16. She's like cigarettes

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NICOLE'SPOV

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NICOLE'S
POV

Per quanto non sia credibile agli occhi degli altri sono sempre stata una di quelle che non reagisce subito davanti ai problemi. Mi blocco e non riesco ad andare avanti.
Ci metto fra i dieci e i trenta minuti ad elaborare qualche mossa io possa fare per risolvere le situazioni.

Ed è quello che sta accadendo in questo momento. Fosse per me fermerei il tempo in modo che nessuno veda quanto sia impreparata agli imprevisti. Sono bloccata davanti alla porta senza sapere cosa fare.

<<Non apri?>> mi riporta all'assurda realtà Lucas.
Okay basta pensarci, mi inventerò qualcosa su due piedi. Quanto potrà essere difficile? Al massimo apro di poco la porta in modo che non veda chi ci sia dall'altro lato.
Sì, farò così.

Abbasso la maniglia e apro di uno spiraglio la porta, non faccio in tempo a capire chi ci sia dall'altro lato che vengo scaraventata indietro dall'uragano che irrompe in casa.
<<Ci voleva tanto ad aprire? Sto bussando da tre ore, eri in bagno?>>
Spalanco gli occhi quando mi ritrovo Desirée davanti.
Non doveva essere in università?

Sono talmente scioccata che mi fermo a guardarla come se fosse un'apparizione divina.
<<Oh>> pronuncia appena vede Lucas poggiato all'isola con le braccia incrociate che ci fissa.
Ora è lei quella scioccata. Mi riprendo dal mio mutismo e cerco di prendere in mano la situazione.
<<Desirée lui è Lucas, Lucas lei è la mia coinquilina, che ora dovrebbe essere in Università. Che ci fai qui?>> chiedo rivolta a lei.

I due si stringono la mano studiandosi a vicenda, sono inquietanti.
Poi Desirée mi risponde.
<<Il professore non si è presentato avvertendoci all'ultimo quindi ho pensato di tornare>> si sposta verso me dando le spalle al rosso, in quel frangente aggrotta la fronte come se volesse chiedermi come mai è qui.

Vorrei saperlo anch'io.
Gli risponderei se solo potessi.
<<Ah d'accordo, io ho fatto la spesa>> le dico fingendomi totalmente indifferente e scrivendo un veloce messaggio a Ryan sperando capisca.

Tu:
Lucas qui.

<<Lucas vuoi fermarti a pranzo?>> chiede Desirée e io mi trattengo dal non fulminarla con lo sguardo.

<<Io l'ammazzo>> per una volta io e Matt siamo d'accordo.
<<Mi piacerebbe davvero>> si avvicina e mi prende per un fianco avvicinandomi a lui, automaticamente gli metto un braccio dietro la schiena per reggermi.
<<Ma ho da fare, ero passato solo per un saluto>> continua guardandomi.

<<Ti perdi la carbonara di Nicole, una vera delizia>> e lei che ne sa?
<<Ci sarà sicuramente occasione, no?>> mi chiede lui.
<<Assolutamente si>> gli sorrido e lo stringo un po'.
Alla fine saluta Desirée e lo accompagno alla porta.
<<Ci vediamo domani sera allora>>
<<Preparati a volare angelo>> mi pizzica la guancia come se fosse mio nonno, fastidioso.
<<Così aumenti la mia curiosità, sei crudele>> metto un finto muso degno di una bambina.

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