Sedicesimo capitolo.

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Siamo in macchina,Jacopo non mi dice dove siamo diretti,la bambina dorme,quanto è dolce,quanto è bella,abbiamo davvero fatto un capolavoro. Sono stanca,è da un po' di ore che siamo in viaggio,ogni tanto gli chiedo quanto manca,ma lui mi risponde come se fossi una bambina,mi dice che mancano pochi minuti,ma quei minuti sono già finiti da un pezzo,la mano ogni tanto mi scivola sulla sua,ma non mi guarda,non si è degnato di uno sguardo in tutto quest arco di tempo,ed è strano dato che è uscito dallo psicologo che era felice,non capisco davvero,non so cosa sia successo,ieri è andato da sua mamma e poi è tornato perché voleva riferirgli che saremmo mancati per alcuni giorni,non è successo nulla.
«Perché non mi guardi?»
Si gira,mi guarda con la coda dell'occhio «E ora che ti ho guardata ?»
«Fermati.»
«No,perché dovrei fermarmi.»
«Perché io e mia figlia scendiamo da qui.»
«Ma sei scema ? Non se ne parla.»
«Io con uno così non ci sto in macchina okay ? Non mi stanno bene certi comportamenti!»
«Perché a me possono andare bene tutti i tuoi ?»
«Ma cosa cazzo ti ho fatto ?»
«Mi hai mentito.»
«Scusa ? Ripeti che non ho capito.»
«Non sono andato da mia mamma ieri,ero dal tuo caro e amato ex per sistemare questa faccenda,dato che non voglio e non volevo ti facesse male,ma a quanto pare eri tu a cercarlo e tutte quelle scenate,Mia potevi evitartele.»
«Non l'ho mai cercato punto primo e ogni cosa che succedeva o che mi diceva,ti chiamavo o per lo meno ti mandavo un messaggio. Cosa cazzo dovevo fare ? Farti il video ? Smettila di fare il bambino e complimenti per la fiducia che hai nella tua ragazza,ricordo anche che la tua ragazza è quella che ha partorito tua figlia!»
«Tanti sacrifici,per poi scoprire certe cose,fiducia ? Io non ho fiducia ? Ma senti chi parla.»
«Sacrifici ? Non li hai fatti solo tu,si da il caso che tu la tua adolescenza l'hai avuta io no,mi sono presa le responsabilità di portare avanti una gravidanza,fallo tu a 17 anni!
Fino a prova contraria non sono stata io a farmi trovare in un bar ubriaco,o che scappavo nelle situazioni più difficili.»
«Si okay.»
«Vuoi credere a Cristian ? Okay ma stai con lui,perché per me data la fiducia che hai ripeto,finisce qui.»
E proprio quando tutto sembrava andar alla grande,dove ogni tassello del puzzle combaciava,una pugnalata al cuore,di cose non vere,di cose che io non ho fatto,le ore del viaggio non mi sono mai sembrate così lunghe,al primo autogrill ci fermiamo,devo andare in bagno e sistemar la bambina,la situazione con Jacopo non è migliorata anzi,è solo peggiorata. Dopo aver dato da mangiare e aver cambiato il pannolino a Daisy mi metto dietro con la bambina,l'unica cosa che mi dice è che manca un ora. Forse l'incubo sta per finire o forse peggiorerà quando arriveremo. Mi fa male tutto,gambe,schiena..il cuore. Vorrei saper cosa si sono detti e cosa si è inventato per farlo incazzare così tanto,perché non si è mai arrabbiato così,con me,accarezzo Daisy e dopo poco si mette a piangere,sarà che anche lei sente questa tensione,sarà che fa male soprattutto a lei,la cullo un po' e dopo poco si calma.
«Cos'ha ?»
«Non lo so,sentirà la tensione.»
«Tensione di cosa ? Delle cose che che sua mamma mi ha fatto ?»
«Io non ti ho fatto nulla,te l'ho detto e te lo ripeto,se lui ti ha detto cazzate e ti fidi di lui okay,okay Jacopo,bravo.»
«Tu lo cercavi e ci uscivi senza dirmelo!»
«Sto perennemente a casa con la bambina,non esco quasi più neanche con Gloria,dimmi quando esco vuoi i messaggi ? Le chiamate ?»
«Tanto li ho visti i messaggi eh. In uno addirittura hai scritto 'il rompi coglioni non c'è a che ora ci vediamo ?'»
«Tieni.» gli lancio il telefono sul sedile accanto al suo,quanta rabbia,quanto nervoso,vorrei prendere Cristian e spaccargli la faccia.
Mi iniziano a scendere lacrime in silenzio,non voglio fargli sentire nulla,sono arrabbiata anche con lui,perché non si fida di me. Siamo arrivati prendo la bambina mentre Jacopo va a prendere le chiavi dell'appartamento,lo aspetto alla porta e mi porta il telefono e mi dice che ho ragione e che ha sbagliato,ma sono troppo arrabbiata,vado in camera con la bambina e sbatto la porta,inizia a piangere,cerco di calmarla,di farla ridere,ma come posso far ridere lei se sto male anche io ?
«Aprimi Mia! Hai ragione.»
«Vattene,non voglio più star con te!»
E non riesco neanche a calmarmi nonostante io sia qui nella capitale,a Roma,non riesco a star bene e la bambina continua a piangere,gli prendo il suo peluche e il ciuccio col dulceril,si calma,gli asciugo il visino.
Apro la porta mente lascio la bimba dentro il letto tra i cuscini.
«Sei contento ? Era questo che volevi ? Far star male me e la bambina ? Non penso che hai 'buttato' i soldi per farmi andare da uno psicologo e alla fine comportati così,l'opposto di quello che ha detto !»
«Mi aveva convinto,mi aveva fatto vedere degli screen che sembravano veri,credimi cazzo.»
«Vieni a dirmi di crederti quando tu hai creduto ad un coglione ? E quel coglione c'è riuscito nel suo intendo,farci lasciare.»
Si avvicina e cerca di baciarmi perché vede che sto cedendo,sto lasciando la presa,anche gli occhi mi stanno tradendo di nuovi,ma anche Jacopo non può comportarsi così,prima incolparmi,ammazzarmi di parole che non centravano con me e poi chiedermi scusa,non può e non voglio che ci vada di mezzo Daisy per noi,per Cristian. Si sposta nell'altra camera e lo sento al telefono con qualcuno.
«Ho fatto una cazzata..non lo so..mi vuole lasciare,non la biasimo mi aveva convinto talmente tanto quello stronzo..ma me la paga,vedrai..non faccio casini tranquillo,ma finisce male,io sarò coglione ma lui è stronzo..proverò a risolvere con lei,volevo portala fuori se riusciamo a far due parole..ci sentiamo più tardi.»
Entra in stanza e mi guarda,si siede accanto a me,ma,mi giro,mi tira dalla spalla verso di lui.
«Mi sono spaventato al pensiero che tu uscissi con lui dopo quello che c'è stato tra di voi,avevo paura,paura di perderti e ti ho perso davvero,mi ha fatto vedere screen non veri probabilmente,ma hai ragione ero logorato da quel pensiero e sembra che non ho fiducia in te,ma non è così,ce l'ho,anche perché abbiamo anche una bambina,ma avevo paura,è un periodo di merda,lo sai,cosa devo fare ?»
«Lasciami stare.»
«Ti amo.»

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