Panico

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"Allora oggi cominciamo con la gestione dell'ossigeno, le vostre bombole hanno un'autonomia di circa un'ora e quindici minuti guardate sempre il display per capire davvero quanto ossigeno vi resta.
rimanete rilassati e cercate di consumarne il meno possibile, oggi avrete piena libertà potete andare dove volete. Ogni volta che scendete sempre più giù avvertirete un leggere fischio alle orecchio perché l'aria all'interno delle cavità aeree si restringe e l'acqua aumenta di pressione e batte sui timpani.
Quello che faremo sarà compensare, renderemo neutra la pressione sulle nostre orecchie. Chiudete le narici con le dita mantenendo la bocca ben stretta, se ha funzionato non sentirete più il fischio se invece non funziona risalite semplicemente di un metro circa, chiaro?"
dissi ad alta voce
Dominic sembrava perplesso nell'ascoltare quelle parole così cercai di tranquillizzarlo
"Tutte e tre le bombole sono collegate con il mio orologio quindi saprò sempre dove siete e quanto ossigeno avete nel caso dovesse distrarvi sarò io a chiamarvi tramite il braccialetto che avete."

"Tutto chiaro" rispose Angela impaziente di entrare in acqua
"Perfetto, allora indossate il boccaglio e andiamo giù"

L'agilità con cui Angela si muoveva sott'acqua mi faceva gasare, sembrava proprio essere nata per quello.
Dominic era il più impacciato e spesso mi ricordava me all'inizio con tutte quelle domande e milioni di dubbi.

Lewis, sembrava abbastanza rilassato quasi mi metteva una leggere ansia.
non si era scomposto, non aveva fatto domande, non aveva mostrato nessun emozione aveva semplicemente eseguito gli ordini con la massima calma.

Li guardavo scorrazzare come bambini al parco giochi, era quello che mi gratificava di più vedere la gente viversi l'acqua con estrema tranquillità.
L'oceano sapeva essere la cosa più bella mai vista ma anche la più insidiosa era proprio quella la vera bellezza, la sua duplice natura.
Maligna e benevola, poteva darti qualsiasi cosa ma poteva anche toglierti tutto all'istante.

provai a chiudere gli occhi per concedermi qualche minuto, anche stavolta eravamo soli perché avevano preferito prenotare la vasca in maniera esclusiva così da evitare di essere disturbati.

Controllavo di tanto in tanto il loro ossigeno e per essere la prima volta stavano davvero andando benissimo, mi voltai per vedere se fossero ancora nelle vicinanze ma non riuscì ad incrociare nessuno.
La vasca era davvero enorme e all'interno aveva delle piccole strutture per simulare le infrastrutture reali dell'oceano, dunque tubi o piccole nicchie dove sedersi o nuotarci dentro.

Fu così bello la prima volta che entrai qui dentro, mi sentì assuefatta dagli eventi e rimasi per ore a gironzolare su e giù.
"Bip" sobbalzai quando il mio orologio vibrò di colpo per portarmi alla realtà
una volta, e poi una volta ancora.
Sgranai gli occhi nel vedere quanto velocemente Lewis stava consumando il suo ossigeno.
Cazzo! Che diavolo sta facendo?
cliccai nella schermata sul suo nome per mandargli un avviso ma il suo ossigeno continuava a scendere.
Quanti cazzo di metri, quanti metri pensai alla svelta,
SETTE
sette fottuti metri sotto di me, mi trovavo a tre metri e ci sarei arrivata in dieci minuti senza farmi scoppiare le orecchie,
continuava a guardare lo schermo dell'orologio per veder scendere il suo ossigeno.
Mi voltai alla svelta, ed iniziai a scendere
continuavo a guardarmi intorno per vedere dove fossero gli altri ma senza riuscire a vederli,
Perchè? Pensai, cosa stava succedendo? Era sempre sembrato così tranquillo durante tutta la prima fase anche in mattinata avevamo riprovato con l'apnea e mi ero quasi stupita di vederlo risalire due minuti dopo gli altri.
E adesso?
la vasca simulava realmente l'oceano quindi più si scendeva più la luce si faceva fitta, provai un senso di inquietudine nel percepire la sua difficoltà a respirare mi sentì sopraffatta da quella situazione, era la prima volta per me o almeno in vasca perché di solito qui dentro tutto procedeva bene era in mare aperto che le cose cambiavano.
Cinque metri, controllai il mio ossigeno per un tratto, ero brava riuscivo a mantenerlo sempre abbastanza alto anche se al pensiero di quello che stava per succedere il mio respiro si faceva profondo consumando un millesimo in più d'ossigeno.
Sei metri e riuscì quasi a scorgere una figura, nuotai più velocemente possibile fino a vedere perfettamente il suo corpo.

Dentro l'acqua | Lewis Hamilton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora