<<Nicole>> sussurrò con la testa appoggiata sulla mia spalla dopo ormai cinque minuti di silenzio dove era riuscito a calmarsi <<grazie>>
<<Ti voglio bene Eddie>> una piccola lacrime mi attraversò veloce la guancia <<tanto>>
<<Stai bene te?>> mi chiese probabilmente avendomi visto asciugare il viso con la mano.
<<Stai scherzando?! Dovrei essere io a chiederti se stai bene>>
<<Ti voglio bene anch'io Nicole, tanto>> sottolineò lasciandomi un dolce bacio sulla fronte divagando però sulla mia domanda <<e scusa se me la sono presa con te prima>>
<<Dovevi sfogarti, è tutto ok ora>>
<<Continuo a pensare di non meritarmi una persona come te>>
<<Non lo diresti se sapessi quanto mi sento sbagliata>>
<<Non mi hai risposto alla domanda di prima, stai bene?>>
<<Si, insomma, per quello che stiamo passando>> risposi vaga per poi dare uno sguardo veloce fuori dalla finestra del capanno verso la figura lontana di Max che se ne stava da sola davanti all'entrata della casa.
<<Ci hai parlato con lei?>>
<<Tiene tutti lontano, non ne vuole parlare con nessuno, neanche con me>>
<<Magari dovresti rimanere con lei stanotte che ne dici?>>
<<E tu?>> chiesi preoccupata all'idea di lasciarlo solo.
<<Io sto bene>> mi sorrise e ne sembrava convinto. Probabilmente lo aveva aiutato aprirsi e ora aveva bisogno di un po' di tempo perciò acconsentì all'idea che con un po' di speranza mi avrebbe anche aiutato con Max.
– – – – – – –
Andammo tutti a casa di Nancy e ci sistemammo nel seminterrato. Neanche un'oretta che già tutti dormivano, chi sul divano, chi sulle poltrone e chi per terra; poi c'eravamo io e Max che non riuscivamo a chiudere occhi.
<<Puoi addormentarti anche tu, non serve che mi vegli>> disse tranquilla rompendo il silenzio.
<<In realtà questi giorni neanche io riesco a dormire>> eravamo sedute a terra con le gambe incrociate e la schiena appoggiata al muro nel punto più appartato della stanza.
<<Tutto ok?>>
<<Si si, cioè la situazione è quella che è, sono preoccupata per Eddie e per te>> mi voltai verso di lei che manteneva lo sguardo davanti a sé <<sul serio Max, puoi parlare con me lo sai>>
<<Il problema è che non saprei cosa dire>> si girò velocemente verso di me per poi ritornare come prima <<insomma dire che non sto bene è banale non credi?>> una piccola risata contagia anche me e pian piano l'atmosfera sembra sciogliersi.
<<Effettivamente>> ribattei scherzando anch'io.
<<Ti ricordi quando ci siamo conosciute?>>
<<Come dimenticarlo, mi stavi antipatica da morire >> ridemmo talmente tanto che avemmo paura di aver svegliato qualcuno.
<<Ora capisco perché mi ignoravi sempre>>
<<In realtà ero gelosa, del fatto che probabilmente tu avresti avuto un posto più importante nel gruppo dato che io venivo in città si e no una volta ogni tre mesi>>
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All I want || Eddie Munson
Fanfiction1986, Hawkins. Un nuovo inizio. È questo che spera Nicole che ora potrà finalmente avere tutto quello che ha sempre desiderato: vivere con il suo fratellino, nella città che gli dava un po' di respiro durante la sua infanzia, con i suoi amici e sopr...