Ventesimo capitolo.

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Tre anni dopo. Ottobre.

Mi sveglio e Jacopo mi sta guardando,mi da un bacio,è rimasto il solito romanticone
«Buongiorno Jacopo.»
«Buongiorno Mia,ah non vedo l'ora che sarai mia anche per tutti gli altri,anche per la chiesa e per la legge.»
«Pff ma io sono già tua.»
«Lo so,ma quello sarà per sempre.»
Abbiamo rimandato la data del nostro matrimonio perché abbiamo avuto problemi,tra il lavoro,tra Daisy che ha fatto un anno tra malattie,prima perché si sentiva male un giorno sì e un'altra si,poi perché non sapevo che fare,è stato complicato per la mia giovane età far la mamma,ma non ho mai mollato,per questo abbiamo preferito risolvere problemi importanti che sposarci subito.
«A che ora vai al lavoro ? Lo sai che Daisy mi chiede ogni santa mattina se la accompagni anche tu all'asilo.»
«Devo fare delle foto,ma devo presentarmi alle 10. Ti posso anche accompagnare al lavoro e venir con te a portar Daisy.»
«Sarà felicissima,glielo dici tu.»
Mi sorride,è ancora presto per andar a fare colazione,Jacopo mi accarezza,nonostante questi anni difficili,mi ha sempre sostenuto,mi ha sostenuto quando avevo la maturità,mi ha sostenuto quando ho trovato lavoro e nonostante abbiamo una bambina non abbiamo perso la passione tra di noi come tanti pensavano che sarebbe successo. Vedo tanti miei amici,che stanno insieme al proprio ragazzo/a da anni e non guardarsi più in faccia.
Mi alzo e vado a preparare la colazione,tra poco devo andare a svegliare mia figlia,Jacopo dopo poco mi raggiunge,mi mette le mani sui fianchi e mi bacia.
Facciamo colazione e parliamo,come ogni mattina, in questo ultimo anno lo facciamo molto di più,sarà che c'è il matrimonio di mezzo e siamo tiratissimi,non facciamo altro che dividerci tra lavoro,Daisy e la nostra vita privata,a volte far combaciare tutto alla perfezione è davvero difficile.
«Jacopo oggi vado con mia mamma a prendere il vestito.»
«Quindi non passo io a prenderti ?»
«Beh io stacco alle du.. No aspetta oggi è lunedì,è il giorno libero,Jacopo ieri era domenica,ma dove ho la testa ? Ti stavo anche dicendo di si.»
Mi metto a ridere da sola,sono sempre la solita stordita
«Amore è vero,sarà che ormai lavori anche la domenica e quindi sembra un giorno della settimana normale.»
«Beh si però ho anche il sabato,mezza giornata libera.»
Mi avvio in camera di Daisy,sta dormendo tranquillamente,quasi mi dispiace svegliarla,ma devo.
«Daisy,sveglia amore andiamo all'asilo.»
«Mi porta anche papà ?»
«Vai in cucina a chiederglielo.»
Scende dal letto tutta felice,Daisy è follemente innamorata del padre,è la nostra felicità,lei ci lega anche quando siamo arrabbiati l'un con l'altra.
Da poco ha iniziato l'asilo,è stato traumatico per me e per Jacopo lasciar la nostra bambina da sola,si anche per lui,perché anche se lui non era sempre a casa sapeva che la bimba era con me,ma l'abbiamo dovuto fare,anche per il mio lavoro,non potevo star in cucina con lei. Sono capo partita dei secondi piatti in un bellissimo ristorante,non posso essere più soddisfatta.
«Mamma,quando prendiamo un cane ? Io voglio un cane.»
«Papà quando compriamo un cane alla Daisy ?»
Jacopo mi guarda male,malissimo,so benissimo cosa ne pensa abbiamo affrontato questo discorso milioni di volte,ma non voglio far crescere mia figlia senza un cane.
«Mia,non ricominciare dai.»
«So che starà solo,ma non è esattamente così perché lo potrei portare da mia madre quando alla mattina non ci sono,poi di solito il pomeriggio tu lavori a casa e c'è la bambina. Dai Jacopo.»
«Si papà,ha ragione la mamma.»
Salta addosso a suo padre e la prende in braccio,lei lo prega,vuole questo cane,non è convinto,ma voglio far una sorpresa a Daisy,anche a costo di mettermi contro Jacopo,perché un bambino che cresce con un cane è molto più sensibile e non si è mai soli.
Vesto Daisy,gli raccolgo i capelli biondi in una coda,corre ancora in cucina e chiede al padre se la porta all'asilo e quando lui gli dice di si,si mette a saltare,scoppio a ridere e Jacopo non capisce il perché,ma veder mia figlia così felice perché suo padre la porta a scuola è buffo.
Finisce la sua colazione,siamo in ritardo,mancano pochi minuti alle otto,lavo di corsa la faccia a Daisy,mi sistemo i capelli,che ormai sono diventati ramati dopo le tante tinte che ho provato da quando Daisy è nata,una coda veloce,una sistemata alla frangia e siamo già fuori casa,chiudo la casa e saliamo in macchina.
«Mamma,ma dici che Roberto è già a scuola ?»
«Chi è Roberto,Daisy ?» dice Jacopo sorpreso e forse un po' geloso.
«Ma si è un suo amichetto Jacopo.»
Daisy diventa rossa e Jacopo mi fissa,ma stamattina cos'ho in faccia ? Gli chiedo cos'ho in faccia dato che è tutto tutta mattina che mi guarda,e mi risponde che sono troppo bella per non essere guardata,gli do un bacio e Daisy inizia a lamentarsi,che peste di una bimba
«Mammaa,papà bastaa.»
«Ne diamo uno anche te di bacio dopo,gelosona.»
Scendiamo dall'auto,prendo lo zainetto di Daisy e la accompagniamo dentro,è mano nella mano con suo padre,non smetterò mai di dire che sono bellissimi,entriamo nella sua classe e Daisy mostra i suoi disegni a Jacopo.
«Papàà questo l'ho fatto ioo.»
«Ma è bellissimo Daisy.»
«Facciamo un disegno ?»
«Si.»
Sistemo lo zainetto di Daisy dove c'è la sua foto,tolgo la salvietta e il bavaglino,li do alla maestra. Jacopo nel frattempo disegna con la bambina,quasi quasi lascio anche lui all'asilo insieme a Daisy.
«Jacopo andiamo ?»
«Sei sicura ? Possiamo stare qui con lei.»
«Questi papà che fanno ancora fatica a lasciar la propria figlia a noi.» interviene subito la maestra,intanto che do un bacio a Daisy.
«Eh signora per tre anni è sempre stata con noi,è complicato veder mia figlia star qui.»
«Ci farà l'abitudine.»
Jacopo abbraccia e bacia sua figlia. «Jacopo alle quattro vengo a prenderla non è che la lascio qui.»
Usciamo dall'asilo e andiamo a casa,devo chiamare mia madre per dirle di prendere il suo vestito da sposa,si perché è da quando sono piccola che dico di voler usare il suo,è stupendo,vaporoso ma non troppo principesco,volevo far alcune modifiche e fargli aggiungere del colore dato che tutto avorio non lo voglio,quindi volevo aggiungerci qualcosa di lilla,perché è un colore che amo.
Vado in camera e prima di chiamarla devo chiedere a Jacopo per che ora esce
«Amoree tu a che ora esci ?»
«Per le 9,sono a Milano oggi lo sai,perché ?»
«No così,perché sai che devo scegliere ancora il vestito quindi volevo sapere se uscivi prima o dopo di me.»
«A che ora torni ?»
«Penso che per le cinque sarò a casa,ho alcune cose da sistemare anche qui.»
Compongo il numero di mia mamma,risponde quasi subito,mi dice di aver preso l'appuntamento per le 14.30 e le dico se tra un'ora passa da me perché devo andar a fare una commissione. La saluto.
Vado sul divano,dove c'è Jacopo con il computer starà sistemando qualcosa di sicuro,o forse no,intravedo dei siti per viaggi,ma nel sentirmi arrivare chiude tutto,mi siedo un braccio.
