Capitolo 2

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Izuku si ritrovò davanti la porta della stanza di Mina, si lisciò la t-shirt bianca che aveva messo sopra a dei jeans chiari che gli cadevano morbidi. Non che volesse vestirsi bene, ma non gli andava neanche di presentarsi in pigiama. Alla fine si era ritrovato a guardarsi allo specchio cercando di sistemarsi in modo decente. Se ci fosse stato anche Katsuki non voleva fare la figura del barbone, no? Sospirò prima di bussare alla porta che fu prontamente aperta da Mina pochi secondi dopo. Aprì la porta con così tanta enfasi che Izuku sussultò guardando la rosa ad occhi sgranati.
"Midoriya sei arrivato, mancavi solo tu" disse prima di scostarsi per lasciarlo entrare. Izuku arrossì appena ridacchiando.
"Mi dispiace" poi diede uno sguardo alla stanza dove tutti lo salutarono all'unisono. Passò lo sguardo su tutti. C'erano Kirishima, Kaminari, Jiro, Hagakure, Sero e ovviamente non poteva certo mancare Bakugou. Lo fissò per un po' troppo tempo, sguardo che fu prontamente ricambiato con molta intensità, forse troppo secondo Izuku. Una mano si abbatté potente sulla sua schiena facendolo sbilanciare in avanti, Mina lo aveva colpito e ridendo gli disse
"Dai dai siediti" così fece. Erano tutti seduti intorno ad un tavolino basso, paradossalmente c'entravano tutti. Lui si era seduto tra Sero e Mina. Il moro iniziò a parlargli tranquillo sentendo uno sguardo di fuoco su di lui. Ridacchiò e scherzò un po' con tutti, non avendo il coraggio di alzare lo sguardo sul biondo esplosivo seduto esattamente di fronte a lui. Lo sentiva insultare Kirishima di fianco di tanto in tanto, ma anche quando parlava con il rosso non riusciva a guardalo, sentiva i suoi occhi su di lui e non riusciva a ricambiarlo. Aveva paura di rimanerci incastrato, di sprofondare nella loro lava.
Ad un certo punto Mina si alzò in piedi saltellando, mostrando a tutti un mazzo di carte da Uno
"Giochiamo ad uno" Izuku la guardò, lui non era mai stato bravo a quei giochi, di solito era sempre uno dei primi a perdere.
"Che merda. Aria 51 non avevi proprio nient'altro?"
"E dai Bakugou, perché devi sempre rompere? È per passare il tempo" Izuku lo guardò di sfuggita facendo attenzione a non incrociare i suoi occhi. Mina gli puntò un dito contro sorridendo malefica.
"Ho ideato un piano. Ci dividiamo in due squadre e i primi due che perdono verranno chiusi nell'armadio per 10 minuti" disse soddisfatta di sé stessa
"Col cazzo che mi presto ad una cosa del genere" A quel punto Hagakure si girò verso il biondo e ridacchiando disse
"Hai paura di perdere Bakugou?" si girò furioso verso di lei, con sguardo omicida e gli diete una testata, nessuno seppe come fece a prenderla preciso.
"Certo che no. Io vinco sempre"
"Allora si gioca" annunciò urlando Mina. Le squadre furono scelte casualmente, la prima squadra era composta da Midoriya, Sero, Hagakure e Mina, di conseguenza la seconda era composta da Bakugou, Kirishima, Kaminari e Jiro.
Neanche a dirlo il primo della prima squadra a perdere fu Izuku. Non ci aveva neanche provato a concentrarsi, sarebbe risultato solo ridicolo. L'odore di Katsuki era troppo intenso e penetrante per anche solo pensare di concentrarsi su qualcosa.
"Non sai neanche giocare ad Uno, Deku" disse Katsuki con un ghigno sul viso. Izuku alzò il volto su di lui e, come aveva immaginato, sprofondò negli occhi rubino che lo fissavano. Cercò di trattenere il più possibile il suo odore che sentiva premere per uscire da ogni suo poro e riuscì a riprendere il controllo di sé piuttosto in fretta, d'altra parte ormai c'era abituato.
"Ti aspetto nell'armadio... Kacchan" disse il suo nome sussurrando mentre gli fece l'occhiolino. Katsuki sentì i loro amici ridere intorno a loro, probabilmente qualcuno fece anche una battuta, ma i suoni iniziarono ad arrivare ovattati. Aveva percepito l'odore di Deku vibrare leggermente, probabilmente era l'unico ad essersene accorto. Non aveva potuto fare a meno di fissargli le labbra quando pronunciò il suo nome e quel maledetto occhiolino gli fecero schizzare il cuore in gola.
Cazzo

In quei giorni si era organizzato per farlo impazzire, altrimenti non c'erano spiegazioni. Quel maledetto odore di menta e quegli occhi così verdi da ricordargli il boschetto dove giocavano da piccoli gli mandavano il cervello in panne. Da quel momento non riuscì più a concentrarsi appieno, sentiva la sua risata quando parlava con Mina e lo vedeva ridere con quelle labbra così piene e rosee, non riusciva a staccare gli occhi da lui. Quando Kirishima al suo fianco urlò "Uno" per poco non gli prese un infarto e contando le sue carte iniziò a sudare freddo. La partita si concluse con la sua più completa disdetta. Gettò le carte sul tavolo
"Fanculo a questo gioco di merda" sentì Kirishima al suo fianco ridere e battendogli una mano sulla spalla disse
"Beh amico, ti tocca l'armadio" il suo sguardo si calamitò su Deku davanti a lui. Non lo stava guardando. Ringhiò, battendo le mani sul tavolo si alzò.

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