Ammetto che ero un po' preoccupata di averlo lasciato a Eddie, ma ho visto qualcosa tra loro e anche se lui non lo vuole ammettere quella pallina di pelo gli piace e anche molto.
<<Ho fatto un'entrata più moderata questa volta>> disse il ragazzo presentandosi al mio armadietto come la mattina prima.
<<Te l'ho già detto che sei esageratamente permaloso?>> scherzai e dopo aver dato un'occhiata in giro mi accostai lentamente a lui fino ad appoggiare la testa al suo petto.
<<Oh>> era sorpreso, pensava non volessi contatto fisico a scuola ma la realtà era che non potevo fare a meno di sentirlo vicino, annusare il suo profumo che si riassumeva lo più delle volte in odore di fumo ma ormai mi ci stavo abituando tanto che iniziava a piacermi.
<<Dobbiamo solo stare attenti>> da quando mi ero avvicinata non si era mosso, sembrava pietrificato ma poi spostò le braccia e le posò sulla parte bassa della schiena dove la maglietta non arrivava e avevo un pezzo di pelle nuda che sussultò al contatto con i suoi anelli freddi e quando lui sembrò accorgersene fece un sorrisetto nascosto.
Non avevo ancora bene in mente quello che era successo questi giorni, mi sembrava tutto irreale, io con un ragazzo? E poi un tipo come Eddie? Impensabile, eppure eccoci qua.<<Sta per suonare>> disse poi allontanando le braccia in modo che mi potessi distanziare un po' e recitare normalmente davanti agli altri studenti che avevano cominciato a riempire il corridoio.
<<Allora?>> domandai euforica ma lui non sembrò cogliere l'argomento al volo.
<<Cosa?>>
<<Il gattino Eddie, come sta?>> risi osservando la sua faccia perplessa.
<<Oh il gatto, devo dire che è andata meglio di quanto credessi>>
<<Visto>>
<<Questo non vuol dire niente però>> mise subito in chiaro come se mi avesse letto nella mente.
<<Certo certo ne parliamo a pranzo, ora devo andare a lezione>>
– – – – – – –
<<Facciamo qualcosa stasera?>> propose rompendo il silenzio: eravamo da circa una ventina di minuti sdraiati entrambi sul tavolino, lui osservando gli alberi e i pezzi di cielo che si vedevano tra le foglie mentre io ero rivolta a pancia in giù.
<<Stasera?>>
<<Bhe è sabato oggi>> sottolineò mettendosi su un fianco rivolto verso di me, così anch'io girai la testa verso lui per vederlo meglio.
<<Dopo scuola sarei venuta in ogni caso per il gattino>>
<<E vorresti farmi credere che per me no?>>
<<No solo per lui>> ribadì sapendo di infastidirlo, ma fu lui poi a passare alla vendetta iniziando a farmi solletico su un fianco e in un attimo, contorcendomi e cercando di liberarmi, mi ritrovai intrappolata sotto di lui che mi bloccava i polsi per non farmi scappare e con i suoi occhi puntati nei miei. I suoi dannati occhi nocciola profondi da poterci annegare.
<<Ti lascio se mi prometti che stasera viene da me>>
<<Per darti una mano con il micio certo>>
<<Mi farai impazzire>>
<<Non posso, lo sei già>> risi e piano piano, continuando a fissarci, quell'atmosfera scherzosa di prima si dissolse e lasciava sempre di più spazio ad una tensione tra i corpi che pensò lui a placare baciandomi appoggiandosi completamente su di me, mentre io continuavo a rimanere ferma.
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All I want || Eddie Munson
Fanfiction1986, Hawkins. Un nuovo inizio. È questo che spera Nicole che ora potrà finalmente avere tutto quello che ha sempre desiderato: vivere con il suo fratellino, nella città che gli dava un po' di respiro durante la sua infanzia, con i suoi amici e sopr...