«Ciao amore.»
«Buongiorno piccola.»
«Cosa stavi guardando ?»
«Stavo sistemando il computer sai si riempie facilmente.»
«Certo certo.»
Lo bacio,non è molto bravo a raccontarmi cazzate,ma c'ha provato. Mi bacia,tra un bacio e l'altro ci ritroviamo nudi a far l'amore,come tre anni fa o forse no,non siamo più due giovani ragazzi,ora siamo due giovani genitori innamorati l'un dell'altra,abbiamo una bambina che ci lega più di prima.
Ho sempre quella fottura paura che lui si stufi di me,che ne trovi una magari più bella,più piccola,perché al giorno d'oggi star con una molto più piccola fa figo,anche se so che Jacopo non è così.
«Cosa c'è ?»
«E se ti stufi di me ?»
«Come posso stufarmi di te Mia ?»
«Sai quante ragazze che ci sono più belle di me,meno paranoiche,meno difettose di me.»
«Sei difettosa ?»
«Certo,non sono magra,non sono così bella come dici tu,ho un po' di smagliature.»
«Quindi se non sei magra ? Che poi non è vero,le smagliature ci sono perché hai avuto una figlia e non tutti a 17 anni avrebbero portato avanti una gravidanza come hai fatto tu. E poi sei stupenda,non sei bella. Non mi stancherò mai di te,perché se non ti volevo non ti chiedevo di sposarmi e nonostante la bambina non saremmo stati insieme,perché sarebbe stato inutile star insieme e non star bene,anche per rispetto di Daisy.»
«Ti amo.»
«Anche io,smettila di farti paranoie.»
«Jacopo non vorrei distruggere questo momento ma sono 9.15.»
«Oh merda,arriverò in ritardo.»
Si alza e si veste di corsa,vado in bagno a sistemargli i capelli,per aver 25 anni è ancora un bambino,in dieci minuti è pronto,un bacio alla veloce ed è già sulla sua macchina,poverino è in ritardo. Spero che mia mamma arrivi presto,devo assolutamente andar a prendere un cane a Daisy,è da tanto che aspetto,siccome mi è arrivata una chiamata ieri da un amico di Matteo che fa volontariato in un canile,devo assolutamente andarci.
Il campanello suona,finalmente eccola
«Mamma.»
«Cosa devi fare ?»
«Andar a prendere un cane alla Daisy,ma Jacopo non lo sa,meglio così.»
«Sei sicura ? Non è che dopo non lo vuole.»
«Il cane non si muove da qui appena arriva.»
Prendiamo la mia macchina,dopo mezz'ora siamo arrivate,iniziamo già a sentire i cani abbaiare,entriamo subito e saluto l'amico di Matteo,vedo cani di tutti i tipi e sono bellissimi,ma io so già che cane voglio.
«Mi ha detto Matteo che aspettavi dei cuccioli di rottweiller.»
«Si,esatto,ma voglio comunque far un giro,per vedere gli altri.»
«Vado a prenderti i cuccioli per mostrarteli,poi li scegli tu.»
Giro per i vari box e vedo un cane bellissimo,non è proprio un cucciolo,mi dice 'prendimi' e io non posso rifiutare.
Chiamo Thomas,l'amico di Matteo,gli chiedo se è maschio o femmina,e mi risponde che è una cucciola di appena 5 mesi,dev'esser mia.
«Mamma ma se ne prendo due ? Il posto c'è,non saranno mai sole perché si faranno compagnia.»
«Mia,i cani portano solo amore,anche per la bambina,e poi li porti via da qui per dargli una vera vita.»
Vedo i cuccioli di rottweiller hanno appena due mesi,prendo la femmina,l'unica femmina,Jacopo mi ucciderà,ma appena vedrà questi occhioni si ripentirà di tutte le volte che diceva di no. Presi i due cani,vado a far shopping per loro,so che dovrei dedicarmi solo al matrimonio,ma non voglio uscire pazza per colpa di questo fantastico evento,ho bisogno di relax anche io,siamo in questo negozio di animali,ho in braccio il rottweilere mentre mia mamma ha in braccio l'altra,dobbiamo ricominciare da zero,collari,guinzagli,ciotole,borse e cucce.
