Diciottesimo capitolo

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Jacopo stamattina è uscito e non è ancora rientrato,non m'ha detto dove è andato,mi preoccupa,Daisy si è svegliata,la sto cambiando intanto che cerco di chiamare suo padre,dove cazzo è andato quell'idiota ? Era stato troppo bello ieri,si sta prendendo gioco di me,poteva almeno lasciarmi un biglietto o mandarmi un messaggio 'Mia non ti rispondo perché sono qui e bla bla bla' invece non si è degnato neanche di quello. Sento la porta aprirsi,guardo se finalmente è arrivato.
«Ma si può sapere dove cazzo eri andato ?»
«Dovevo andar a comprare una cosa per mia mamma,voleva che gli portassi qualcosa da Roma.»
«Ma sei scemo ? Andavamo oggi tutti insieme,volevo prender qualcosa anche io a mia mamma e ai miei fratelli.»
«Non lo sapevo,tanto oggi usciamo,andiamo a far un giro.»
«Ma usciamo a mangiare o cosa ?»
Annuisce e si avvicina dandomi un bacio a stampo sulle labbra,ma cosa gli salta in quella testa bacata ? Perché si sta comportando così,è strano in questi giorni,sento qualcosa suonare,è sicuramente il mio telefono,ma avendo la stessa suoneria non ne sono così sicura,quante volte ho detto che devo cambiar quella cazzo di suoneria poi non lo faccio mai;non lo trovo,dove l'avrò messo,Jacopo vede che sto diventando matta a cercar il telefono e poi mi dice che è sotto il cuscino,ma quanto sono scema ? Sto diventando rincoglionita,rispondo ed è mia mamma,gli dico che sta andando tutto bene,non gli voglio dire di quello che è successo con Jacopo,gliene parlerò quando tornerò a casa se vorrò,la saluto e vado dal mio ragazzo e dalla mia bambina,sono pronti,possiamo uscire.
«Dove andiamo ?»
«A mangiare ?»
«Ah okay,cosa mangiamo ?»
«Andiamo a mangiare una piadina ci stai ?»
«Si,non ho molta fame.»
Prendo la carrozzina e Jacopo mette Daisy dentro,mi mette le mani sui fianchi e mi bacia il collo,sono così arrabbiata che esco dall'appartamento senza aspettarlo,non può sparire e comparire così e sperare di tornar a casa,scendi con Daisy che ogni tanto fa mega sorrisoni,Jacopo mi raggiunge,mi mette un braccio attorno alla vita ma non voglio,lo guardo male.
«Daisy vieni in braccio a papà ?»
«Lasciala nella carrozzina Jacopo,non sta piangendo,non sta facendo nulla poi prende vizi.»
«Mia ti ricordo che è anche mia figlia e poi vi porto in un posto dove dubito riuscirai a star con la piccola.»
E lei è in braccio al padre,con quegli occhioni blu che si illuminano ogni volta che si guardano,mi fanno così tenerezza,do un bacio in fronte alla mia bimba.
Dopo una mezz'oretta tra mezzi di trasporto e camminate siamo arrivati in Via del Corso,la via dello shopping e so già che mi perderò,ma tanto non mi serve nulla,Jacopo mi sorride,stronzo lo sapeva che mi sarei rilassata e allo stesso momento mi sarei fiondata davanti ad ogni vetrina,la prima cosa che vediamo é il Disney store,li obbligo a entrare,si qui comprerei qualcosa a Daisy perché son bellissime,un vestitino di una principessa o meglio,la mia principessa preferita e un peluche
«Ero venuto in questa via per te,anche per la bimba,ma volevo che prendessi tu finalmente qualcosa,è da quando hai avuto la bambina anzi,anche prima,che non prendi quasi nulla per te.»
«Non voglio spendere soldi inutili per vestiti o altre cose per me,c'è lei adesso.»
«Mia hai appena preso un peluche alla bambina,non credi era meglio prendere dei vestitini per te ?»
«Va bene così,o forse ti fanno schifo i miei vestiti ?»
«Non interpretar male ciò che ti dico,volevo solo dire che è da un po' che non fai shopping.»
Passiamo davanti ad una vetrina di scarpe e me ne innamoro,faccio finta di nulla,anche se sono davvero belle,poi sono sportive.
«Entriamo ? Le vuoi vedere ?»
«Nono,non fa niente.»
«Dai Mia,sono belle,prendile.»
Mi spinge dentro con la bambina e la carrozzina,entro e chiedo se posso provarle,sono comodissime,Jacopo senza pensarci due volte dice al commesso che le prendiamo.
«Finalmente amore.»
«Sono davvero belle Jacopo,mi piacciono.»
Gli do un bacio sulla guancia,c'è ancora molta distanza tra noi,forse troppa,mette Daisy nella carrozzina e mi blocca,mi bacia,mi bacia e tutto scompare,mi bacia e finalmente tutto il mio male interiore scompare,forse un po' di rabbia per stamattina c'è ancora.
«Ti amo,Mia.»
Lo bacio io questa volta,ogni dubbio,ogni incertezza,ogni cosa è scomparsa,tutto,io,lui e la bambina.
Andiamo a vedere la Fontana di Trevi,uno dei monumenti di Roma che più preferisco,è stupenda,la guardo a bocca aperta.
«So che devo portarti via dalla tua amata Fontana di Trevi,ma ora ho una sorpresa e non sicuramente qui,prima però voglio andar a vedere il Colosseo.»
Lo guardo e non so davvero cosa dire,troppe cose,troppe in troppo poco tempo,ieri ci stavamo lasciando,poi abbiam fatto l'amore,poi i tatuaggi,la cena,stamattina dove non sapevo dov'era,Via del Corso,la fontana e ora ? Altre sorprese ? Non so se riesco a reggere altro.
Prendiamo la metro e scendiamo al Colosseo,inizio a vederlo,mi sembra irreale,l'ultima volta che avevo visto il Colosseo ero davvero molto piccola,ci avviciniamo e la prima cosa che facciamo è una foto noi tre,una cosa complicatissima,ma alla fine siamo riusciti a far una foto.
Si avvicina e mi bacia,cosa sta facendo ? Si inginocchia davanti a me,oh no,non lo starà facendo davvero,non sarà quello che penso.
«Mia,stamattina sono sparito perché volevo andar a prenderti un anello,un anello di quelli mostrerai con orgoglio e dirai 'me l'ha regalato mio marito' almeno spero dirai di si..» sorride,le persone lo guardano,mi guardano
«volevo un anello che racchiudesse quest ultimo anno che abbiamo passato,la nostra bambina,i tuoi sacrifici e i miei,diventar giovani genitori e vivere da soli,noi tre. So che ti avevo già regalato un anello quando è nata Daisy,ma con questo,ora,qui,nonostante le mie cazzate,i miei sbagli,voglio chiederti,se tu Mia,vuoi rendermi il ragazzo più felice del mondo sposandomi.»
E come faccio a dir di no ? Nonostante tutto lo amo da impazzire,mi ha sempre aiutato,non ha mai smesso di amarmi,forse ieri quando m'ha fatto arrabbiare,ma se ne è accorto della stupidata fatta,lo guardo con le lacrime agli occhi,lacrime di felicità e d'amore per il proprio ragazzo e per la famiglia che siamo riusciti a creare. «Si,certo che ti voglio sposare.» mi abbraccia,mi stringe e sta piangendo anche lui,la gente ci fa i complimenti e Jacopo non smette mai di tenermi stretta a lui,mio marito,sarà mio marito,l'anello è davvero bellissimo,poi lo amo,prende Daisy e bacia anche lei,è davvero felice,il bambino che c'è in lui si sta scatenando con tutta quella felicità.

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