Roma, sabato 7 marzo 2020
<<Devo ammettere che un pochino Roma mi era mancata>> esordì Sofia quando parcheggiarono sotto casa sua. <<Chissà cosa dirà papà quando ci vedrà!>>
Ignazio, che era alla guida, spense il motore e la guardò. <<Non gli hai detto che saremmo venuti?>> chiese alzando un sopracciglio.
Sofia scosse la testa. <<No. Ho pensato di fargli una sorpresa.. D'altronde è tanto che non vede i suoi nipoti, sono sicura che rimarrà senza parole!>> rispose voltandosi verso il sedile posteriore e guardando i bimbi, che dormivano tranquilli.
<<Speriamo solo che sia in casa..>> continuò Ignazio guardando le serrande tirate giù per metà.
<<Male che vada ho le chiavi, tranquillo>> rispose tirandole fuori dalla borsa. <<Ora.. Io sveglio Nicole e tu Gabriele e Matteo, ci stai?>> Ignazio annuì e, dopo aver suonato il campanello, si resero conto che effettivamente Roberto non era in casa. <<Te l'avevo detto! Dovevi avvisarlo!>>
<<Sicuramente è uscito a fare un po' di spesa, sarà qui a breve.>> Sofia prese le chiavi e le infilò nella serratura; prima di entrare provò a chiamarlo. <<Papà?>> Ma niente, nessuna risposta.
<<Dov'è il nonno?>> chiese Matteo entrando in casa.
<<Adesso arriva, non ti preoccupare. Ciao Trilli!>> disse poi Sofia vedendo la gatta che, non appena aveva sentito aprire la porta, si era fiondata in ingresso per controllare chi fosse. <<Come stai cucciolotta mia?>>
In un attimo sia Nicole che Matteo si avvicinarono a lei. <<Ciao gattina>> disse Nicole accarezzandola dolcemente sulla testolina, per poi darle un bacino. <<Possiamo andare a guardare la tv?>> chiese invece Matteo.
<<Va bene.. Io e papà andiamo a cambiare Gabriele e poi veniamo da voi>> rispose Sofia, per poi guardare Ignazio. <<Vieni, andiamo in camera.>> Una volta poggiate le valigie, Ignazio prese in braccio il piccolo.<<Vuoi che lo cambio io?>> le chiese.
<<No no, vado io tranquillo. Tu sistema le valigie intanto..>> Non appena Sofia entrò in bagno fu investita da uno strano profumo da donna. Si guardò per un attimo intorno e si rese conto che sparsi per il bagno c'erano un rossetto, degli orecchini e una stola floreale. Qualcosa non quadrava..
<<Ignà?>> lo richiamò. <<Puoi venire un attimo per favore?>>
<<Arrivo!>> Dopo qualche minuto la raggiunse in bagno. <<Dimmi..>>
<<Puoi finire tu di cambiare Gabriele?>> gli chiese lavandosi le mani. <<Io devo controllare una cosa..>>
<<Che è successo?>> le fece eco prendendo il suo posto.
<<Non lo so, ma c'è qualcosa che non mi torna..>> Sofia quindi si diresse verso la camera da letto dei genitori e iniziò a guardarsi intorno: a terra c'era un trolley che non aveva mai visto, una vestaglia era poggiata sul letto e c'erano delle pantofole rosa vicino il comò. "Di certo papà non porta le pantofole rosa.. Non è che per caso.." Di colpo fece due più due: la donna con cui si frequentava, la sua compagna, era lì.
Presa dalla rabbia, Sofia uscì dalla camera da letto del padre e tornò nella sua, iniziando a rimettere i vestiti in valigia; dopo poco, la raggiunse Ignazio. <<Sofi! Cosa stai facendo?>> chiese incredulo.
<<Dobbiamo andare via>> rispose lei senza alzare gli occhi dalla valigia.
<<Ma.. siamo appena arrivati! Perché? Cosa è successo?>> chiese lui più confuso e incredulo che mai. <<Oh, vuoi fermarti un attimo e spiegarmi?>> A quel punto Sofia si fermò e lo guardò. <<Minchia Sofi, ma che cavolo è successo?>>
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Gocce di memoria ||Ignazio Boschetto||
Fanfiction"Sono gocce di memoria queste lacrime nuove, Siamo anime in una storia incancellabile." Queste le prime parole di una famosa canzone.. e aggiungerei anche la principale ispirazione per questa nuova avventura di Ignazio e Sofia, che ritroviamo tre an...