Pioggia

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Il piano era prendere la borsa e poi tornare a casa, dovevo solo stare tranquilla in macchina e tutto sarebbe filato liscio.
entrai senza farmelo ripetere due volte, l'odore di nuovo invase le mie narici
mi sedetti rannicchiata in un misero angolo per evitare di sporcare l'intero sedile.
Lewis mi diede un'occhiata veloce
"Allora dove abiti?"
"Emh..ecco" balbettai
"Cosa?" si voltò per poi tornare a guardare la strada
"Ho lasciato la borsa con le chiavi di casa a lavoro dovrei andare a riprenderla" mi grattai la testa
"Furba" ridacchiò "Allora torniamo indietro"
durante il tragitto nessuno disse niente fino a quando la polizia ci sbarrò la strada
Lewis si fermò e abbassò il finestrino per poter parlare con uno di loro
"Buonasera signore, mi dispiace doverla informare di un incidente, stiamo rimovendo dei materiali pericolosi sull'asfalto ma la pioggia non ci facilità il lavoro"
"Salve... quindi non posso assolutamente arrivare al Diving center all'angolo?"
"No. Totalmente chiusa" disse allontanandosi e salutando con un cenno del capo
"Cazzo." pronunciai
"Adesso che si fa?" domandò guardandomi
"Forse dovrei scendere, arrivarci a piedi.."
"Hai visto come piove?" disse indicando il vetro ricoperto d'acqua
"Non conosci nessuno qui in zona?"
scossi la testa
"Senti puoi prendere una camera nel hotel qui vicino... magari"
"Lewis... non ho soldi ne documenti con me"
"Accidenti!" esclamò
"Ok, senti vieni da me.. io e gli altri siamo in hotel da qualche giorno...puoi dormire nell mia camera ed io posso prenderne un'altra"
"Non posso, cioè non potrei mai accettare una cosa simile"
"Perchè no? Sei una tipa orgogliosa?.."chiese prendendomi in giro
"No.. cioè non mi sembra giusto tutto qui"
"Ti ho appena offerto un passaggio, un posto dove stare per la notte anche dopo che mi hai chiamato saccente e superficiale, non mi merito un occasione?" disse sbattendo le palpebre quasi in segno di supplica
"Va bene.. va bene accetto"
Senza nemmeno aspettare di completare la frase, fece inversione e partì.

Ovviamente la macchina si fermò proprio davanti ad uno degli hotel più lussuosi che avessi mai visto ad Abu Dhabi, una volta scesi dalla macchina, Lewis consegnò le chiavi all'uomo davanti l'entrata che si precipitò a parcheggiare la sua vettura.

Una volta dentro, il lusso che avevo visto fuori mi parve inadeguato a quello che invece si trovava dentro.
Camminai in punta di piedi per evitare quasi di sporcare il pavimento, aspettai mentre Lewis si avvicinò alla reception

Dopo una manciata di minuti tornò a riprendermi, mi tirò delicatamente per un braccio verso l'ascensore.
Schiacciò il numero 28 e aspettai che le porte si fossero chiuse per chiedergli qualcosa
"Tutto ok? Hai preso una camera nuova?"
"Non proprio"
"Non proprio?"
"Non ci sono camere disponibili.."
"Ouh" esclamai
"Dormirò sul divano, non preoccuparti non voglio dormire con un'estranea" disse facendomi l'occhiolino
Io rimasi a fissarlo con la faccia di una che dovrebbe ridere ad una battuta che invece non faceva ridere per niente.

"Questa è la tua suite? domandai incredula di vedere come una singola stanza fosse più grande del mio intero appartamento
"Smetterai mai di chiedermelo?" disse grattandosi la testa
Mi guardai intorno con la paura di sfiorare qualsiasi oggetto per quanto fosse prezioso e costoso.
"Ok, non voglio svegliare Angela a quest'ora quindi ti ho preso una mia maglia puoi usarla come vestito e..bè" continuo
"Dico se vuoi fare una doccia... ti ho preso i miei boxer..." disse distogliendo lo sguardo per fissare il pavimento
"Ti ringrazio, davvero"
"Sei sicuro di voler dormire sul divano? Cioè insomma posso farlo io" replicai
"Nah, la mattina vado a correre mi alzo molto presto, non voglio disturbarti"

Mi sembrava la situazione più surreale della mia vita, cioè se qualche giorno fa qualcuno mi avesse detto che sarei finita nella stessa camera di hotel con Lewis Hamilton probabilmente sarei scoppiata a ridere.
"Bene... allora vado" dissi indicando la stanza dietro le mie spalle
"Si, vai"

Entrai in camera chiudendo la porta alle mie spalle, tutto era in ordine tranne per qualche vestito qua e là sulla sedia.
aprì la porta del bagno,
"Una sauna?" pensai ad alta voce
cioè quest'uomo aveva una sauna nel bagno, vorrei proprio conoscere la persona che ha detto che i soldi non fanno la felicità.

Una volta uscita dalla doccia mi vestì.
Qualcuno bussò
"Puoi entrare" dissi spostando i capelli per riuscire a pettinarli
"Volevo chiederti se ti va di cenare?"
"Certo"
"Allora ti aspetto di là" affermò

Tamponai i capelli con un asciugamano e li legai, uscì infilandomi un paio di calze trovate sulla sedia e cercai Lewis in giro,
Se ne stava seduto sul divano con un bicchiere di vino in mano.
Si voltò e mi sorrise,
"Mi è difficile ammetterlo, ma sta meglio a te" disse indicando la maglia
Poi mi fece cenno di sedermi accanto a lui
incrocia le gambe e poggiai il piatto su di esse.
"Non sapevo cosa ti piacesse quindi ho optato per un avocado toast.."
"Fantastico!" esultai
"fiu" disse fingendo di togliere del sudore dalla fronte
Per qualche secondo ci fu quel classico silenzio imbarazzante così decisi di dire qualcosa, qualsiasi cosa.

"Allora... contro chi hai perso domenica scorsa?"
si voltò quasi sconvolto della domanda, ingoio il boccone e poi con voce calma disse
"Non mi va di parlare di questo stasera"
"Oh scusa, volevo solo parlare.."
"Chiedimi qualsiasi cosa, tranne questo" rispose
"ti piacciono i cani?" mi chiese
"amo gli animali, che domande"
"Ho un cane, Roscoe... purtroppo non sempre può seguirmi e mi manca terribilmente, in effetti avevo anche Coco ma..."
"Ti capisco... anche il mio cagnolino non è più con me, era l'unica cosa che mi impediva di andare via di casa non l'avrei mai lasciato sennò"
"Sei andata via di casa?" chiese
"Si..avevo sedici anni"
"Wow sedici anni, non sembra proprio l'età giusta per andar via se non per colpa di qualcosa o qualcuno"
Feci una smorfia imbarazzata
"Scusa, non volevo essere scortese..."
"No, hai ragione."

Finì velocemente l'ultimo boccone e mi alzai per prendere dell'acqua prima di andare a letto.
"Allora, buona notte.." mormorai
"Buona notte, Nikita" disse sistemando i cuscini del divano in modo da renderlo più comodo.

Fissai il soffitto per più di un'ora pensando a come fossi finita in una situazione del genere, come avrei spiegato a Cornelia una cosa simile?
Mi avrebbe sicuramente detto ti è andata bene se hai dormito nella stessa stanza
del Signor Hamilton..

Tornata dalla mia paranoia ahah va decisamente meglio se non fosse per le giornate di pioggia posterei prima ma la mattina ho proprio sonno, ad ogni eccomi di nuovo 💖
Se avete voglia vi lascio il mio instagram possiamo parlare di qualsiasi cosa 💖
Come sempre commenti e stelline mi aiutano tanto
Xoxo
(Insta: imnot.caterina)

Dentro l'acqua | Lewis Hamilton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora