La festa proseguì benissimo, Neymar è stato attaccato a me per l'intera serata.. tranne quando stavo con Klari e le sue amiche.
«Guarda un po' chi si rivede.» sentii una voce familiare, mi girai e sgranai gli occhi «Simon!» richiamai sorpresa abbracciandolo, «Dov'eri finito?» domandai sciogliendo l'abbraccio «Impegnato con la mia ragazza, voleva andare a New York quindi ci siamo trasferiti lì.» mi informò indicandola «Si vede che la ami molto, se fosse stato qualcun'altro non l'avresti mai fatto.» ridacchiai seguita da lui «Ora la chiamo, Ocèane!» la chiamò e lei si allontanò dalle sue amiche e venne verso di noi «Ei amore, che succede?» domandò guardando prima lui e poi me, era gelosa... «Questa è una mia grande amica, si chiama Kylie... Kylie questa è Ocèane la mia ragazza.» ci presentò, le strinsi la mano con un sorriso e stessa cosa fece lei «Simon mi ha parlato tanto di te.» commentò leggermene rossa per l'imbarazzo, pensava che ci stessi provando con lui.
«Allora ti prensento anche io il mio ragazzo.» dissi vantandomi «Non è come i tuoi ex, vero?» domandò preoccupato e infastidito «Bhe, fin ora no.. staremo a vedere.» mentre pronunciavo quelle parole sentii una mano avvolgermi la vita, alzi lo sguardo e vidi Neymar che posò le sue labbra delicatamente sulle mie «N-neymar?» chiese Simon sorpreso «In carne ed ossa.» sorrise stringendomi più a lui «Non ci credo, ti sei messa con lui? Due ricconi si attraggono.» continuò ridendo sull'ultima frase.
Mi faceva male la testa, non riuscivo più a sopportare tutta quella musica e tutti quei drink.. cercai di resistere ancora un'altro po', ma non riuscivo. Così andai verso Neymar che stava con i suoi amici seduti su un divano con ognuno in mano un bicchiere mezzo vuoto «Ney? Possiamo andare?» domandai con voce assonata, si alzò e salutò i ragazzi.
«Tutto okay?» chiese preouccupato una volta saliti in macchina «Non proprio.» mi lamentai appoggiandomi alla portiera «Cosa ti fa male?» continuo con le sue domande, ma io non riuscivo neanche ad aprire bocca.. chiusi gli occhi e non sentii più niente.
«Piccola, svegliati..» sussurrò una voce che potrei riconoscere tra tante altre, aprii llentamente gli occhi e vidi di essere distesa in una camera da letto già vista.. «Finalmente sei sveglia, mi hai fatto spaventare, non ho dormito tutta la notte.» affermò dandomi dei bacini sulla fronte, che carino si era preoccupato tanto, posai la mia mano sulla sua guancia «Tranquillo, ora sto bene.» sorrisi avvicinandomi a lui per poi avviare un lungo bacio.
«Starei con te tutto il tempo, ma ho gli allenamenti, sai domani gioco contro il Real.. e andremo finalmente insieme in Brasile.» afferma facendomi l'occhiolino e poi dirigersi verso l'uscita, scossi la testa ridendo e poi afferai il cellulare.
«Pronto Iva?» chiamai ancora sdraiata sul letto «Kylie, da quanto tempo! Ti ho chiamato ieri ma non rispondevi.» rispose con tono entusiasto «Si, scusami... ho passato una lunga serata.» scherzai provocando una risata "Uhh, la nostra Kylie si è divertita" rise, ma cosa aveva capito? «Approposito, ho scoperto che ti sei messa con Neymar, è vero?» domandò curiosa «Si, abbiamo deciso di provarci.» risposi secca, «Scusa Iva, ma io devo andare ora. Ti richiamo più tardi.» mi scusai staccando senza aspettare una sua risposta. Non ho capito il motivo del mio comportamento, ma non mi piaceva la domanda che aveva fatto, nessuno conosce Iva meglio di me.. fa la furba quella, voleva scoprire altre cose.
Ero ancora a casa di Neymar, è così strano restare nella casa di qualcun'altro mentre il proprietario non c'è. Ho paura di toccare qualcosa è romperla, odio queste tipi di risponsabilità. Proprio in quel momento mi arriva un messaggio : "Piccola, fa come fossi a casa tua. Torno alle 13" si vede che mi conosce "mi leggi nel pensiero?" risposi ridendo tra me e me.
Si erano fatte l'una e Neymar non si faceva ancora vivo, okay mi sto preoccupando per niente...insomma cosa potrà mai succedere? Mi morsi il labbro dal nervoso e sentii il mio telefono squillare, mi alzai di scatto per vedere chi era sperando fosse lui ma era Klarissa, non avevo tempo per risponderle ora ma lei non mollava mi avrà chiamato cinque volte così la richiamai: «Klari, tutto bene?» chiesi con voce roca «No, Neymar è in ospedale, Kylian mi ha detto di dirtelo ma non aveva il tuo numero.» ascoltai quelle parole, ci sentivo bene? «Kylie? Ci sei?» continuò confusa notando il mio silenzio «Si, ora vado da lui.» risposi staccando
Lo raggiunsi in ospedale, andai da un mio amico medico per chiederli informazioni «Certo, lo trovi nella stanza numero 11.» rispose con un sorriso che non feci altro che scambiarlo ma con fretta. Arrivai di fronte alla porta «Neymar, stai bene?» domanda preoccupata «Si, tranquilla. Avevo detto che non dovevano dirti niente perchè non volevo che ti spaventassi.» affermò abbassando lo sguardo, notai una fascia sulla sua mano «Quindi...domani non puoi giocare?» chiesi con timore, annuì «Peccato, volevo vincere quella scomessa.» sorrise, alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai al suo letto «Sai, potrei far finta di niente e dartela vinta, solo perchè ti sei fatto male.» sussurrai facendolo sorridere «Seriamente?» domandò entusiasto, si vede che ti tiene molto portarmi lì «Si perchè no, insomma vorrei andare a Barcellona, ma anche il Brasile è un bel paese.» risposi con un sorriso stampato sul volto «Quando hai la partita?» chiesi accarezzando il braccio non-fasciato «Io pensavo di partire una settimana prima, sempre se a te va bene.» mi informò guardandomi «Si,certo, nessun problema.»
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𝐞𝐮 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨; 𝐧𝐣𝐫
FanfictionKylie Jonson, una bellissima ragazza america-latina di 20 anni, molto ricca incontrarà per caso un ragazzo: Neymar ... come andranno le cose? Sboccierà l'amore tra i due? Non ti resta altro che scoprirlo leggendo