Dopo quel breve ma intenso giorno tra me e Lewis le cose sembrano essere tornare quasi normale, scherziamo e ridiamo alle battute insieme.
Certamente continua a divagare un sottile strato d'imbarazzo tra noi ma nessuno dei due ha voglia di riparlare di quella notte.Abbiamo visitato diverse cose tra un suo allenamento e l'altro e siamo praticamente rimasti gli ultimi a dover partire per l'Italia.
Il viaggio è stato davvero faticoso seppur in prima classe sento la mia schiena distrutta per le troppe turbolenze,
L'Italia è davvero magnifica, ricca di storia e arte.Mi guardo intorno per apprezzarne davvero ogni essenza, gli Italiani sembrano buffi si muovono tutti scoordinati, gesticolano di continuo ma ogni volta che il mio sguardo ha incontrato quello di qualcuno ho ricevuto un sorriso o una parola gentile.
Abbiamo messo piedi in Emilia Romagna e credo già d'aver ingurgitato una quantità indecifrabile di dolci e piadine,
Lewis mi guarda scioccato mentre mi ostino a mordere la mia piadina farcita, che ho preso senza carne così che potesse mangiarla anche lui.Così mi voltò per offrirgliene un pezzo e lui si avventa sulla mia piadina
"Heiii, un piccolo morso.."
sorride con la bocca piena.Angela ci guarda sempre divertita e si ostina a dire che le sembriamo una coppia di adolescenti.
Mi sono fatta prendere un po' la mano ed ho iniziato a parlare italiano con giusto due vocaboli che ho appresso un po' a caso.
"Molto bene, molto bene" dissi muovendo la mano mimando il tipico gesto degli italiani.
Lewis vorrebbe probabilmente urlarmi che sto per fargli perdere la pazienza ma sembra abbastanza tranquillo e positivo questi giorni, così non dice nulla rimane a guardarmi divertito facendomi il verso.Una volta dentro nelle nostre camere Angela mi chiede se avessi ancora mal di schiena a causa del viaggio
"giusto un po' " dissi toccandomi la parte dolorante
"Stenditi ti faccio un massaggio"Mi sfilo la maglia e mi sdraio sul letto aspettando di sentire le mani di Angela toccarmi la schiena fredda,
Lewis aveva proprio ragione quando diceva che le sue mani sembravano talmente delicate che il dolore pareva sparire per magia, mi sentì quasi sopraffatta dal suo tocco e dovetti chiudere gli occhi per riposarmi un po'
"Sei ancora viva?" disse picchiandomi con le dita lungo la schiena
mi voltai per vedere Lewis tamburellare su di me,
Angela non era più nella stanza evidente il fatto che mi fossi addormentata e mi avesse lasciato riposare una volta finito il massaggio.Mi alzai dal letto e stropicciai gli occhi
"ultimamente continuo a vederti svestita cosa vuole dirci l'universo?" disse guardando in alto
"Che sei un'idiota!" esclamai tirando la maglia dalla sedia"Puoi rimanere se vuoi.." disse infilandosi sotto le coperte
"Mmh"
"Dai non ti mangio mica, poi non mi sembra di non aver già dormito con te..no?" disse battendo la mano sul lato del letto libero per potermi indicare di raggiungerlo.Mi allungai e sotterrai il mio corpo sotto le coperte, i nostri volti furono pericolosamente vicini ma nessuno dei due si mosse.
Mi fissava con i suoi occhi color nocciola intenso, le labbra socchiuse.
come se volesse dire qualcosa."Dimmi.." sussurrai
"cosa vuoi che dica.." rispose
"sembra che tu voglia dire qualcosa.."
Esitò per qualche secondo e poi tornò a parlare
"vorrei che questi mesi rallentassero un po', non fraintendermi sei davvero incorreggibile e spesso mi fai saltare i nervi ma ogni volta che mi voltò spesso incrocio il tuo sguardo e probabilmente mi mancherà tutto questo."

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Dentro l'acqua | Lewis Hamilton
Fanfiction********IN PAUSA************ Nikita aveva solo sedici anni quando riuscì a scappare via di casa, lasciandosi alle spalle quell'orribile mostro. Dieci anni dopo è diventata la donna forte e altruista che ha sempre desiderato. È una biologa marina, h...