Rhon I

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Le lancette del piccolo orologio da scrivania segnavano le due e dieci di notte, ma come al solito Rhon era ancora sveglio seduto nell'angolo più buio della sua camera da letto immerso nei suoi pensieri.

Lui odiava la luce amava invece restare in luoghi bui e se proprio era costretto ad uscire di giorno cercava di muoversi nella penombra. Il sole era il suo più grande nemico, lo rendeva debole a volte gli impediva persino di muoversi difatti ricordò quella volta che per sbaglio si addormentò al sole, e quando si svegliò, la sua pelle era tutta ruvida, disidratata riusciva a stento a muovere le braccia, gli ci vollero due o tre settimane per riprendersi del tutto.

Ripensò anche al suo ultimo pic-nic con gli amici quando Gira la sua migliore amica scherzando lo condusse in una campagna molto soleggiata priva di alberi e cosa peggiore all'ora di punta, la parte più brutta della giornata per lui poiché il sole emanava così tanto calore che, ricordò Rhon, sembrava scioglierlo come un cubetto di ghiaccio.

Per fortuna però che quel giorno arrivò Jhon urlando:" Rhon, vieni, ti devo far vedere il mio nuovo iphone!" E senza nemmeno dire una parola a Gira corse verso Jhon trascinandolo all'ombra con la scusa che il sole gli impediva di guardare bene cosa c'era sullo schermo del telefono.

Lui odiava Jhon sotto certi punti di vista gli si ci impersonava, eppure, c'era qualcosa di strano in quel ragazzo, in lui c'era una forza enorme, forza pensò, che nemmeno lui sapeva di avere.

Il piccolo orologio ora segnava le tre, ora in cui, di solito, Rhon decideva di ritornare a dormire. Si avvicinò al letto, si sdraiò e nel giro di pochi minuti era giá caduto nel sonno.

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