Capitolo 11

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Premessa: Allora miei dolci unicorni rimboccatevi le maniche e mettetevi l'anima in pace. Questo capitolo è lungo... Mi dispiace ma non sono riuscito a dividerlo.

Il capitolo è DekuBaku

Izuku e Katsuki si trovavano in camera di quest'ultimo, seduti davanti il tavolino basso a studiare. Durante quei quattro giorni, dopo le lezioni, si ritrovavano in camera di uno dei due per studiare, no che a Katsuki servisse molto tempo, ma delle volte Izuku faceva davvero fatica e si rese conto quanto davvero l'altro si impegnasse in tutto. Dopo cena passavano un po' di tempo con i loro amici e poi si chiudevano in una stanza per darsi la buonanotte, una lunga sessione di baci passionali. Si erano trovati d'accordo sul fatto che non avrebbero dormito nella stessa stanza se il giorno dopo avevano lezione perché, ne erano sicuri, non avrebbero dormito molto e il loro rendimento scolastico non doveva assolutamente calare. O per lo meno quelle erano state le esatte parole usate da Katsuki, parlando di lui ed Izuku aveva solamente sorriso annuendo. Nessuno dei due aveva ripreso il discorso "calore di Izuku" e non perché non volessero farlo, ma semplicemente perché ad Izuku per il momento non importava, si stava godendo quella felicità e stava bene così. Mentre per Katsuki il discorso era un po' diverso, aveva deciso. Voleva dire ad Izuku che lui in realtà era pronto per dargli tutto, o se non altro ci avrebbe provato, ma non sapeva assolutamente da dove iniziare quel discorso così semplice eppure così complicato.

Si portò indietro con il busto reggendosi sulle mani e fissò il profilo delicato di Izuku piegato sul quaderno a scrivere frenetico, che sentendo l'odore del compagno agitarsi leggermente si interruppe girandosi verso di lui crucciato.
"Kacchan, tutto bene?" Katsuki sbuffò.
"Sei lento" Izuku sorrise.
"Ho quasi finito. A questo cosa..." Non riuscì a terminare la frase perché Katsuki aveva allungato una mano afferrandogli un braccio e strattonandolo su di lui chiudendogli la bocca con la propria prima che Izuku riuscisse a dire altro.

Dopo il primo attimo di sorpresa il verdino rispose a Katsuki muovendo le labbra insieme alle gemelle con lentezza e passione, si spinse sul corpo dell'altro sospirando estasiato. La mano di Katsuki risalì lenta sul suo braccio andando sul retro del collo in una carezza infilandosi nei suoi capelli. Si staccarono con uno schiocco, le labbra così vicine che si sfioravano e gli occhi fissi in quelli dell'altro che si scrutavano in silenzio. Mille emozioni, mille sensazioni che non necessitavano parole.

Katsuki rafforzò la presa sulla testa di Izuku e si sbilanciò indietro trascinandoselo addosso, facendolo finire su di se. Izuku fece un verso sorpreso, gli avambracci piantati ai lati della testa dell'altro. Katsuki si sporse verso di lui catturando di nuovo le sue labbra con più enfasi di prima, incastrò le mani nei ricci verdi stringendoli. Izuku sprofondò in quel momento e gemette appena la gamba di Katsuki si mosse contro il suo bacino. Si staccò a forza da quel bacio sospirando.
"Kacchan... Dovrei finire..."
"Izuku" la voce arrivò alle orecchie di Izuku forte e chiara sovrastando la sua. Katsuki fece scorrere le mani sul suo collo fino a raggiungere le guance piene di lentiggini, ci passò le dita delicato ammirandole quasi con venerazione, poi toccò con il pollice il suo labbro inferiore e riportò lo sguardo rosso fuoco negli occhi verdi "Ti amo" la naturalezza con cui lo disse fece saltare un battito al cuore di Izuku, bloccandogli il respiro. Poi sorrise, uno di quei sorrisi ampi e luminosi che piacevano tanto a Katsuki. Le mani di Izuku andarono a prendere la sua testa passando le dita tra i fili biondi e poggiò la fronte su quella di Katsuki.
"Anche io ti amo" il cuore di Katsuki batteva furiosamente mentre faceva scorrere una mano sul petto di Izuku afferrandogli la maglietta e spingendolo leggermente indietro per avere una visione completa del suo volto. Sentì il suo volto scaldarsi velocemente e si umettò le labbra secche.
"Marchiami" sussurrò e cavolo se era imbarazzante. Izuku sgranò gli occhi fissando Katsuki sotto di lui con il volto arrossato dall'imbarazzo, ma gli occhi sicuri e fissi nei suoi. Si alzò con il busto mettendosi in ginocchio e portandosi una mano alla bocca sviò lo sguardo, il suo odore si espanse per la stanza senza il suo controllo. Katsuki si tirò su di scatto mentre l'ansia iniziò a divorarlo dall'interno.
Che cazzo è questa reazione?

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