Capitolo 3

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Il calore e l'eccitazione di Izuku permanevano, il cuore gli batteva furiosamente senza aver modo di calmarsi. Non sapeva dove Kacchan lo stesse trascinando, ne cosa avrebbe voluto fare. Parlare? Chiedere spiegazioni? Oppure, ancora meglio, continuare quello che avevano iniziato e assecondare la sua richiesta? Camminarono veloci lungo i corridoi del dormitorio, nessuno dei due diceva una parola, per non rovinare il momento ed entrambi troppo impegnati a rimuginare. Izuku si riscosse quando arrivarono all'ultimo piano, dove c'era la stanza del biondo.

Katsuki aprì la porta della sua camera e ci buttò dentro l'altro strattonandolo ancora. Si chiuse la porta alle spalle facendola sbattere, gli occhi fissi sul verdino che lo guardava in un misto di paura ed eccitazione, per essere appena stato investito in pieno dall'odore di Katsuki. La stanza ne era pregna, così pregna che il primo istinto di Izuku fu quello di gettarsi tra le coperte e gemere il nome dell'altro, ma riuscì a trattenersi, gli occhi rossi di Katsuki lo stavano tenendo inchiodato.

Katsuki lo raggiunse con due falcate e gli afferrò saldamente la vita, lo fissò come a volerlo studiare. Izuku gli poggiò le mani sul petto, alzò lo sguardo insieme alle mani fino ad incrociare il suo sguardo e si morse il labbro.
"Kacch..." Katsuki non gli lasciò finire neanche la parola perché fece scontrare di nuovo le loro labbra e ripresero a baciarsi famelici, come a voler mangiare uno le labbra dell'altro. Katsuki fece scorrere le mani sotto la maglietta di Izuku toccandogli la schiena, che in risposta gli si spinse addosso tirandogli piano i capelli, facendo scorrere le mani nei fili biondi. Le lingue si intrecciavano frenetiche mentre Izuku faceva scorrere le mani sulle spalle larghe di Katsuki e giù sui fianchi fino ad agganciare la maglietta. Giocò con il bordo mentre cercava di prendere il sopravvento sull'altro, inserì le mani sotto e iniziò a toccare i suoi muscoli, ne percorse il contorno fino al petto. Sopirò soddisfatto nel bacio, mentre Katsuki gli graffiò lievemente la schiena. Izuku ritornò in basso con le mani afferrando la maglietta del biondo, si staccò con uno schiocco e gliela sfilò in fretta. Katsuki fu collaborativo, fissava Izuku con la testa in panne, era eccitato e non poteva evitarlo. Quando Izuku gli baciò delicato le labbra staccandosi subito dopo lui lo seguì con la testa prendendogli i fianchi e spostando le mani in una carezza di nuovo sulla schiena. Nel frattempo Izuku gli baciò il collo, mordicchiandolo piano, sporgendosi verso la ghiandola che, imperterrita, continuava ad emanare feromoni che gli stavano annebbiando sempre di più la testa. Le braccia scesero andando a circondare la vita di Katsuki. Con la bocca scene verso la spalla sinistra, toccò piano e delicato la cicatrice che svettava più chiara come un monito, la baciò in completa contemplazione. In quell'attimo Katsuki vacillò, improvvisamente uno strano senso di angoscia lo pervase, il suo odore cambiò drasticamente tanto che Izuku se ne rese conto subito e lo strinse di più a sé. Quello che stavano facendo era sbagliato, due alpha non potevano stare insieme. Cosa sarebbe successo? Come funzionava?
Cosa devo fare?

"Deku, aspetta" disse lieve e con la voce rauca cercando di allontanarlo. Izuku si scostò per guardalo negli occhi e lesse tutta la paura di Kacchan. Capì i suoi dubbi e le incertezze di quello che stava succedendo. Loro due non parlavano mai a cuore aperto, nonostante si conoscessero da sempre, era successo un paio di volte e quelle volte si erano avvicinati, ma Izuku aveva imparato a leggerlo. Gli prese il volto tra le mani fissandolo serio, Katsuki vide gli occhi verdi brillare intensi.
"Kacchan, siamo solo io e te" gli si avvicinò sfiorandogli le labbra con le proprie "Solo io e te" ripeté. Katsuki chiuse gli occhi e poggiò la fronte contro quella dell'altro. Solo loro due, niente generi che contrastavano uno con l'altro. Solo loro due. Sospirò pesante e scosse piano la testa.
"Cosa stiamo facendo?" Izuku si staccò da lui, allontanandosi di mezzo passo. Katsuki aprì gli occhi per fissarlo, sicuro che se ne sarebbe andato. Sentiva il suo odore in modo leggero, come se lo stesse trattenendo e riusciva solo a percepire la sua eccitazione e il dolce odore dei feromoni calmanti che in quel momento stava emanando Izuku. Era strano, Katsuki li sentiva chiaramente identificandoli come quelli di un alpha e la cosa che lo inquietava maggiormente era che stava funzionando. Invece di dargli fastidio, di sentire il suo territorio invaso, quell'odore gli piaceva e lui lo sapeva da sempre lo stano effetto che gli faceva e questo lo spaventava.

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