La distanza di un amore

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Bologna, venerdì 22 maggio 2020

Era ormai un mese e mezzo che Ignazio era in America; nonostante le mille date in programma, le interviste e le ospitate nelle televisioni locali, puntuale ogni giorno arrivava la sua videochiamata. <<E' papà?>> chiedevano in coro i bimbi ogni volta che sentivano la suoneria del cellulare di Sofia.

<<Sì, venite tutti qui>> rispondeva lei prendendo posto sul divano in sala. Neanche a dirlo ogni volta era un caos inimmaginabile: Nicole da una parte che mandava baci verso la telecamera, con Matteo che cercava di spostarla per fargli vedere ora un disegno ora un nuovo giocattolo, e Gabriele che invece non faceva altro che salutare il papà con la manina urlando: <<Tao papà! Tao!>>

Durante una di quelle tante videochiamate, Ignazio chiese ai suoi figli: <<Ora mi fate parlare un po' da solo con la mamma?>>

Matteo annuì e, da bravo ometto quale era, lo salutò e prese per mano la sorella. <<Andiamo, lasciamoli parlare..>> Salirono le scale e Sofia si ritrovò da sola con Gabriele ancora fra le braccia.

<<Sei sola oggi?>> le chiese Ignazio non sentendo rumori.

Sofia scosse la testa. <<No, c'è tua mamma. Sta mettendo un po' in ordine la stanza della musica.>> Rimasero per un attimo in silenzio. <<Come stai Ignà? Ti vedo stanco..>>

<<Sono stanco..>> rispose lui stropicciandosi gli occhi. <<E' qualche notte ormai che non riesco a dormire.>>

<<Come mai?>> chiese Sofia allarmata. <<E' successo qualcosa?>>

Ignazio scosse la testa. <<Saranno tutti questi viaggi, questi spostamenti da una parte all'altra del continente..>> le spiegò. <<Non riusciamo mai a stare in un posto per più di due giorni consecutivi, oggi qui domani chissà. E siamo solo a metà!>>

<<Certo che ogni volta che andate in America, Michele vi fa fare un tour de force non indifferente>> gli fece eco. 

<<E nel frattempo stiamo anche provando per il concerto dell'anno prossimo..>> continuò. <<Non sai quanto vorrei essere lì con te in questo momento>> concluse, per poi guardare Gabriele, che stava ascoltando la conversazione accoccolato sul seno della mamma. <<Tu invece Sofi? Come stai?>> 

Lei in tutta risposta sospirò. <<Da quando sei andato via non lo so più nemmeno io come sto>> rispose. <<Un giorno sono felice e quello dopo triste..>> Fece una pausa. <<Non so come mai, ma questa volta sto risentendo molto della tua mancanza.>>

<<Lo so amore mio, lo so>> rispose lui. <<Mi manchi tantissimo anche tu, così come mi mancano i nostri tre piccoli cuccioli>> continuò guardando di nuovo Gabriele e sorridendo, il quale gli sorrise di rimando. <<Resisti ancora un po', qualche settimana e sono di nuovo da te. Sperando che questa pausa di riflessione sia servita a farti..>>

<<Senza di te la mia vita non ha senso>> rispose senza farlo finire, facendogli spuntare così un sorriso sul viso.

<<Sofia!>> si sentì chiamare in quel momento. <<Ho trovato queste nella stanza di Ignazio, sai dove.. Oh ciao piccolo mio!>>

<<Ciao mami>> rispose lui guardando Caterina, che si era seduta accanto a Sofia non appena aveva visto il figlio in videochiamata. <<Cosa ci fai con le mie cuffie in mano?>>

<<Le ho trovate vicino il computer, pensavo le avessi dimenticate lì e le volevo mettere al loro posto. Ma non so dove..>>

<<Rimettile dove le hai trovate mamma, per favore>> le rispose. <<Che sennò ogni volta che torno manca sempre qualcosa e devo mettere tutto a soqquadro.>>

Gocce di memoria ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora