le appoggia la mano sul cuore, davanti a suoi occhi appaiono delle immagini, come ricordi, ma non lo erano, almeno non suoi, anche se c'era lei e il principe "non capisco...cosa sono?" una lacrima scorreva sul suo viso, per poi non provare più niente, di nuovo "futuro, sei sicura di volerlo cambiare?" era decisa "voglio sposare un uomo che amo, no che imparerò ad amare per volere di qualcun'altro" "come vuole, si accorgerà che niente di questo cambierà, se una cosa è già scritta nel suo destino non potrà cambiare...l'unica cosa che possa donarle è il mio potere" le afferrò nuovamente le mani, chiuse gli occhi, e di seguito li chiuse anche Kassandra, quando li riaprì la signora anziana non c'era più, e la sensazione di libertà era sparita, ridonandogli tutti i sentimenti, più forti di prima.
Amareggiata, tornò al castello.
Qualche giorno dopo, le era stata comunicata l'arrivo del principe, era il momento di conoscerlo.
Già aveva provato a scappare, non c'era via di fuga così restò lì, attendendo il suo arrivo...》qualcuno bussa alla porta, portandomi alla realtà.

《Vado io, tu aspettami》mi alzo, correndo verso la porta.

《Carsten?》.

《Non credo di essere cambiato dall'ultima volta che ci vediamo》dice con il suo solito sorissetto malizioso.

《Su cosa c'è》lo incito a parlare.

《Vedo che vai di fretta》.

《Vedo che si è notato, cosa ti serve?》appoggia una mano sul fianco, noto nel suo sguardo un unico sentimento, dolore.

Mi avvicino cercando di spostare la sua mano, ma lui la ritira, come ogni volta non si fa sfiorare.

《Cosa è successo》dico con tono preoccupato.

《Sai non sono noto per chiedere aiuto, ma...》si appoggia allo stipide della porta, accasciandosi per terra.

《Nahara...》chiudo la porta alle mie  spalle, evitando la visione a Joy, già traumatizzata dalla sua cassetta.

《Carsten ha bisogno di un aiuto...torno tra poco d'accordo?》l'abbraccio e aiuto Carsten ad alzarsi.

Noto che chiude gli occhi quando gli affero le mani.

《Andiamo a medicarti》

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