23.Hate

1.5K 26 7
                                    



VINCENT


Il piano di Mike aveva funzionato, eravamo riusciti a scappare da quel maledetto carcere.

Mentre sistemo la mia valigia pronti per scappare accendo una sigaretta e la fumo di fretta e furia.

Le sirene della polizia le sognavo anche la notte, le sentivo ancora pronte a cercarci ma dovevo essere furbo questa volta.
Furbo come lo ero sempre stato.
E quella ragazza dai capelli neri e gli occhi nocciola non poteva distrarmi ancora.

Prendo la foto che da sempre tenevo sul comodino, guardandola nostalgicamente.
Io, mia madre e mio padre, immortalati in una bellissima giornata d'estate.
Eravamo soliti andare in italia durante l'estate, ma a me non piaceva molto.
Io preferivo sempre rimanere a casa.

Per mio padre io ero solo un tramite per eseguire i suoi sporchi affari e mia madre cercava sempre di colmare i suoi vuoti, cercava di fare il possibile e l'impossibile per me.

L'unica che mi ha amato veramente.

Quando quella notte Isabella, la mamma di Madlyn e Sarah, aveva torturato i miei genitori fino a portarli alla morte io ero rimasto chiuso nello scantinato come un codardo.
Ad ogni urla di mia madre il mio cuore diveniva sempre più piccolo io mi rannicchiavo su me stesso piangendo silenziosamente nella speranza che le urla cessassero.

Isabella sapeva che ero nascosto, e non appena mi trovò ero pronto a morire.
Teneva stretta la pistola, ancora sporca del sangue dei miei genitori.

-"Pensa alle mie figlie"

mi disse, solo questo. Niente di più niente di meno.

Così oggi mi trovo qui solo perché le serviva qualcuno che potesse controllare le sue figlie.
Così avevo e ho ancora ora cercato di proteggere Madlyn e Sarah, fallendo miseramente e a volte riuscendoci.
Quando mi era possibile la proteggevo sempre.
Però non lo facevo solo perché mi era stato ordinato tre anni fa. Lo facevo perché io volevo proteggerla a tutti i costi.

Quindi è vero anche il più cattivo dei mostri aveva il proprio tallone d'Achille e lei era il mio.

Lo avevo capito quando si era rifiutata di aiutarmi, Lo avevo capito quando la vidi per la prima volta e lo avevo capito quando da ubriaco andai a casa sua.
E lo avevo capito perché era sempre il mio primo pensiero.

Un vortice alimentato da odio e amore.

-"Vinc,posso portarmi qualche vestito?"
Poso la foto velocemente dentro il mio zaino prestando attenzione ad Abigail mentre mi mostra un vestitino bianco
-"Si, puoi portarlo"
-"Bene"
mi fa l'occhiolino.

Carichiamo tutte le cose in macchina di Mike.
Mi soffermo a guardare i miei due amici salutare le proprie sorelle, Allison fredda come al solito e la più piccola dei Cruiz: Lorence.

-"Ciao Vincent, mi raccomando"
si avvicina Lorence
-"So comunque che sei stata tu a dire a Madlyn dove abitavamo"
mi guarda sorridente e fa spallucce
-"Le persone si aiutano"
risponde
-"Ah si? Beh, allora va ad abbracciare un ultima volta tuo fratello stupidina prima che io voglia vendicarmi"
-"Si proprio vendicarti, lo so che ti piaccio"
-"Le dodici enni di oggi sono così intelligenti? Cazzo mi hai scoperto"
-"Si ma io non ti voglio. Diciamo che sei già prenotato"
-"Prenotato? E per chi?"
-"Di certo non per quella"
dice indicando Abigail
-"Per caso c'è qualcosa che devo sapere?"
Mi fa la linguaccia e torna ad abbracciare il fratello.
Scuoto la testa e chiudo tutte le cose in macchina.

Light on the DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora