capitolo due

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Quella notte rimasi lì, seduta sul pavimento a fissare il letto senza avere però il coraggio di alzarmi e andare a sdraiarmi. Tuttavia riuscì a chiudere occhio per qualche oretta e mi risvegliai con la testa appoggiata allo stipite della porta. Non sapevo cosa pensare di quello che era successo e sinceramente non volevo neanche farlo. Mi alzai mezza acciaccata da terra, andai in bagno e poi scesi di sotto.

<<Buongiorno sorellina, dormito bene?>> la prima cosa ad accogliermi fu Dustin che già faceva colazione, anche se lui non era l'unico nella stanza.

<<Buongiorno Dusty>> mi sedetti affianco a lui e osservai nostra madre che mi dava le spalle facendo finta di essere occupata a fare altro <<buongiorno mamma>> dissi senza ricevere alcun tipo di risposta.

<<Anche oggi devo lavorare fino a tardi Dustin, ti passa a prendere Steve come sempre giusto? E per stasera ti lascio dei soldi così puoi ordinare qualcosa>>

<<Sì mamma... >> dopo aver sentito la risposta di mio fratello prese le chiavi della macchina e uscì di casa.

<<Mi dispiace, magari le serve solo un po' di tempo->>

<<No Dustin tranquillo, non mi va di parlarne oggi ok?>> dissi <<piuttosto a che ora dovrebbe arrivare Steve?>>

<<Oh cavolo è tardi, dovrebbero essere qui tra cinque minuti>> esclamò dopo aver guardato l'ora per poi alzarsi velocemente dalla sedia.

<<Ok ok ma non ammazzarti>>

<<Credimi mi ammazzerà Steve se gli faccio fare tardi a lavoro>>

<<Tranquillo scommetto che se glielo dico io non ti ammazza>> aggiungo ironica per poi scoppiare a ridere osservandolo per poco inciampare sulle scale.

– – – – – – –

Qualche minuto più tardi, esattamente come disse Dustin, arrivarono Steve e Robin per accompagnarci a scuola prima di andare a lavoro. Appena salita in macchina mi accorsi che c'era un po' di tensione, come se fino a qualche secondo fa si stesse parlando esattamente di me. Ad ogni modo salutai Steve e abbracciai Robin, non la conoscevo molto bene avendola incontrata solo una volta l'anno scorso ma mi è sembrata subito molto simpatica e sinceramente ancora non ho capito che tipo di rapporto ci sia tra lei e Steve. Durante il tragitto parlammo un po', per lo più Steve mentre io cercavo di ascoltare anche se avevo la mente piena di altri pensieri e poi una volta arrivati ci lasciarono davanti l'ingresso della scuola dove già ci aspettava Mike.

<<Hai visto Lucas da qualche parte?>> disse il ragazzo rivolgendosi più a Dustin che a me.

<<Sarà con la sua nuova squadra del cuore>>

<<Che c'è adesso Lucas vi ha traditi?>>

<<In un certo senso>> risposero all'unisono i due ragazzi.

<<Oh io scherzavo>> ribattei confusa <<ad ogni modo, Mike! Come stanno Jane e Will in California?>>

<<Bene, Und-cioè Jane dice che lì la scuola è fantastica e si è ambientata subito>>

<<Forte- oh ecco che arriva Lucas>> dissi indicando il ragazzo che si avvicinava a noi.

<<Dove cavolo eri finito ti ho cercato ovunque>>

<<Io ero->> aggiunse timoroso Lucas. Vidi che abbassò lo sguardo sul borsone che teneva in mano e osservandolo bene notai che indossava anche la tuta della squadra della scuola. Ora mi era tutto più chiaro.

All I want || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora