I was her, she was me

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Bologna, lunedì 24 agosto 2020

Quella mattina Ignazio, girandosi nel letto, si ritrovò circondato a destra e a sinistra dai suoi figli; la sera prima infatti, dopo aver detto ai bimbi che Sofia non sarebbe tornata a casa, i tre senza dire nulla si erano infilati nel lettone con lui.

Neanche a dirlo la piccola Nicole, innamorata come era del papà, gli si era accovacciata accanto guadagnandosi il posto d'onore, mentre i due maschietti si erano messi dall'altra parte del letto e, stringendo fra le braccia i loro peluche preferiti, si erano addormentati.

Senza fare troppo rumore e cercando di non svegliarli si alzò e scese giù, dove trovò Vito e Caterina seduti al tavolo della cucina sorseggiando il loro caffè. <<Buongiorno amore>> lo salutò la madre.

<<Giorno>> rispose lui distrattamente. <<C'è un po' di caffè anche per me?>> chiese avvicinandosi ai fornelli.

Caterina annuì. <<Sì, ed è anche caldo. L'ho appena fatto.>>

Ignazio quindi prese la sua tazzina, la riempì di caffè fumante e si sedette insieme ai suoi genitori che rimasero a guardarlo aspettando che dicesse qualcosa. <<Che c'è?>> chiese dopo qualche secondo.

<<Come è andata ieri con Sofia?>> chiese Vito. <<Sei riuscito a parlarci?>>

<<Più o meno>> rispose. <<Non sono riuscito a dirle tutto quello che avrei voluto, ma almeno posso dire di averci provato..>> concluse alzando le spalle.

<<Devi..>> intervenne Caterina, ma lui la interruppe. <<..darle tempo, lo so mamma>> disse. <<Ma io non ce la faccio.. Questa casa è troppo grande, troppo vuota senza di lei!>>

<<Non ti ha detto se e quando tornerà?>> chiese ancora il padre.

<<Ha detto che tornerà oggi..>> rispose. <<E lo spero tanto, i bimbi la stanno aspettando da ieri sera.>>

Vito e Caterina si guardarono. <<Più tardi noi abbiamo delle commissioni da fare in giro per Bologna..>> disse quest'ultima prendendo fra le mani quella del figlio. <<Così almeno se dovesse tornare sarete voi due da soli e potrete parlare.>> Ignazio però posò lo sguardo sulla tazzina del caffè e non rispose, perso nei suoi pensieri.

Dopo qualche minuto, una voce lo richiamò dal piano superiore. <<Papà!>>

<<Arrivo cucciola!>> rispose. Bevve il caffè tutto d'un fiato e raggiunse Nicole al piano di sopra, mentre Vito e Caterina iniziarono a preparare la colazione per i loro nipotini.

Nel bel mezzo della mattinata, mentre Ignazio era intento a sistemare la stanza, sentì Gabriele urlare: <<Mamma!>> Capì quindi che Sofia aveva mantenuto la promessa ed era tornata, ma decise di rimanere sulle scale in ascolto, senza farsi vedere. <<Sei tornata!>> disse il piccolo felice.

<<Ma certo!>> rispose lei facendosi abbracciare dai suoi figli. <<Cos'è, pensavate che vi avessi abbandonati?>> continuò ridendo.

<<Lo sai che ieri sera abbiamo dormito con papà?>> esordì Nicole. <<Era molto triste..>> le spiegò.

<<E' vero>> si intromise Matteo. <<E quando ci ha detto che non saresti tornata perché eri a casa della zia, abbiamo pensato che avesse bisogno di noi..>>

Sofia li guardò con gli occhi lucidi. <<Avete fatto bene>> gli rispose scompigliandogli i capelli. <<A proposito, dov'è papà?>>

Gocce di memoria ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora