Park

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Lo guardo, non ho mai visto così tanta bellezza in una sola persona.
Mi guarda anche lui, sta aspettando una mia risposta.

Io: "Ney non voglio correre con te, voglio avere tempo per conoscerti meglio" faccio un respiro profondo abbassando lo sguardo sulle mie mani. Lui mi prende una mano e se l'appoggia sulla coscia, coperta da jeans chiari, e me l'accarezza lentamente.

N: "Son, capisco ciò che vuoi dirmi, stai tranquilla" mi sorride. "Rispetto la tua scelta" mi fa l'occhiolino.
Gli sorrido ancora sollevata da ciò che mi ha detto.  D'istinto mi avvicino e lo abbraccio. Lui si rilassa sotto al mio tocco e mi stringe al suo petto. Mi sento al sicuro quando sono con lui, anche se lo conosco da poco tempo.

Mi stacco da lui e mi riappoggio al sedile. Sento già la mancanza del suo contatto fisico.
Dopo 10 minuti che eravamo in macchina si ferma davanti a un piccolo locale.

N: "Spero che non ti aspettavi qualche ristorante di lusso" ridacchia lui grattandosi il retro della nuca.
Io: "Odio quel tipo di posti, sono una ragazza semplice e adoro i luoghi che rispecchiano la mia personalità"
N: "Che filosofica che sei" appoggia delicatamente una mano sulla mia guancia accarezzandola.
Arrossisco leggermente e scendo dalla macchina. Lui mi segue e si mette al mio fianco camminando verso l'entrata del locale.

N: "Ti piace?" mi guarda leccandosi il labbro inferiore. Cerco di non porre l'attenzione su quel suo movimento e annuisco di rimando.

Il locale non era molto grande, era fatto prevalentemente di legno scuro e un caminetto occupava spazio nel centro della stanza. Era molto caldo e accogliente. Vi era poca gente seduta ai tavoli e qualcuna al bancone. Vedo Neymar salutare calorosamente il barista, sicuramente non sarà la prima volta che lui viene qui. Spero solamente che non sia il suo giochino di conquistare una ragazza. Nonostante mi piaccia moltissimo non riesco a liberarmi di questa poca fiducia in lui. Deve dimostrarmi di più, io sono fatta cosi.

Appoggia una mano sulla mia schiena e mi accompagna a un tavolo vicino al caminetto. Si siede di fronte a me e non aspetta altro tempo che mi prende una mano.
Lo guardo inclinando la testa aspettando che parli.

N: "Non ho mai portato una ragazza in questo posto, solitamente ci vengo con mia sorella o la mia famiglia"
mentre lo dice vedo le sue verdi iridi illuminarsi e sorrido
alla scena.
Io: "Davvero?" gli dico completamente estasiata dalle sue parole. Un po' di autocontrollo Sonja, ricordati chi sei.
N: "Certo, ho in serbo altre cose da fare con te" ghigna alludendo a quel genere di cose e io mollo un calcio sul suo ginocchio. La mia forza non gli avrà fatto nulla, infatti lui ride.
N: "Ho sentito che tua sorella è stata presa dalla rivista Vogue"
Io: "Si, sono fiera di lei. Spero che riesca a finire su qualche prima pagina"
N: "Sicuramente, avete gli stessi geni" sogghigna accarezzandomi la mano.

Sembriamo fidanzati e questa cosa non mi sta dispiacendo affatto. Neymar continua a guardarmi con un sogghigno dipinto sulla faccia e decido di stare al
suo gioco. Mi sfilo la scarpa con l'aiuto della punta dell'altro piede e allungo la gamba da sotto al tavolo fino ad arrivare alle sue. Sembra che lui non si sia accorto di nulla, "meglio così" penso io.
Appoggio il piede su una sua coscia e lui sussulta. Sorpreso maggiormente dal mio gesto e non dallo spavento. Non dice nulla, appoggia le mani sulla sua bocca coprendola. Bersaglio colpito Son.
Accarezzo lentamente il suo interno coscia con il piede e vedo che sta stringendo i pugni.

N: "Smettila subito o la mia promessa si romperà" mi guarda. "Non aspetterò a farti mia."

attracted by your eyes - Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora