Bahrein

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Nemmeno due settimane prima ricevetti quell'email e proprio in questo momento mi trovavo seduta su un aereo diretto a Bahrein, avevo deciso di fargli una sorpresa per quanto potesse esserlo rivedermi.
annotai tutto quello che dovevo ricordarmi per poter arrivare da sola sul circuito senza perdermi.

Una volta scesa chiamai Cornelia per rassicurarla che era andato tutto alla grande, che il tempo era meraviglioso e che non vedevo l'ora di arrivare.
Presi un taxi, che mi lasciò a dieci passi dall'entrata principale.
Un uomo mi chiese il biglietto, poi mi stampò il pass da mettere al collo con una catenella.
"Bene...adesso devo solo trovarli" dissi ad alta voce
Mi intrufolai fra la folla di giornalisti e fotografi e dovetti sgomitare un bel po' per riuscire a vedere qualcosa.
La gente correva a destra e sinistra e così anche le telecamere e i fotografi non smettevano di scattare.

All'improvviso notai una testa bionda smanettare qualcosa, si grattava la testa e intimava le persone a far più piano.
Provai ad avvicinarmi ma i fotografi non erano disposti a perdere la loro visuale.
"Scusate, scusate" dissi ad alta voce per farli spostare ma nessuno si mosse così iniziai a sgomitare a destra e sinistra.
Sentì gli occhi di qualcuno fulminarmi e qualcun altro  darmi della maleducata, mi avvicinai ad Angela quasi in punta di piedi e poggiai leggermente il dito sulla sua spalla.

"Ho detto un attimoo!" si voltò scocciata
Ci volle almeno qualche secondo per realizzare chi fossi perchè poi improvvisamente le si stampò un sorriso a  trentadue denti sul volto.
"NIKITAAA" urlò e almeno tre quarti di fotografi ripresero a scattare verso di noi
"Angela" ci abbracciamo e lei mi tirò subito per un braccio trascinandomi

"Pensavo non venissi non hai mai risposto"
"Si, be volevo farvi una sorpresa...scusa"
"Ci sei riuscita, dio solo sa quanto sarà felice"
"Chi?" chiesi
"Ma Lewis, ovvio chi sennò"
"Felice..?" ripetè
"Non sai quante volte ho sentito il tuo nome in questi mesi..."
ci avvicinammo ai box della mercedes c'erano così tante persone.
Angela salutò con la mano qualcuno nel box accanto e poi mormorò
"Quello è Charles Leclerc!"
Mi voltai a guardarlo con la sua t-shirt rossa e i jeans chiari sembrava abbastanza felice e rilassato
"Lo so, ho studiato" dissi
Angela sorrise
"Corri, svelta poi inizieranno le prove libere e non avrai molto tempo per vederlo"

Una volta dentro sentì milioni di voci tutte insieme, vidi per la prima volta anche la sua macchina, non ne avevo mai vista una dal vivo mi sembrò estremamente bella.
Angela pizzicò il fianco di Lewis per farlo voltare, lui sobbalzò e poi senza nemmeno girarsi disse
"Angela."
Angela mi fece cennò di stare ferma e in silenzio, gli passò davanti e mi guardò mentre Lewis era intento a sistemarsi la tuta
"Vai" mormorò
Mi avvicinai e pizzicai il fianco di Lewis, stavolta alzò il capo per accertarsi di avere  Angela ancora davanti e si voltò di scatto verso di me.
Rimase quasi sbigottito e mi guardò dalla testa ai piedi
"Ciao.." dissi sorridendo
"Ciao"
"Non hai rispost..."
"Si scusa volevo farti una sorpresa"
"Ci sei riuscita." concluse
"Non mi abbracci?" dissi sfacciata

si passò una mano sul mento accarezzandosi la barba e poi lentamente mi trovai le sue braccia cingermi la vita con estrema forza, avvicinai il volto nell'incavo del suo collo in modo che potessi sussurrargli all'orecchio
"Così è un po' troppo stretto"
"Scusa..." disse allentando la presa
"Come stai?"
"Sto meglio..grazie" rispose

Angela tossì
"Volete staccarvi oppure vuoi portarla dentro la tuta con te?"
l'idea mi fece arrossire terribilmente e notai Lewis sorridere, poi mi passò un dito veloce sulla guancia quasi a costatare se oltre che rosse per la vergogna le mie guance fossero anche calde.

mi sedetti su una sedia con delle cuffie per proteggermi dal forte rumore che avrebbe fatto la macchina una volta uscita di lì e aspettai di vederlo partire, guardai lo schermo e sembravano tutti pronti ad iniziare.

Dentro l'acqua | Lewis Hamilton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora