1. Come accade ormai almeno una volta a settimana sono tutti riuniti al loft per discutere dell'ordine del giorno. Ordine che prevede l'organizzazione delle feste natalizie: Stiles sa che manca ancora più di un mese ma ha davvero bisogno di sapere dove si riuniranno (anche se è scontato sia il loft), quando e, soprattutto, come potrà sfogare il suo spirito natalizio. Sono nel bel mezzo della riunione quando Stiles si alza e, casualmente, si affaccia alla finestra. È in quel momento che lo vede: Derek ha parcheggiato la Camaro e sta scendendo. Lo stesso Derek che se n'era andato due anni prima senza più farsi sentire. Almeno non da lui. E Stiles non l'ha presa proprio bene. Specialmente visto che avevano una specie di relazione. "Ragazzi mi dispiace ma devo andare. Mi sono ricordato che devo fare una commissione per papà" dice uscendo di corsa dal loft.
Si nasconde aspettando che Derek entri nel loft per poi andarsene.
La sera Scott entra in camera sua. "Lo hai visto arrivare, vero?"
"Chi?"
"Lo sai chi."
"No che non lo so."
"Derek. È tornato a Beacon Hills."
"Che culo."
Scott sbuffa. "Lo hai visto."
"Non voglio vederlo. Non voglio parlarci. Non voglio avere a che fare con lui."
"Non potrai evitarlo per sempre."
"Lo dici tu."
2. Stiles si è assicurato che Derek fosse impegnato tutto il giorno prima di accettare di andare al loft per decorarlo. Da solo. Perché nessuno si è fatto avanti per aiutarlo. Un pò gli dispiace ma il suo bisogno di tenere tutto sotto controllo ringrazia perché essendo da solo può decidere la disposizione delle luci e delle decorazioni seguendo la sua logica.
Lavora sodo per tutto il pomeriggio e, una volta finito, si complimenta con se stesso ed esce. È nel parcheggio quando lo vede arrivare con addosso il suo solito giubbotto in pelle. Stiles sa che lo ha visto, ne è più che certo, ma resta fermo sulla sua posizione. Fa finta di non averlo notato, di non aver notato la sua mano alzata ed entra in macchina svoltando dalla parte opposta rispetto a quella da dove sta arrivando Derek.
3. È sabato sera e Stiles si è lasciato convincere ad uscire nonostante fosse già in pigiama. Non ama particolarmente passare le serate al pub, l'odore di fumo gli resta impregnato nei vestiti per giorni ed è una cosa che proprio non sopporta. Beve la sua birra in silenzio senza provare nemmeno a nascondere la sua poca voglia di essere lì ma nessuno sembra accorgersene.
Stiles si sta alzando per dirigersi verso il bancone quando vede Derek entrare. Cambia direzione infilandosi in bagno per poi uscire dalla porta di servizio e andarsene senza dire niente a nessuno.
(Ore 23.35) Te ne sei davvero andato? SM
(Ore 23.37) Mi avevi davvero teso un'imboscata? SS
(Ore 23.37) Sei arrabbiato con me? SM
(Ore 23.43) Credevo di aver chiarito che non voglio vederlo. SS
(Ore 23.44) Sono l'Alpha e non mi piace che non ci sia armonia nel mio branco. E voi ne fate parte. Entrambi. Dovreste parlare. SM
(Ore 23.45) Non voglio farlo. SS
(Ore 23.46) E cosa succederà quando vi troverete inevitabilmente nella stessa stanza? Perché succederà e lo sai. SM
(Ore 23.48) Non sono obbligato a parlarci. SS
(Ore 23.49) Come vuoi. SM
4. Stiles si aggira tra le corsie del supermercato con la lista della spesa tra le mani: i ragazzi gli hanno dato carta bianca per il menù dell'ultimo dell'anno e il rinfresco della notte della vigilia e si sta impegnando perché tutto sia perfetto. Si alza sulla punta dei piedi per prendere il latte quando si accorge della presenza di Derek praticamente dietro di sé. Stiles afferra la bottiglia di latte fingendosi impegnato a leggere l'etichetta mentre procede camminando verso Derek: non alza lo sguardo pregando che il mannaro non lo fermi. Fortunatamente nemmeno Derek sembra intenzionato a salutarlo. Si incrociano ciascuno fingendo di non vedere l'altro.
5. Stiles è fermo nel parcheggio davanti del loft da cinque minuti buoni senza avere il coraggio do scendere: deve trovarsi con il resto del branco per decidere gli ultimi dettagli prima delle feste e sa che c'è anche Derek ma non si sente per nulla pronto ad incontrarlo. Sa che non è obbligato a rivolgergli la parola ma sa anche che nei prossimi giorni dovrà per forza di cose passare del tempo nella sua stessa stanza. E Stiles vorrebbe davvero che Derek non fosse mai tornato nonostante sia talmente scemo da aver preso un regalo anche a lui. È sul punto di scendere dalla Jeep quando vede Derek uscire dal loft. Si guarda attorno fino a posare lo sguardo su di lui. Stiles alza velocemente il cellulare fingendo di leggere un messaggio che non gli è mai arrivato. "Puoi uscire, se ne è andato."
Stiles sobbalza sentendo la voce di Scott. "Era papà" mente.
"Continuo a trovare assurda questa situazione. Tanto più che sembra che Derek ti stia assecondando."
"Forse anche lui non vuole vedermi."
"Certo. Andiamo dai, i ragazzi ti stanno aspettando."
+1. È la notte della vigilia e tutto il branco è riunito al loft pronto a scambiarsi i regali, bere cioccolata calda e aspettare il Natale insieme. Stiles è soddisfatto di come ha addobbato il salotto e tutti gli hanno fatto i complimenti. Stiles era più che convinto che ci sarebbe stato anche Derek ma, invece, non si è presentato.
"Questo regalo è per te" gli dice Lydia porgendogli l'ultimo pacchettino rimasto sotto all'albero.
Non c'è nessun biglietto e Stiles lo apre curioso: le dita gli tremano stringendo un portachiavi a forma di lupo intagliato nel legno troppo simile alla volpe che lui aveva regalato a Derek poco prima che lui se ne andasse. Sente gli occhi inumidirsi e il fiato farsi corto ed esce sul balcone alla ricerca di aria fresca. Quasi non si stupisce di trovarsi davanti Derek. "Ciao, Stiles."
"Da quanto sei qui?"
"Non da molto. Non sapevo se potevo entrare o no."
"È casa tua."
"Ma tu non mi vuoi qua."
"La cosa ti stupisce?"
"No."
"Allora dimmi cosa vuoi" gli ordina mostrandogli il portachiavi.
"Chiederti scusa. E poi un'altra possibilità."
Stiles non se lo aspettava, non se lo aspettava davvero. È ancora arrabbiato con Derek e ancora più furioso con se stesso per avergli permesso di ridurlo al fantasma di se stesso dopo la sua fuga. E non sa se riuscirebbe a gestire di nuovo una situazione del genere. "Okay, ho capito. Ti prometto che ti lascerò stare e non mi troverai quando verrai qui per riunirti con i ragazzi" dice Derek mentre si dirige verso la portafinestra.
Stiles gli afferra un polso. "Nom andartene" sussurra sull'orlo delle lacrime.
È spaventato ma non riesce a lasciarlo andare, non ci è mai davvero riuscito. Derek lo abbraccia. "Non vado da nessuna parte. Questa volta faremo le cose per bene e non ti lascerò più. Sei il mio compagno, Stiles."
"Sei sleale."
"Lo so. Ma sento la tua paura e non so come rassicurarti. Non sono bravo in queste cose."
"Sei tornato per me?"
"Sono tornato per te."
Stiles si asciuga le lacrime concedendogli un piccolo sorriso. "Entriamo, ho il mio regalo da darti."
"Mi hai fatto un regalo?"
"Sono scemo, lo so."
Derek sorride prendendogli la mano. "Sei il mio scemo. E, purtroppo, non posso nemmeno chiedere il reso."
"Derek Hale non stai guadagnando molti punti così" borbotta Stiles indignato.
Derek lo prende per la vita baciandolo, lasciandolo senza fiato. "E così?"
"Non lo so, dovresti riprovare."
Derek ridacchia per poi baciarlo di nuovo mentre i primi fiocchi della stagione cominciano a cadere rendendo quel Natale ancora più magico.
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Advent Calendar 2022
FanfictionAnche quest'anno torna il mio calendario dell'avvento con le vostre richieste. Leggete il primo capitolo per leggere le regole e poterle inserire ❤️