Stanotte mi sono svegliata tre volte,due volte si è svegliato con me Jacopo,sono stata male da morire,la sveglia suona alle 6.00,si sveglia prima lui
«Amore dormi ancora un ora ti porto io a scuola,tanto sono lì vicino a lavorare,hai dormito pochissimo,chiamo io Gloria e la avviso,stiamo nel letto ancora un po'.»
«Grazie amore,come farei senza di te ?»
Sono stata davvero male,ma non posso perdere molti giorni,oggi sarò pesante,esco alle quattordici,quattro ore di pratica,poi matematica e inglese,da fucilarsi.
Sto abbracciata a Jacopo,non voglio lasciarlo scappare è mio.
Sono 7.10,mi sveglia dolcemente,mi alzo e mi vesto velocemente.
«Mia come stai ? Ho sentito che stanotte non stavi bene.»
«Scusami Elisa non volevo svegliarti,sto meglio.»
«Tranquilla,non riuscivo a prendere sonno io,non vai a scuola stamattina vero ?»
«Si vado ma,mi porta Jacopo perché va a lavorare li vicino,come mi ha detto lui.»
«Ma stai scherzando ? Non puoi andare a scuola.»
«Elisa non posso perdere tanti giorni,sto bene posso andare.»
«Mamma se si sente male gliel'ho detto di chiamarmi.»
«Jacopo non ti ci mettere anche tu.»
«Mamma noi andiamo ci vediamo oggi.»
Prendo il mio zaino e il borsone con la divisa di cucina,mi sistemo i capelli,non posso truccarmi perché ho cucina,metto un poco poco di correttore.
Salgo in macchina,sono stanchissima,mi addormento.
«Miaaaa...Mia siamo a scuola.»
«Grazie Oddio mi sono addormentata.»
«Si piccola ti sei addormentata,io ti parlavo non mi rispondevi.» si mette a ridere.
Fortunatamente la campanella non è neancora suonata sono fuori tutti ancora.
Lo bacio e scendo,la Deborah è fuori che mi aspetta,entriamo insieme,andiamo negli spogliatoi e oggi è tornata la troia della classe,Dio solo sa quanto può starmi antipatica,chissà perché è il primo giorno di pratica lei c'è,fa niente se è mancata tutta settimana e sparla se manca qualcuno proprio nel giorno in cui lei c'è.
Deborah mi chiede di come è andata la visita e gli faccio vedere la foto del mio piccolo bimbo sul cellulare,le altre mie compagne di classe si avvicinano anche loro per vedere.
«È anni che scopo con i ragazzi eppure non sono rimasta incinta,Mia questa è sfiga.»
«Non permetterti di dire queste cose,perché io a differenza tua ho un ragazzo che accetta me e il nostro bambino. E sai cosa ? La sfiga a te non serve hai ragione e non ne hai,perché la natura si è vendicata già quando nascevi dandoti quella faccia da puttana.»
Le mie compagne di classe mi applaudono,la prenderei a sberle,sono così nervosa.
I miei compagni di classe vedono che sono incazzata,ma nel vedere Giada vanno da loro come cagnolini,solo uno mi si avvicina per chiedermi cos'ho,gli spiego. Va da lei e l'unica cosa che riesco a sentire e «Fai schifo non ti permettere di dire cose del genere a Mia,persona ignoranti come te devono sono chiudere quella cazzo di bocca che hanno.»
Tutti gli danno addosso,fino a quando lui non spiega cos'è successo. Deborah mi abbraccia e mi dice di fregarmene.
Ma di quello che dice quella gallina non me ne importa,basta che non tocchi mio figlio.
Iniziamo a preparare le cose per le ricette che dobbiamo fare oggi,il professore mi mette ai secondi piatti crespelle ai funghi.
Dopo due ore e mezza siamo pronti con tutto. Mangiamo in cucina,perché la sala è occupata da un'altra classe,una terza.
Non ho più nausee e sto bene,probabilmente era una cosa passeggera,le quattro ore di pratica volano,nonostante un po' di mal di schiena,puliamo e sistemiamo ogni cosa al proprio posto.
Suona la campanella della ricreazione e dopo essermi cambiata,corro da Matteo poi da Gloria,mi chiedono come sto e gli racconto di ciò che è successo con Giada nello spogliatoio,ridono come matti e mi dicono di aver fatto bene,oggi finalmente sul treno c'è anche Gloria.
Odio inglese,perché non capisco un 'H',non sono portata per le lingue estere,la profe spiega,provo a stare attenta ma non riesco,non mi sta in testa tutte queste parole.
Finalmente finisce anche questa,entra subito quella di mate e ci chiede i compiti,chissà perché Giada non li ha fatti era troppo impegnata a scopare con uno dei tanti suoi scopamici,la interroga e..2,se gli sta bene,dopo la fantastica interrogazione di quella che non sa fare 2+2,la profe va avanti col programma anche abbastanza incazzata,quanto la capisco,sarei incazzata anche io ad avere alunne oche del genere.
Esco da scuola e vado velocemente a prendere la filobus oggi devo sbrigarmi se no la perdo,ne passa una ogni mezz'ora quindi è meglio che io la prenda.
Mangio il panino che avevo preso da casa,mangio quello,non è fame è più sfizio. Gloria dopo una decina di minuti mi raggiunge sul treno.
Oggi viene mia mamma a prenderci
«Come stai oggi ?»
«Bene cioè stanotte non so cos'ho avuto.»
«L'importante è che stiate bene voi due,poi va bene tutto.»
Sono stanchissima,chiudo gli occhi e mi addormento,domani ho solo quattro ore.
Io,Jacopo e il nostro bambino,non so come mai,ma sono fissata che sia maschio,anche se una femmina nella mia famiglia ci vorrebbe,ci sono solo io. Chissà come sarà,se sarà come Jacopo con i capelli castani e gli occhi blu/verdi o sarà come me biondo con gli occhi azzurri. Chissà come sarà caratterialmente,se amerà giocare con i trattori o con i palloni,se giocherà a basket o a calcio. Ma qualunque decisione lui o magari,come dice Jacopo lei,prenda noi lo/a suppureremo.
Gloria mi sveglia,è la nostra fermata. Scendiamo,esco dalla stazione e salgo in macchina.
Arrivo a casa e ho mal di gambe,mi fa male la schiena.
«Guarda Mia,lo scorso anno facevi i salti mortali dal tanto che eri felice quando facevi l'esercitazione quest'anno la odi quasi.»
«Eh mamma mi fa male tutto.»
«Ti capisco Mia,però non buttarti giù troppo.»
«Nono,vai a prendere Daniele e Simone ?»
«Si.»
«Io mi sdraio un po' nel letto.»
«Viene Jacopo ?»
«Non l'ho sentito oggi. È ancora al lavoro a quanto pare.»
Mi sdraio e chiudo gli occhi,mi addormento.
Eccoci qui,dopo fatiche e dolori,siamo qui insieme col nostro bambino,è bellissimo,sorride,Jacopo lo prende in braccio,si mette a giocare con lui,sono la tenerezza in persona quando fanno così. Mi si colma il cuore.
Sento una voce chiamarmi,qualcuno che mi muove.
«Mia porca puttana sei sempre a dormire.»
«Oh ma che cazzo vuoi ?»
«È dieci minuti che ti chiamo,sono sei e mezza,ti rendi conto ?»
«Ma si può sapere cos'hai ?»
«Non fai un cazzo,se stai male,ti addormenti,non stai più col me,lo sai sono ancora il tuo ragazzo,il padre del bambino che hai in pancia.»
«Ah non faccio un cazzo,quando ieri sera abbiamo scopato,tu sei andato a vedere dov'era tua mamma e mi hai lasciato da sola,ero stanca è dalle sei che sono sveglia,la scuola è pesante e anche tu ti svegli presto lo so,ma tu sei solo io vivo per due ora.»
«Poverina si sveglia alle sei,anche gli altri lo fanno.»
«Ma sei stronzo o cosa ? Capisci quando parlo ? Ascolta vattene,non ti voglio più vedere,per me finisce qui,questo è troppo.»
Gli sbatto la porta in faccia,come si permette,dovrebbe supportarmi e non lo fa.
«Mia cos'è successo ?»
«Io ho chiuso con lui,basta.» in lacrime
«Cos'è successo ?»
«Mamma ero qui tranquilla che stavo dormendo questo si incazza e mi dice che io non faccio un cazzo,che anche lui si sveglia alle sei.»
«Ma è successo qualcosa d'altro ?»
«No.»
«Non è un comportamento da lui.»
«Basta. Basta. Basta. Questo è troppo.»
Mia mamma si mette a cucinare e io ricevo trecento chiamate da Jacopo,non rispondo,non se lo merita,mi ha fatto male.
Metto i libri nello zaino,chiamo Gloria e gli racconto cos'è successo,mi dice che Jacopo l'ha chiamata e domani voleva portarci a scuola,ma ha rifiutato. Non voglio più vederlo,mi arrangerò a curare mio figlio.
Mangio e dopo cena mi metto a studiare per sabato,ho una verifica si letteratura.
Ma l'unico uomo che riesco a studiare è Jacopo,anche se con la letteratura non c'entra un cazzo,anche se lui è un semplice fotografo come si descrive lui,scoppio a piangere,perché deve andarmi male tutto,perché è tutto uno schifo,perché forse le cose dovevano andare più lentamente.
Non riesco prendere sonno,ho tantissimi messaggi su Whatspp,tanti sono suoi,non voglio aprire niente,ne Facebook,ne Whatsapp,nient'altro.
Prendo un libro dalla mia libreria,uno qualunque,voglio leggere,sarà una nottata di merda,senza di lui.
È facile addormentarmi quando so anche semplicemente che lui è qui,anche se non è abbracciato a me ,basta che lui sia qui. Ma lui non c'è.
«Mia,va a dormire che domani sei sveglia presto.»
«Mamma non riesco,non ce la faccio. Leggo e poi quando riuscirò a prendere sonno dormirò,non ti preoccupare domani a scuola vado.»
«Va bene,per qualsiasi cosa chiamami.»
«Grazie mamma.»
Mi sento uno schifo,piango,piango fino allo sfinimento e non riesco più a leggere.
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Disastro
Romance" Disastro come figlia. Disastro come amica. Disastro come fidanzata. Disastro come sorella. Disastro come studentessa. Disastro in casa e a scuola. Disastro dentro 'me'." Diciassette anni già fatti. Una ragazza che non si vede mai abbastanza. Una...