12. Darkness down the Street

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《Noah ha il potere del "Probability of the Future", nonché il potere di prevedere il futuro.
Il tempo non è mai quanto tempo ci si aspetti, non è vero Sadie?
C'è una scatola con delle cassette, nella stanza del pianoforte, dovrete ascoltarle.
Solo ascoltarle, ogni cassetta ha il nome di uno di voi.
Ascoltatele e non divulgatene il contenuto.》si fa tutto più misterioso.

《Bene andiamo a prendere le cassette》urla "entusiasta" mio fratello.

Ci dirigiamo nella stanza del pianoforte e la scatola si trova proprio su di esso.

《Ci sono solo sette cassette》ammette Sage.

Rovescia la scatola, facendo cadere le cassette.

《Non capisco...la lettera diceva che ogni casetta ha il nostro nome, e noi ne siamo otto》si siede per terra Lucas, contando di nuovo le cassette.

《Nella lettera parlava anche di Sadie, forse tu non hai una cassetta》ammetto, l'unica teoria plausibile.

《No...manca quella di Carsten》dice Noah, girando lo sguardo tra me e il ragazzo moro.

Perché tutto conduce sempre a lui!?

Fulmino con lo sguardo Noah, che continua a fissarmi, cercando magari qualche risposta da parte mia.

Ma non sono mica la badante di Carsten!

《Forse sarà un nuovo gioco, non sappiamo chi sono le persone che ci mandano le lettere, sarà tutto un loro piano》dice improvvisamente Joy, cercando di deviare il disagio.

《Si ascoltiamo queste cassette》aggiunge Lucas, prima di distribuirle ai proprietari.

Ogni casetta viene affiancata da un walkman, stile stranger things.

Con le seguenti cuffiette.

C'è chi va in mensa, chi nelle proprie camere.

Mentre io resto nella stanza del pianoforte, di fronte a me noto Carsten, perso con i pensieri nel vuoto.

Non ci penso più tanto e mi concentro sulla cassetta.

《Hai paura?》alzo lo sguardo verso di lui, i suoi occhi mi scrutano come se riuscisse a leggermi l'anima.

《Di cosa dovrei avere paura?》contrabatto cercando di essere il più sicura possibile.

Anche se lo trovo molto difficile.

《Nahara...hai dei segreti?》mi chiede serio.

《Mai quanti ne hai tu, Carsten》lui è avvolto tra i misteri.

E forse, prima o poi, riuscirò a tirarlo fuori da lì.

《Sarò sincero con te》si ferma, aspetta qualche mossa da parte mia che gli faccia capire di continuare, abbassa lo sguardo e poi ritorna su di me.

《Ho passato tutta la mia vita a nascondermi, anche adesso, in questo preciso momento...》abbassa nuovamente lo sguardo, lo vedo quasi sorridere o forse no《Nahara voglio che ti fidi me, solo per questa volta...la mia vita l'ho trascorsa tra una casa famiglia e l'altra, ogni volta mi cacciavano per la mia ossessione di collezionare animali morti》.

Continua a girarsi tra le mani il ciondolo della sua collana, che fino a quel momento era nascosta dietro al maglione.

《Poi un giorno ho incontrato un ragazzo, mi ha raccontato un milione di leggende...anche su questo posto》lo guardo stranita, continuo a non capire perché mi racconta tutto questo.

Perché adesso?

《Conosco la storia di tutti voi, i vostri poteri, e sapevo che sarebbe successo tutto questo》mi alzo.

《Cosa stai dicendo!?》lo guardo infuriata.

Poteva avvisarci di tutto questo e non lo ha fatto!

《Nahara aspetta...non è finita qui》.

《C'è altro Carsten?》lui si avvicina a me.

Tira fuori dalla tasca dei pantaloni una lettera.

Me la passa, le nostre mani si sfiorano e lui abbassa subito lo sguardo.

Come fa sempre.

《Questa mi è arrivata all'orfanotrofio, prima che mi portassero qui》mi osserva attentamente, prima di giocare di nuovo con il ciondolo della colonna.

Questa volta riesco ad intravederlo, è una croce al contrario e sulla parte più lunga c'è una mezza luna.

Credo di averlo già visto da qualche parte.

Apro la lettera, stessa scrittura di tutte le lettere che abbiamo ricevuto.

《Il tuo caro amico delle leggende è in grave pericolo.
È ora di mettere in atto il piano, non dovrai dire niente a nessuno.
Fino al giorno delle cassette, solo una persona potrà leggere questa lettera.
Non dovrà sapere nient'altro, quando ognuno di loro avrà sviluppato i propri poteri, riusciremo a salvare il tuo amico.》

Alzo lo sguardo verso di lui《Siamo nella merda, Carsten...capisci che questo non è un gioco, qualcuno è davvero in pericolo》cado per terra, inizio a respirare a fatica.

Un attacco di panico.

Non accadeva da quel giorno.

Dal suo incidente.

《Nahara...Nahara guardami》mi guardo intorno cercando di calmarmi.

Mi affera il viso, costringendomi a fissarlo.

Stavolta ne sono sicura, i suoi occhi diventano blu scuro al contatto con la mia pelle.

《Respira con me》seguo il suo respiro.

《Carsten io...》provo a dire qualcosa.

《Non dire niente, ci sono io》mi calmo e appoggio la testa sul suo addome.

《Ho paura》ammetto《non lo ammetterò mai, se ti aspetti questo da me》dice accarezzandomi i capelli.

Alzo la testa, lo guardo 《salveremo il tuo amico ad ogni costo...te lo prometto》lui fa un cenno di approvazione con la testa.

《Bene...ti lascio alla tua cassetta》mi aiuta ad alzarmi《Non mi piace tutto questo amore》si allontana, ed io torno a sedermi vicino al muro.

Appoggio le cuffiette, e schiaccio il tasto.

Chiudo gli occhi e mi lascio ai ricordi.

"Nahara...ti stavo aspettando" sorride Rohan, aprendomi la portiera.

"Grazie" gli lascio un bacio veloce sulla guancia e salgo.

"Ti sei diverita vero?" accende la radio per poi partire.

"Molto..."sorrido e canto a squarciagola
la canzone "House of Memories" .

"C'erano molte persone ubriache, vedevano cose che inrealtà non c'erano" ammette mio fratello.

"Già, qualche alcool di troppo direi"

Sorridiamo, parliamo come sempre.

"Rohan attento!" urlo vedendo un coniglio attraversare la strada.

"Menomale che ci sei tu sorellina" dice baciandomi la mano, per ringraziarmi.

"Lo so" sorrido.

Appoggia la testa al finestrino e mi addormento.

Sono in un officina dove ci sono solo camion, camion ovunque.

Sogni simili mi sono venuti alla festa.

Ho visto anche quel consiglio che prima ha attraversato la strada.

Le urla di Rohan mi fanno svegliare, prima di vedere il buio.

Tolgo le cuffie.

《Credo di aver capito qual è il mio potere》ammetto correndo dagli altri, seguita da Carsten.

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