Per due femmine ad una abbiam preso tutto di viola,mentre all'altra di verde,i miei colori preferiti. Sceglierà Daisy i nomi.
«Vieni con me da Elisa ? Voglio vedere cosa dice Marika.»
«Si,è un po' che non la vedo.»
Ci avviamo verso mia suocera. Marika mi viene subito incontro nel vedere i due cani.
«Nooo,ommmiodddio che belli. Ma Jacopo ?»
«Avrà la sorpresa stasera.»
«Devi fargli il video,voglio veder la sua faccia,hai fatto bene,fregatene,dovrò farmi regalar anche io un cane.»
Entriamo in casa e c'è Elisa,che mi dice che sono bellissimi e dove li ho presi,mi chiede di Daisy e se sono davvero convinta di non voler comprare il vestito,ma io di vestito voglio quello di mia madre,anche se Jacopo non lo sa,non gliel'ho detto,dovrà essere una sorpresa no ? Gli chiedo se possono tenermi qui i cani intanto che vado a far le modifiche all'abito,è un periodo che Elisa non esce e speravo che per questo vestito uscisse,invece no,non so cosa le succede,chiedo a Marika se viene con noi e mi risponde subito di si.
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Siamo dalla sarta,in vestito mi va perfetto e più mi guardo allo specchio più mi sembra reale,più capisco che ormai il mio cuore,è parte sua,più mi rendo conto che quei due ragazzi di tre anni fa sono riusciti a costruire tutto questo,sono riusciti a creare una loro famiglia,un loro mondo,non so se con un altro ragazzo sarei riuscita a far tutto ciò e esser sostenuta come ha fatto lui. Mia mamma si commuove e Marika non smette di dirmi che sono bellissima e quanto Jacopo è fortunato. Anche lei mi ha aiutato molto,e quando aveva bisogno io c'ero. Ringraziamo la sarta e aspetto con ansia che il mio vestito sia pronto. Torniamo da Elisa e gli mostriamo le foto del mio abito e si mette a piangere,vorrei capire cos'ha,Marika mi dice che è così da un po' di tempo,ma non parla con nessuno.
«Elisa cos'hai ?»
«Nulla,solo che tra un po' se ne andrà anche Marika e io resterò sola,mio figlio si sta per sposare e mio marito non c'è più.»
«Ma non sei sola,lo sai che puoi venire quando vuoi a trovarci,a trovar la bambina.»
«Grazie Mia,sei sempre così dolce anche nei nostri e nei miei confronti.»
Guardo l'ora e mi rendo conto che tra poco devo andar a prendere Daisy dall'asilo,saluto tutte e scappo all'asilo e con le borse per i cani entro a prender Daisy,che nel vedere i due cani si mette a piangere.
«Amore perché piangi ?»
«Ma sono nostri ?»
«Certo,lo sai che la mamma è pazza e voleva un cane solo che me ne piacevano due e eccoli qui per la mia Daisy.»
Mi abbraccia e li mostra ai suoi amichetti,sono troppo belli e Jacopo non dirà nulla,ne sono certa. Arriviamo a casa e lascio Daisy a giocare con i cuccioli,non ho mai visto mia figlia così felice.
«Daisy ma che nomi gli diamo ?»
«Allora,lei quella scura scura la chiamamo Masha e l'altra quella marrone,Nutella perché ha lo stesso colore.»
Esco con la bambina e ci mettiamo a giocare col cane,mi racconta di quello che ha mangiato e ha fatto all'asilo,senza rendermene conto è arrivato Jacopo e ci sta guardando.
«Di chi sono ?»
«Papàà sono i nostri,la mamma è andata a prenderli stamattina.»
«Ah ecco perché gli interessava saper quando partivo alla mamma.»
«Dai Jacopo prendine in braccio uno e dimmi se non ne puoi fare a meno.»
Lo prende in braccio e il cane inizia a leccarlo,si mette a ridere come un bambino,si siedono sull'erba e iniziano a giocare coi cani. Ho due bambini non solo una.

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