Contatto

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A pranzo parlammo molto della Germania e di quei pochi posti che eravamo riusciti a visitare.
Angela raccontò a Lewis tutte le cose che Heidi ci preparava da mangiare imitando la sua voce con l'accento tedesco.

"Ah dimenticavo" dissi afferrando lo zaino
"Heidi ha fatto uno strudel buonissimo, vegano ovviamente, Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere assaggiarlo"

Lewis sorrise allungando una mano per prenderlo e anche questa volta sfiorò delicatamente la mia.

Angela ci fissava con gli occhi serrati, si era messa in testa che tra noi ci fosse qualcosa, prima di uscire mi aveva detto
"Indagherò e poi metterò tutto sulla mia lista"
"Che sarebbe?" avevo chiesto
"Le cose strane che fanno Lewis e Nikita"
disse mimando le virgolette con le dita

Questa storia mi aveva messo un sacco di pressione che qualsiasi gesto da parte sua nei miei confronti era diventato un dramma

Lewis prese a mangiare il dolce emettendo anche dei suoni di gradimento mentre lo assaporava, poi prese un piccolo pezzetto e avvicinò le dita alla mia bocca così che potessi assaggiarlo.

Senza pensarci mi fiondai sulle sue dita per prendere il boccone, le mie labbra sfiorarono i suoi polpastrelli inumidendoli leggermente con la saliva.

Fu un gesto impulsivo.

Quando il boccone fece infervorire le mie papille mi resi conto anche dello spettacolino che ero riuscita a creare con una sola mossa.

Alzai lo sguardo per incontrare quello di Lewis, aveva iniziato a guardarmi più intensamente del solito.

di scattò mi voltai verso Angela, i suoi occhi erano sbarrati e la mano copriva la bocca palesemente spalancata

Cazzo! sorrisi in vano pensando di farlo apparire per quello che era: un gesto innocuo.

Ma ormai la situazione era diventata profondamente imbarazzante e uscirne sarebbe stato difficile.

Lewis si alzò per pagare il conto ed Angela approfittò della sua assenza per alzarsi sulle punte poggiò entrambi i gomiti davanti alla mia faccia

"Fate spesso così quando non ci sono?" domandò incuriosita
"Così come?"
"Come una coppia.." mormorò

Scossi il capo fingendo di non essere arrossita solo all'idea.

"Ti sbagli.." sventolai una mano per farla tornare al suo posto

Per tutta la settimana cercai di tenermi a debita distanza da lui così che Angela potesse rendersi conto delle sciocchezze che stava dicendo.

E anche se parecchie volte durante la settimana Lewis, sgattaiolo dalla camera senza farsi sentire da Angela solo per uscire con Camila, lei continuò in quella direzione.

Miami era snervante, così caotica.
Siamo andati in giro senza metà solo per renderci conto di quanto fosse in vivibile per certi aspetti ma assolutamente magica per altri.

Le qualifiche andarono "Meh" così disse Angela guardando lo schermo con il naso all'insù.  

La gara fu anche peggio, Lewis arrivò solo sesto, duellò persino per il quinto posto contro Russell ma senza risultati concreti.

Ormai era ovvio che non avrebbe gareggiato per vincere il campionato, ma poteva comunque continuare a spingere e lottare fino alla fine, cosa che ovviamente avrebbe fatto perché non si sarebbe mai arreso.

Rimasi seduta nel vederlo arrivare, allungai una mano verso la borraccia che a breve gli avrei passato e aspettai di vederlo scendere.

Dentro l'acqua | Lewis Hamilton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora