Inizio

2.1K 47 0
                                    

"Niki, Niki!" urlò Cornelia mentre mi strattonava per un braccio
la fissai per qualche secondo prima di interrompere il contatto tra noi.
"Che succede?" domandai indispettita
"Mi stai ascoltando?"
"Si, si" feci cennò con la mano di aver capito
"Potresti ripeterlo?" domandò posizionandosi davanti a me impedendomi di guardare il mare
rimasi in silenzio non avendo molto da dire.

"Lo sapevo! Ti sei di nuovo persa nei tuoi pensieri. Nikita ti prego è importante"
"Scusa.." feci spallucce
Cornelia roteò gli occhi e poi tornò al suo posto di fianco a me.
"Domani dovrebbero venire un gruppo di amici credo siano in quattro, dovrei controllare meglio l'agenda... vogliono fare qualche immersione. Vedere un paio di cose insomma, dovrai prepararli all'uso della bombola e poi..."
"Cornelia, ok so fare il mio lavoro" dissi interrompendola
"Allora puoi occupartene da sola" continuò
"Da sola??" esclamai perplessa
"Hai appena detto che sai fare il tuo lavoro, è il momento di dimostrarlo." Sghignazzò
Poi si allontanò verso il suo ufficio lasciandomi lì.

Mi guardai intorno, il sole calante, il tramonto e la luce riflessa sull'acqua..
sebbene ormai erano passati tre anni dal mio trasferimento ad Abu Dhabi, riusciva comunque ogni volta a stupirmi.
Il 2021 stava per concludersi eppure le temperature rimanevano abbastanza alte, da permettermi di fare un bagno anche alle sei del pomeriggio.
Mi voltai per l'ultima volta in cerca di qualche faccia all'interno diving center, mi accurai che tutti i clienti del giorno fossero usciti e che Cornelia fosse ancora in ufficio per firmare le ultime scartoffie e mi diressi verso l'oceano.

Sentì come un brivido lungo la schiena non appena i miei piedi toccarono l'acqua fredda,
sebbene fosse stata una giornata faticosa l'acqua riusciva a calmarmi scacciando via tutta la stanchezza del momento, tra me e lei era sempre stato così.
Io e l'acqua avevamo quel rapporto così profondo, a tal punto da spingermi a studiare biologia marina, da venire qui in uno dei migliori luoghi per studiare davvero l'oceano e il suo mondo e lasciare andare indietro ogni cosa,
Socchiusi gli occhi per qualche secondo immaginando la pelle a contatto con l'acqua fredda...
ma il mio minuto di relax fu interrotto da alcuni schiamazzi proveniente da un gruppetto di ragazzi seduti sulle loro tavole da surf,
C'era sempre un sacco di gente ma durante gli eventi la folla sembrava quadruplicare, soprattutto i nostri clienti aumentavano.

Mi sforzai di ricordare e poi realizzai che era stata la settimana della Formula uno, credo fosse l'ultima gara della stagione.
Non ero molto informata, non l'avevo mai presa davvero sul serio.
Ricordo che la domenica mio padre qualche volta accendeva la tv per guardarla, così negli anni ho imparato diversi nomi di piloti... ma il mio interesse è davvero pari al minimo nei confronti di questo sport.

"Nikitaaaaa" urlò la voce dietro di me
Mi voltai di scattò per inquadrare Cornelia con il telefono in mano che mi faceva segno di tornare sù

"A domani" bisbigliai lanciando un'occhiata veloce all'acqua.
Cornelia mi si scaraventò addosso non appena mi trovai abbastanza vicina,

"Adesso!" continuava ad urlare in preda al panico
"Adesso? Che succede?" domandai
"Vogliono venire adesso"
"Chi?"
"Nikita, per favore ho bisogno che ti cambi  subito" insistette
"Aaah il gruppetto di cui mi parlavi prima? ma stiamo per chiudere"
"Tu non sai chi sono, non ho potuto dire no" continuò
"Persone famose, molto famose e ricche"

"Non sarebbe la prima volta, non capisco così tanto scompiglio..." dissi
"Cambiati adesso!"

Socchiusi gli occhi perché continuare quella conversazione non avrebbe portato a nulla dato il carattere di Cornelia,
il punto era che tutti dovevano fare quello che lei diceva e la giornata sarebbe andata benissimo... in effetti lei era il capo, se così possiamo dire.
Era una donna sulla cinquantina, sempre abbronzata con il fisico minuto e asciutto i capelli erano lunghi ma li acconciava sempre con una treccia.
Aveva studiato in una delle università più prestigiose di Abu Dhabi e poi da sola aveva deciso di aiutare l'oceano e far conoscere le meraviglie di esso al mondo,
per un certo senso provavo una forte invidia nei suoi confronti.
Era riuscita a realizzare tutto quello che sognavo da bambina, da sola senza l'aiuto di nessuno... e anche se non ero riuscita mai a dirglielo provavo nei suoi confronti una forte ammirazione che mi spingeva a far tutto quello che mi ordinava.

Dentro l'acqua | Lewis Hamilton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora