Party

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Vengo svegliata dal suono della mia sveglia e dalla luce del sole puntata sui miei occhi. Con un sonoro sbuffo mi siedo sul letto e rimango in quella posizione per alcuni minuti.
Dopodiché decido di alzarmi e scendere giù in cucina. Sul tavolo mi aspettano delle crêpes farcite con nutella e panna. Sorrido alla vista e mi siedo per mangiarle. Nel
frattempo i miei genitori erano usciti per andare al lavoro e io sfruttai dell'occasione per guardarmi la casella delle mie e-mail.
Noto, con grande sorpresa, un e-mail da parte di mia sorella. Da quando era partita per Londra, due mesi fa, non mi aveva mai scritto. Decido di aprire il messaggio e ne leggo il contenuto.

Da: Julia Marquéz
A: Sonja Marquéz
oggetto: richiesta urgente
Ciao sorellona, come stai? spero bene. Senti l'agenzia in cui faccio la modella organizza una festa in un locale della Barceloneta, volevo chiederti se saresti così gentile da accompagnarmi.
Baci Baci

Dopo aver letto il messaggio rimango fissa a guardare lo schermo del mio telefono. Non potevo credere che mi avesse chiesto una roba del genere, dopo mesi in cui non si è fatta sentire ha il coraggio di chiedermi di andare a una festa con lei?
Non rispondo alla sua e-mail e con aria infastidita mi alzo dal tavolo. Come iniziare al meglio la giornata.
Torno in camera, mi vesto, preparo la mia borsa ed esco di casa. Inspiro profondamente l'aria mattutina e mi incammino verso la metro.
Prendo il mezzo di trasporto il quale si ferma dopo venti minuti davanti all'Universitat de Barcelona.
Scendo da esso e raggiungo l'ingresso principale dell'istituto. Sto per entrare quando sento una presa forte sul mio braccio e vengo tirata leggermente all'indietro. Mi volto e noto che è Sophia.

S: "Ti sei per caso dimenticata di me?" dice ridacchiando
Io: "ehm no, scusami sophi ma oggi non è giornata." le confesso
S: "come mai? che è successo?" risponde lei allarmandosi
Io : "Problemi da sorelle."le rispondo con la speranza di cambiare discorso
S: "Oh, va bene." Alza le spalle e mi prende per mano "Dai andiamo"

Passate le solite sei ore usciamo dall'Universitá. Saluto Sophia con la mano e mi incammino verso la metro, durante la mattinata non ho fatto altro che pensare alla proposta di mia sorella. Il mio istinto mi diceva di andarci, sarebbe stata soltanto una semplice festa ma la mia coscienza non era d'accordo, sarei stata solamente un'intrusa in mezzo a tutte quelle celebri persone.
Mi arrendo e finalmente presi una decisione. Ci andrò e mi divertirò come fanno le ragazze della mia età.
Prendo il telefono e velocemente mando una risposta di conferma a mia sorella. Il suo messaggio non tarda ad arrivare. Lo apro

Da: Julia Marquéz
A: Sonja Marquéz
sono così felice che tu abbia accettato. Ti vengo a prendere per le 21.30. Mi raccomando vestiti elegante ;)

Alzo gli occhi al cielo nel vedere quella risposta, ho sempre odiato indossare vestiti o altri indumenti che riguardano il campo dell'eleganza e della femminilità.
Torno a casa e decido di ordinare una pizza margherita. Non avevo le forze di cucinare. Dopo che la pizza è arrivata e che è andata a finire nel mio stomaco mi sdraio sul divano per ripristinare le energie per stasera.
Dormo per un paio di ore.  Guardo l'orario e mi accorgo di essere in ritardo, non avevo dormito poche ore ma bensì sei. Corro velocemente verso il bagno e mi faccio una doccia . Esco da essa e vado in camera mia, apro le ante del mio armadio e ispeziono i vestiti che mi si presentano davanti.
Decido, alla fine, di indossare un vestito mono spalla nero e lungo fino alle mie caviglie. L'avrei abbinato con delle scarpe del medesimo colore.
Mi trucco mettendo il mascara, il correttore e un rossetto colore pesca. Guardo nuovamente l'ora e sospiro. Sono riuscita a prepararmi in tempo.
D'improvviso il suono del campanello mi fa sobbalzare e scendo le scale per vedere chi é.
Non faccio in tempo ad aprire la porta che mia sorella irrompe nell'abitazione.

J: "Sonja, vieni qui" sorride e mi abbraccia. "Oddio sei bellissima, quasi quanto me." mi fa l'occhiolino
Io: "ciao Julia, com'era Londra?"
J: "Non abbiamo tempo per queste cose, siamo in ritardo"

Mentre ci dirigiamo verso la macchina spalanco gli occhi e mi ricordo che oggi sarei dovuta andare da Zara con Sophia. Prendo in mano il mio telefono e le scrivo un messaggio con le mie scuse. Spero non si arrabbi.
Saliamo in macchina e mia sorella mette in moto.
Mi attacco saldamente al sedile e intanto butto lo sguardo fuori dal finestrino.

J: "Ci saranno tantissimi ragazzi che potrebbero interessarti"
Di risposta alzo le spalle.
J: "Potresti provarci con un calciatore, sono sicura che ci sia anche la squadra del Barcellona"
Io: "Odio i calciatori" rispondo con un tono secco e infastidito
J: "Fai come vuoi" risponde lei rassegnata

Arriviamo alla Barceloneta. In 20 anni della mia vita non sono mai stata in questa zona della città, é piena di locali e discoteche.
Scendiamo dalla macchina e mi guardo intorno estasiata. Le strade sono occupate prevalentemente da ragazzi giovani. Julia prende la mia mano e mi trascina in un locale elegante e molto raffinato.
Sono così confusa dal cambio dell'atmosfera che avevo subito che non mi accorgo che eravamo già dentro.
Il locale è pieno di gente, non riesco a riconoscere nessuno dei presenti.

J: "Sorellona, rimani qui, devo svolgere una cosa" mi sorride Julia e si allontana

Continuo a guardarmi intorno finché non incontro lo sguardo di un ragazzo posto dall'altra parte del locale. Socchiudo leggermente gli occhi per capire chi fosse ma lui sposta l'attenzione, che prima era rivolta a me, al Dj che era in procinto di parlare.
Nel locale cala il silenzio e tutte le persone si voltano verso di lui.

Dj: "Buonasera a tutti, sono lieto di avervi qui stasera" parla al microfono. Tutti applaudano alle sue parole.
Dj: "Bene vorrei presentarvi un ospite davvero speciale" volge lo sguardo verso il ragazzo che mi stava guardando.
Lo guardo anche io rimanendo impassibile.
Dj: "Neymar Junior."

attracted by your eyes - Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora