tequila sale e limone!

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domenica 17 marzo ore 10:00
Erano sole le 10 di mattina, ma a me sembrava di essermi appena addormentata, con delle forze che non avevo, mi alzai dal letto, trabbalante e dopo essermi preparata scesi a fare colazione, vestita in questo modo:

domenica 17 marzo ore 10:00Erano sole le 10 di mattina, ma a me sembrava di essermi appena addormentata, con delle forze che non avevo, mi alzai dal letto, trabbalante e dopo essermi preparata scesi a fare colazione, vestita in questo modo:

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dopodiché aspettai che Luisa come sempre in ritardo finisse di prepararsi e ci incamminammo verso il circuito. Arrivate andammo a guardare le interviste  in corso e poi passeggiammo un po' nel paddock, dopodichè ci dirigemmo al bar e ordinammo un altro caffè, conobbi un sacco di persone super carine; tra fidanzate di piloti e ragazzi che lavorano lì.


ore 20:30
30 minuti all'inizio della gara, i meccanici stavano già iniziando a posizionare le macchine in pista, io e Luisa eravamo sul balconcino box McLaren con le cuffie pronte a guardare la gara che si concluse con un'altra doppietta che questa volta vedeva Valteri primo e Lewis secondo seguito da max e poi dalle due Ferrari, Lando era sceso e si era classifficato dodicesino. Finito il podio andammo tutti insieme a festeggiare questa volta seriamente in un bell'locale. Prima però tornai in camera per cambiarmi

misi questo che era l'unico vestito che mi ero portata e feci una coda alta, aspettai Luisa e scendemmo nella hall dove ci aspettava Lando insieme al van con cui poi arrivammo al locale

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misi questo che era l'unico vestito che mi ero portata e feci una coda alta, aspettai Luisa e scendemmo nella hall dove ci aspettava Lando insieme al van con cui poi arrivammo al locale.
La serata procedeva bene tra alcool, musica e alcool, ok lo ammetto ho un problema.


Presi l'ennesmo drink e tornai in pista; incontrai Luisa altrettanto ubriaca che si era seduta fissando Lando; intento a scherzare con i suoi amici al bancone, così animata dall'alcool la presi e la convinsi a ballare con me, appena entrammo in pista partì un remix di "lost in fire"||the weekend, una delle mie canzoni preferite, così movimentate principalmente dalla tequila in corpo iniziammo a muoverci e strusciarci tra di noi seguendo il ritmo della canzone 
Dopo poco parti Mount Everest || Labrinth, con questa entrai definitivamente in tilt, seguita da Luisa iniziai a ondeggiare il bacino, mi girai e finì con la schiena contro il suo petto, lei mise le mani sui miei fianchi per poi assecondare i miei movimenti.

 Improvvisamente mentre continuavo a muovermi appoggiata con la testa sulla spalla di Luisa sentì dei brividini dileguarsi per tutto il corpo, alzai la testa e incontrai lo sguardo di un bellissimo monegasco dagli occhi verdi che risplendevano tra tutti anche al buio, lo fissai in segno di sfida, ma lui si stampò un sorriso, del tipo -lo so che vorresti- e si rigirò verso i suoi amici

mamma mia l'odio per quel maledetto pilota cresceva sempre di più. 


Il piano di Luisa funzionò alla grande: Lando si mise dietro di lei, incominciarono a sbaciucchiarsi e a ballare insieme mentre io ero rifinita per caso al bancone dei drink. Indovinate chi si mise accanto a me? esatto non Charles ma
Max Verstappen


l'ultima persona che avevo voglia di vedere oggi e oltretutto non una versione normale che è già abbastanza fastidiosa ma un max forse più ubriaco di me e c'è ne vuole

 
"ehi bellezza, balli con me?" disse porgendomi la mano, spostai lo sguardo sul monegasco qui affianco che stava osservando la scena e continuando a guardare lui, con un sorrisetto sfrontato sul viso risposi di sì a max, ecco per fare ciò devi essere proprio andata, evidentemente io lo ero.


Con la mano in quella di max tornai in pista, misi le braccia  sulle sue spalle e lui poso le mani sui miei fianchi, iniziammo a ballare, ma i miei occhi erano costantemente su quelli del bel ragazzo di fronte a me, ballavo con max ma nel mio cervello annacquato dall'alcol c'era l'immagine di Charles.


Max continuava ad accorciare le distanze tra di noi e io nemmeno me ne rendevo conto perché nella mia mente riecheggiavano solo due occhi verdi che continuavo a fissare , scossa da Lando e Luisa che ci vennero addosso


capi subito quale era la loro intenzione dal modo in cui Luisa disse "scusate" aveva un sorrisone stampato in faccia e lo sguardo pieno di malizia, quei due tifavano per il francesino ,che mi guardò compiaciuto, andai da lui


 "cosa stai cercando di fare" gli domandai a pochi centimetri dal suo viso


"io? niente, tu?" mi rispose ridendo e avvicinandosi sempre di più, alzai gli occhi al cielo e feci per andarmene prima che lui mi cingesse la vita con il suo braccio portandomi a pochi millimetri dal suo viso, allargò le gambe e io ci finì in mezzo


"non mi hai risposto" disse fissando le mie labbra, lo guardai negli occhi seria e istintivamente mi morsi il labbro inferiore a quel gesto lui sorrise compiaciuto
"se vuoi un bacio o che vengo a ballare con te dovrai chiederlo" disse lui


"io non chiedo niente se voglio lo faccio direttamente"  risposi imperterrita, mi fissò e sorrise, maledette fossette. 


Venimmo interrotti da Pierre e Daniel che ci avvertirono che stavano andando via tutti, così mi allontanai e andai a ritirare la borsa dallo spogliatoio per poi dirigermi verso l'uscita dove eravamo tutti raggruppati, per fortuna c'era un van ad aspettarci fuori, perché sennò all'hotel non ci saremmo arrivati vivi.

 Grazie al santo autista arrivammo verso le 4:30, letteralmente non mi reggevo in piedi, infatti durante il tragitto dalla all alla stanza mi feci trascinare da Luisa trascinata da Lando che era quello messo meglio tra i tre, arrivai in stanza e giusto il tempo di mettere il pigiama, scogliere i capelli e struccarmi che crollai sul letto.

SPAZIO AUTRICE!!!!!!!

Charles cosa ci combini?, fa il difficile ma tranquilli che nei prossimi capitoli la situazione si ribalterà completamente.

 stiamo entrando nel vivo della storia piano piano, comunque fatemi sapere cos'è ne pensate 

ci vediamo presto!

al prossimo capitolo...

dimenticami- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora