24. Reverse car-girl

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MATTHEW'SPOV

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MATTHEW'S
POV

Una volta aver fatto tutte le congetture possibili ho provato a congedare tutti dal mio ufficio per avere un attimo di tregua.

Inutile dire che con la minaccia in corso nessuno voleva fermarsi nelle ricerche, ma non avremmo certo trovato il colpevole in un pomeriggio.
Così con l'aiuto dei ragazzi abbiamo convinto le ragazze ad uscire per distrarsi un po'.

All'inizio erano titubanti ma dopo aver saputo della mia squadra di scorta che le avrebbe sorvegliate sembra si siano convinte.
Anche perché col cazzo che le avrei lasciare uscire completamente da sole con un pazzo assassino nei paraggi.

Dunque alla fine restiamo io, Cris, Ryan e Ian.

<<Voglio che venga fatto ogni controllo possibile a ogni mio dipendente in questa villa. Devo capire chi ha dei motivi per tradirmi>>

<<Pensi che sia qualcuno dei nostri Matt?>> mi chiede Cris piegandosi con i gomiti sulle ginocchia.

Ci avevo pensato parecchio in quei tre giorni. Passare le guardie, eludere le telecamere, non provocare una reazione dei cani e conoscere la mia villa fin da sapere esattamente dove andare per trovare il mio ufficio.

Era qualcuno che sapeva esattamente cosa fare. Doveva essere per forza uno dei miei.
La sensazione che qualcuno avesse potuto tradirmi mi lascia un senso amaro in bocca misto a delusione e anche a un pizzico di rabbia.

Per cui, annuii.<<Gli diamo fior fior di soldi, sarebbero degli stupidi>> Ryan bloccò le dita a mezz'aria sulla tastiera del computer che aveva poggiato sul tavolino davanti al divanetto, poco convinto.

Anche questo era vero. Io e i ragazzi nel corso degli anni avevamo messo su varie piccole aziende in ogni tipo di settore, dall'immobiliare all'arte, fino ad avere la più grande azienda finanziaria della California.

All'inizio è stato difficile ampliarci data la giovane età ma il nostro secondo hobby, se così possiamo definirlo, ci ha dato la possibilità di conoscere persone influenti che hanno gentilmente venduto i loro clienti e le loro azioni a noi.

La ricerca del bastardo che mi rovinò la vita mi ha messo davanti altrettante persone di merda, le scelte erano o quella di ammazzarli o consegnarli alla legge. La prima opzione era sicuramente un'enorme rottura di coglioni per cui decisi di affidarmi alla seconda.

Collabboravamo sporadicamente per l'FBI, noi facevamo il lavoro sporco e loro si prendevano i meriti per aver catturato i peggiori criminali.
Questo funzionava a diciotto anni, all'età di venti anni ho capito che non sempre è quello che meritano quelle merde.

All'età di ventinove anni ho imparato a gestire anche quel tipo di grattacapi, quindi alcuni li consegniamo alla legge altri... beh avere l'FBI in pugno aiuta ad insabbiare eventi spiacevoli.

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