Capitolo 9 "Il ballo"

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Louis POV
Continuammo a guardare Le Pagine Della Nostra Vita.
Io ormai lo sapevo a memoria per cui non prestai tanta attenzione a ciò che stava accadendo nel film.
Amy era seduta accanto a me e questo già bastava per mandarmi completamente in confusione.
Appoggiai la mano con il palmo rivolto verso il soffitto sul mio ginocchio.
Non sapevo nemmeno perché lo stavo facendo, però speravo in una reazione da parte sua.
Lei guardò prima la mia mano e poi me.
Io feci finta di guardare il film, come se lo stessi guardando per la prima volta.
Lei avvicinò la mano lentamente fino a quando non mi sfiorò la gamba.
Rabbrividì a quel contatto così delicato e incerto.
Alla fine si decise e intrecciò le dita della sua mano alle mie.
Sorrisi.
A un certo punto lei appoggiò la testa sulla mia spalla.
Rimasi sorpreso da quell'azione.
Non che mi dispiacesse, anzi, il mio cuore era in procinto di uscire dalla cassa toracica.
Ero semplicemente sbalordito.
Lasciai che lei rimanesse in quella posizione.
Dopo un po' mi voltai e vidi che si era addormentata.
Mi voltai meglio per guardarla, facendo attenzione a non svegliarla.
Gli occhi chiusi erano rilassati, sembrava tranquilla.
La presi delicatamente in braccio e la portai nella sua stanza.
La misi nel suo letto e le diedi un bacio sulla fronte.
Lei si mosse lievemente e poi si girò dall'altra parte.
Sorrisi.
Amy POV
Aprii lentamente gli occhi.
Ero nel mio letto.
Eppure mi sembrava di ricordare di essermi addormentata sul divano.
Mi voltai verso il mio comodino e vidi un post-it.
" Grazie mille per ieri sera, apparte gli altri inconvenienti sono stato bene. E comunque, no, non ti sei trasportata magicamente nel tuo letto, è opera mia.
Ringraziami più tardi.
Louis :)"
Sorrisi.
Era stato così carino.
Non credevo fosse possibile.
Molto probabilmente era la cosa più dolce che un ragazzo avesse mai fatto per me.
Staccai il post-it e appoggiai la testa sul cuscino.
Continuai a rileggere quel biglietto sorridendo come un'idiota per almeno venti minuti.
Guardai l'orologio appeso alla parete e mi accorsi di essere in ritardo.
Mi alzai e mi preparai il più velocemente possibile.
Preparai un caffè e camminai fino al set con la tazza in mano.
Entrai e trovai Millie, sorridente come al solito.
Le sorrisi.
" Buongiorno, sembri di buon umore oggi" disse.
" Già"
" Perché hai una tazza in mano?"
" Ero in ritardo"
Rise.
" Mi stai dicendo che hai camminato per strada con una tazza in mano?"
" Non è la cosa più strana che io abbia visto in tutti gli anni della mia vita"
" È strano, ma ho visto cose molto più strane, specialmente in questi ultimi anni"
A un certo punto Louis entro' di corsa.
" A quanto pare qualcuno è riuscito ad arrivare più tardi di te"disse Millie.
" Scusate il ritardo"
" Buongiorno eh, non è suonata la sveglia?" Chiese Millie.
Lui la ignorò e venne vicino a me.
" Ciao" disse sorridente.
Per poco non mi sciolsi lì davanti a lui.
" Ciao" dissi sorridendo a mia volta.
" Ehi, voi due, lo capite che esisto anche io?" Disse Millie.
" Si Millie?" Chiese Louis apparentemente scocciato.
" Grazie per avermi omaggiato della tua attenzione. Volevo solamente dirti che non siete in ritardo, hanno rimandato la ripresa, dovrebbe iniziare tra cinque minuti"
" Menomale" dissi.
" Ah, altra cosa. Voi oggi pomeriggio avete lezione di ballo, per una scena che registreremo tra un po' " continuò Millie.
" Ballo? Non ho mai ballato nella mia vita"dissi.
" Non preoccuparti hai un ottimo compagno, si da il caso che io sia molto bravo nel ballo" disse Louis.
" Si, certo, ci credo"disse Millie.
Lui la fulmino' con lo sguardo.
" Andiamo, altrimenti arriveremo in ritardo" dissi dirigendomi verso il vero e proprio set.
Ci fu un unico problema.
Trovai Jacob intento a sistemare alcuni macchinari.
Mi bloccai istintivamente.
Lui si voltò e mi rivolse un'occhiataccia.
Dopo poco comparse Louis.
" Che succede?" Chiese.
Si voltò e lo vide.
" Lascialo perdere" disse a bassa voce, in modo tale che lo sentissi solo io.
Io però non riuscivo a muovermi.
Dopo ciò che era successo non volevo più vedere Jacob.
Sapevo che sarebbe stato difficile visto che lavoravamo insieme, ma speravo di riuscire ad evitarlo in qualche modo.
Louis mi prese la mano.
" Ti starò vicino se ne hai bisogno"
Annuii.
Avevo bisogno del suo supporto.
" Si, ti prego" dissi.
Io strinsi forte la sua mano.
Passammo davanti a Jacob e arrivammo all'area dove solitamente provavamo le battute prima di registrare.
Iniziammo a ripetere le battute.
" Le sai perfettamente, vedrai che andrai alla grande" mi disse.
" Grazie"
Poi iniziammo a registrare.
Vi fu la pausa pranzo, che passai con Millie e Louis e poi vi fu ciò che mi spaventava di più.
La lezione di ballo.
Non avevo la minima idea dal punto da cui partire.
Apparte essere utile come due piedi destri, avevo anche una postura ricurva.
L'unica volta che avevo ballato era stato con mio fratello anni prima e gli avevo pestato i piedi per tutta la durata del lento.
Ero negata.
" Non preoccuparti, ti guiderò io" mi dissi Louis.
Arrivammo nella sala e ci accolse quello che doveva essere l'istruttore.
Ci chiese se ci era mai capitato di ballare prima d'ora.
Risposi di no.
Partimmo da quelle che dovevano essere le basi.
" Bene, mettetevi vicini"
Io e Louis ci avvicinammo.
" Più vicini"
Ci avvicinammo ancora di più.
Pochi centimetri ci dividevano.
" Bene, così è perfetto. Amy, meno ricurva"
Cercai di raddrizzare la schiena il più possibile.
" Ok, ottimo, ora Louis, metti una mano sul fianco di Amy"
Lui mise la mano sul mio fianco.
In quel momento sentii un brivido attraversarmi la schiena.
C'era una tensione molto evidente tra noi due.
" Ok, questa è la posizione iniziale"
Successivamente vedemmo una dimostrazione del ballo.
" Noi dobbiamo fare esattamente ciò che abbiamo appena visto?" Chiesi a bassa voce a Louis.
" Tranquilla, tu devi solo seguire me" mi disse sussurrando.
" Bene, provate" disse l'istruttore.
Partimmo dalla posizione iniziale e Louis iniziò a ballare.
Io lo seguii e cercai di non pestargli i piedi.
Un giro, un passo avanti e uno indietro.

Solamente quando alzai lo sguardo notai quanto fossimo vicini.
Solo pochi centimetri ci dividevano.
Lui incrociò il mio sguardo.
I miei occhi si persero nei suoi.
Essere così vicina a lui mi confondeva.
Abbassai lo sguardo sulle sue labbra.
La distanza diminuì.
Le nostre labbra erano vicinissime.
A quel punto la coreografia finì.
" Siete stati eccezionali!" Esclamò l'istruttore.
" Era tutto perfetto. Voi due avete un'ottima sintonia"
Arrossii violentemente.
Solo in quel momento mi ricordai che non eravamo da soli.
L'istruttore ci aveva guardato per tutto il tempo.
" Bene, ci vediamo domani pomeriggio per la seconda lezione, anche se penso che non vi servirà"

Spazio autrice
Ciao, come state? Scusate l'assenza degli ultimi giorni ma non ho avuto nemmeno un attimo di tempo per riuscire a scrivere. In questo giorni cercherò di scrivere un pochino di più.
Spero che la storia vi stia piacendo <3

𝗕𝗢𝗨𝗡𝗗 𝗧𝗢 𝗙𝗔𝗟𝗟𝗜𝗡𝗚 𝗜𝗡 𝗟𝗢𝗩𝗘|| Louis Partridge Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora