Capitolo 9

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Izuku si svegliò che ancora era stretto tra le braccia di Katsuki. Ancora prima di aprire gli occhi inspirò a pieni polmoni l'odore dell'altro. Strusciò piano il volto sul suo petto, poi si stiracchiò un po' e facendo attenzione a non svegliare Katsuki strisciò via dal suo braccio e si sedette sul bordo del letto. Allungò le braccia in alto e si stirò, il lenzuolo che gli copriva il bacino. Portò una mano dietro il collo e sorrise sentendo sotto le sita i bordi frastagliati del morso, sembrava piuttosto grande e probabilmente impossibile da nascondere, continuò a toccarlo per minuti interi fino a quando, con la coda dell'occhio, vide il telefono illuminarsi segnando una notifica. Lo prese e dalla notifica lesse che era un messaggio di Todoroki. Stava per aprirlo, ma sentì due braccia passargli intorno alla vita per stringerlo, successivamente sentì un fruscio e il petto di Katsuki aderire alla sua schiena. Katsuki si avvicinò con il volto iniziando a baciargli il collo e la spalla. Izuku ridacchiò poggiando le mani su quelle dell'altro che erano salite sul suo petto e si spinse indietro contro il corpo di Katsuki, che risalendo verso il suo orecchio lo morse piano prima di soffiarci dentro.
"Vai da qualche parte?" Izuku si voltò verso di lui e si morse il labbro inferiore, incastrò i loro occhi. Katsuki aveva ancora lo sguardo appannato dal sonno, ma aveva il volto disteso. Non lo aveva mai visto così rilassato.
"Buongiorno anche a te" gli baciò delicato le labbra, poi poggiò il telefono sul comodino e si girò tra le braccia di Katsuki, che gli poggiò la fronte sulla spalla grugnendo in risposta, un grugnito che Izuku identificò come "buongiorno" e ridacchiò portandogli le braccia intorno al collo. Katsuki alzò il volto fissando brevemente Izuku prima di baciarlo, un bacio profondo e lento. Il verdino si lasciò trasportare dal bacio, tanto che quando Katsuki gli afferrò il volto e si spinse con la schiena indietro lo seguì senza separarsi dalla sua bocca. Izuku iniziò a mordergli le labbra e Katsuki spostò le mani dal volto al retro della testa stringendogli i capelli sentendosi completamente sopraffatto da quel bacio e dal corpo di Izuku che si spostò sul suo infilandoglisi in mezzo le gambe. Il biondo le divaricò quel poco che bastava per dargli spazio. La situazione si stava scaldando in fretta e ad Izuku venne in mente una cosa piuttosto importante, il suo secondo genere. Doveva dirlo a Katsuki soprattutto ora che lo aveva morso. Si staccò a forza dal bacio, il biondo tenne le braccia intorno al suo collo e lo fissò con disappunto. Sapeva cosa stava per dirgli e poteva dire di essere pronto, ma era appena stato privato di quel bacio fantastico che lo faceva sentire così leggero, così bene. Izuku lo fissò negli occhi, il volto rilassato di poco prima era sparito al contrario ora aveva le sopracciglia aggrottate, come suo solito e lo fissava di conseguenza.
"Sono un ibrido" disse tutto d'un fiato. Katsuki alzò un sopracciglio. Quell'informazione in quel momento per lui fu del tutto irrilevante. Ci mise meno di un secondo a capire cosa fosse un ibrido. Non era stupido e basandosi sul significato generale della parola era piuttosto intuibile, ma rimaneva di fatto che era completamente irrilevante. Rafforzò la presa sul collo di Izuku
"Non me ne frega un cazzo" cercò di spingerlo verso di lui per congiungere di nuovo le loro labbra, ma Izuku si tenne sollevato e lo fissava ad occhi sgranati, il fiato sospeso
"Cosa?" Sussurrò esterrefatto. Aveva appena passato una settimana infernale, era stato malissimo sia mentalmente che fisicamente per una paura... Completamente inutile. Katsuki sospirò intuendo i pensieri dell'altro. Izuku era un libro aperto potevi leggere le sue emozioni a caratteri cubitali incise nei suoi occhi.
"Senti, sei un ibrido? Bene, qualunque cosa significhi... Vorrà dire che sei il mio maledettissimo ibrido. Ora torna a divorarmi" e spingendolo con più forza riuscì finalmente a toccare le sue labbra. Izuku sorpreso rimase immobile per qualche secondo, fino a quando non sentì Katsuki morderlo. Si lasciò andare completamente, aprendo la bocca e spalmandosi il più possibile sul corpo dell'altro iniziando a vagare con le mani sempre più in basso.

Izuku si trovava ancora sdraiato su Katsuki, tra le sue gambe con la guancia sul suo petto e rilassato ascoltava i battiti regolari del suo cuore, mentre l'altro gli toccava i capelli in modo distratto. Si erano dati piacere a vicenda non spingendosi oltre i preliminari. Katsuki si voltò verso la piccola sveglia che segnava le 9.00 del mattino. Riportò lo sguardo su Izuku che ad occhi chiusi e con un dolce sorriso sulle labbra si godeva i suoi tocchi.
"Quindi? Che significa che sei un ibrido?" Non si poteva più rimandare e lo sapevano entrambi. Izuku si aspettava quella domanda. Katsuki aveva pensato che l'altro avrebbe aspettato ancora per dirglielo, invece glielo aveva buttato addosso e ora lui pretendeva delle spiegazioni, voleva sapere i dettagli di quella cosa. Izuku alzò lo sguardo su Katsuki, il sorriso aveva abbandonato le sue labbra. Sospirando si tirò su mettendosi seduto sul materasso, Katsuki lo seguì per trovarsi alla sua altezza e poggiò la schiena allo schienale aspettando che l'altro parlasse.
"Significa che sono sia un alpha che un omega" disse Izuku non smettendo mai di fissare Katsuki, voleva vedere tutte le sue reazioni, non perdersene neanche una. Katsuki solamente annuì, a quello ci era arrivato anche da solo. Izuku continuò a spiegare
"I medici dicono che molte persone nascono con due generi secondari, ma con la crescita il secondo genere predominante schiaccia l'altro fino a farlo sparire. Gli ibridi, come me, riesco a farli sviluppare entrambi e non sanno come" Katsuki incrociò le braccia al petto e si concentrò per metabolizzare e assimilare tutto.
"Non ne ho mai sentito parlare" Izuku sorrise
"Certo che no. Siamo cinque in tutto il modo" spiegò ancora Izuku. Avrebbe risposto sinceramente a tutte le domande che l'altro gli avrebbe posto. Katsuki digrignò i denti infastidito.
"Quindi lo sai da quando abbiamo fatto il test da piccoli" dedusse sempre più infastidito. Deku gli aveva nascosto quella cosa per 17 anni. 17, fottutissimi anni. Izuku scosse la testa con forza, intuendo i suoi pensieri.
"No, Kacchan. Quel test identifica solo quello predominante, che nel mio caso è Alpha. L'ho scoperto a 13 anni, dopo il mio primo calore" e dicendo quello gli rivolse uno sguardo scuro, dritto. Uno sguardo carico di significato. Katsuki sgranò gli occhi capendo a cosa si stesse riferendo e i ricordi di quel pomeriggio nel bagno della loro vecchia scuola lo invasero. Il primo calore, ecco cosa era stato. Tutto iniziava ad avere più senso, come se ogni tassello andasse al proprio posto da solo. Si portò una mano alla bocca continuando a pensare freneticamente, poi ad un tratto alzò la testa di scatto. Izuku lo guardava curioso.
"La scorsa settimana eri in calore" disse alla fine Katsuki, fissandolo negli occhi. Izuku arrossì e si grattò una guancia a disagio
"S-si... Cioè no. Era appena finito, ma ecco... Credo che la tua vicinanza abbia fatto attivare gli ultimi rimasugli" Katsuki annuì ancora processando tutto quello che gli venne detto, abbassò la testa.
"Capisco" disse in un sussurro. Izuku si sporse verso di lui e con sguardo triste, si toccò il marchio sul retro del collo.
"Kacchan, se vuoi... Ecco... Chiederla qui, io..." Katsuki alzò la testa fissandolo.
"Non dire stronzate" gli afferrò un braccio strattonandolo verso di lui guardandolo con sguardo duro e continuò "Voglio stare con te perché sei tu" gli occhi di Izuku si riempirono di lacrime e abbassando la testa. Si spinse contro il corpo di Katsuki poggiando il viso sul suo petto.
"Grazie, Kacchan" Katsuki arrossì leggermente e lo abbracciò. Iniziò a toccargli di nuovo i capelli, quella massa informe e riccia di capelli verdi, non avrebbe mai smesso, gli piaceva troppo toccarli.
"Se ti metti a fare le fusa, vomito" disse sdrammatizzando. Izuku iniziò a ridere, una risata bassa e leggera, il cuore di Katsuki si scaldò tanto da fargli accennare un sorriso. Izuku alzò il volto.
"Non faccio le fusa. Sono un alpha che ha sviluppato tratti omega" si separò la Katsuki e mettendosi una mano sotto al mento continuò "Beh, teoricamente di omega ho solo il calore" il biondo gli prese il volto tra le mani e lo baciò delicatamente.
"Vorrà dire che il prossimo mese lo passeremo insieme" sorrise malizioso. Izuku gli sorrise e spinse la testa verso la spalla di Katsuki strusciando piano la bocca fino all'orecchio e ci sussurrò dentro in un modo che gli fece tremare le viscere.
"Non mi sembra una buona idea" dicendolo passò le mani sui suoi fianchi nudi. Katsuki si aggrappò alle sue braccia fissandolo di traverso.
"E perché no? Sono il tuo alpha, devo prendermi cura di te" il tono che usò fu sarcastico, come se lo stesse prendendo in giro. Izuku gli morse il lobo prima di succhiarlo piano. Katsuki chiuse gli occhi sospirando, se continuavano così sarebbe morto. Felice, certo, ma morto. Izuku portò la testa indietro fissando Katsuki negli occhi
"Se passi il calore con me c'è pericolo che entri in rut e... Se tu entri in rut potrei farlo anche io" disse lentamente, con voce leggera. Katsuki alzò un sopracciglio
"Ok, quindi?" Non capiva dove l'altro volesse andare a parare. Izuku gli poggiò le braccia intorno al collo.
"Anche tu sei un alpha Kacchan, dovresti sapere cosa vuole un alpha in calore" Katsuki sgranò agli occhi a quella realizzazione. Come aveva fatto a non pensarci? Izuku era un alpha dopotutto e il suo istinto gli diceva di sottomettere. Se Izuku entrava in rut avrebbe voluto possederlo. Lo fissò e lo vide leccarsi le labbra, no... Lui voleva possederlo. Un brivido gli passò su tutta schiena. Izuku si avvicinò di nuovo al suo orecchio "Tu sei disposto a darmelo?" Già, era proprio quello il punto.
Sono disposto a dargli quello che Alpha cerca?

Non losapeva, non ci aveva pensato. Aveva pensato al fatto che Izuku fosse un alpha,ovviamente e a tutte le possibili conseguenze di una loro relazione, ma nonaveva pensato a quella sfera che comprendeva una relazione, si era concentratosu altro. Sospirò e si scostò da Izuku.
"Ho bisogno di una doccia" Izuku quasi saltellò sul letto, il suodolce sorriso di nuovo sul volto.
"Oh si, anche io" Katsuki si alzò e iniziò a raccattare i suoivestiti per infilarseli. Il verdino lo fissò sconsolato, Katsuki percepì il suocambio di odore e si voltò verso di lui. Gli toccò la testa
"Ci vediamo dopo Izu" Izuku lo guardò e ridacchiò. Katsuki si stranì"Che cazzo hai da ridere?"
"Mi piace quando mi chiami così" Katsuki fece schioccare la lingua evoltò la testa imbarazzato. Gli spinse la testa indietro e si avviò verso laporta.
"Idiota" disse prima di sparire oltre l'uscio. Izuku si buttò dischiena sul letto sorridendo come un ebete. Non si era mai sentito meglio invita sua. Si alzò di scatto correndo in bagno felice. Si specchiò poi si misedi lato piegando il collo cercando di vedere il morso. Riuscì ad intravederlo,era piuttosto grande e la parte superiore appena coperta dai capelli, sorrisecon il cuore che rischiava di scoppiargli dalla felicità. Si fiondò in doccia einiziò ad insaponarsi, poi un dubbio lo assalì. Kacchan gli aveva detto che loamava, ma non aveva chiesto di essere marchiato. Che fosse troppo presto? Avevaaffrettato le cose? Infondo glielo aveva chiesto dopo neanche un ora che sierano messi insieme... Perché loro ora erano una coppia, giusto? Katsuki pocoprima aveva espressamente detto che voleva stare con lui. E poi perché non avevarisposto quando stavano parlando del suo calore? Che non si sarebbe mailasciato prendere da lui? Sembrava sorpreso quando glielo aveva fatto notare,ma lui era un Alpha esattamente come Kacchan e a lungo andare il suo istinto neavrebbe risentito. Il suo corpo non gli avrebbe permesso di essere sempre ilpassivo, prima o poi avrebbe reclamato Katsuki come suo. Decise di non pensarcitroppo, si stava solo incastrando in un altro circolo vizioso. SicuramenteKacchan ci aveva pensato e lui si stava solo creando castelli in aria come suosolito. Era sicuramente troppo presto e Katsuki aveva solo bisogno di tempo perabituarsi a stare con un altro alpha. Lo sapeva dalla prima volta che eranostati insieme che l'altro non era mai stato con un alpha, glielo aveva detto ein fondo lo capiva. Gli istinti sono istinti dopotutto ed è difficilecombatterli. Doveva godersi il momento, era felice, ora aveva il suo Alpha.

Spazio Autore:
Che dire? In realtà non ho molto da dire... Il capitolo è tutto qui e come avevo detto lo scorso capitolo non ci saranno non più di due capitoli, epilogo escluso. L'ho detto capitolo?
Devo dire che più mi avvicino alla fine e più mi dispiace... Mi sono davvero impegnato per questa storia, nonostante volesse essere solo una prova. Nel caso non lo avevate notato ho cambiato la scritta sulla copertina. E niente... ci sentiamo presto!!

XoXo OtakuX

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