Capitolo 3.

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Venni svegliata dal trambusto che Iris stava facendo.
Afferrai il telefono, convinta di essere in ritardo, e notai con sollievo che erano solo le 7.30. Quel giorno sarebbero iniziate le lezioni.

Mi rigirai nel letto rassegnata, visto che l'ultima cosa che desideravo fare in quel momento era alzarmi.
"Jenna, buongiorno" Mi salutò con il solito tono pimpante la mia compagna di stanza.
Ondeggiai flosciamente la mano nella sua direzione, cercando di seppellire la testa nel cuscino.
Era già pronta, vestita di tutto punto, e si era fatta delle bellissime trecce che aveva chiuso con dei nastri dorati.
"Non sei contenta che inizino le lezioni?" Mi domandò. Scossi la testa assonnata per poi alzarmi.

Sotto le incalzanti direttive di Iris, mi ero preparata in meno di dieci minuti. Il materiale pesante della divisa era rigido sulla mia pelle ed il colletto della camicia mi punzecchiava il mento in modo a dir poco fastidioso.

Allo specchio, notai come il colore delle giacca stonasse totalmente con il tono della mia pelle. Quel rosso vino scuro che sembrava farmi ancora più pallida, risaltava la carnagione di Iris, rendendola ancora più bella di quello che già era.

La ragazza mi aiutò ad annodare la cravatta nera, mi passò le scarpe e si offrì pure di intrecciarmi i capelli, cosa che le lasciai fare.
Era molto premurosa nei miei confronti.

Non feci in tempo a ringraziarla che già mi stava spingendo fuori dalla camera, entusiasta di incominciare di nuovo l'anno scolastico.

Fui sorpresa nel vedere che le lezioni che avrei dovuto seguire erano molto simili a quelle della mia vecchia scuola: continuavo a dover fare materie base come matematica, chimica ed inglese, alla quale si aggiungevano materie del tutto inusuali, come la storia degli outcasts nei secoli, erbologia e semantica.

Inoltre, ognuno di noi doveva obbligatoriamente frequentare dei corsi riguardanti i propri poteri e, a seconda delle abilità in possesso, si veniva smistati.
Siccome ero l'unica strega con telecinesi nella scuola - a parte Ro che comunque non frequentava - venni aggiunta al gruppo di magia degli elementi, in cui c'era Iris. Questa cosa la rese estremamente euforica.

La prima ora passò in fretta, come in realtà le successive, e per tutta la durata delle lezioni cercai di non dare nell'occhio, cosa che venne resa praticamente impossibile dai professori.
Mi dovetti presentare ben quattro volte consecutive e ciò mi mise molto a disagio.
'Ciao, sono Jenna. Mi sono appena trasferita dal nord dell'Inghilterra. Sono una strega' avevo ripetuto monocorde, davanti ad un numero sempre diverso di sconosciuti che mi guardavano come se fossi un topo da laboratorio.

Cercai di rimanere attaccata il più possibile ad  Iris, che sembrava conoscere tutti coloro che incrociavamo, sia nelle aule che nei corridoi tra una lezione e l'altra.

Mi introdusse a tante nuove persone, tra cui Bianca Barkley, stella di Nevermore e studentessa modello, che era una sirena, e la sua cerchia di fedelissimi, che correvano ovunque fosse anche lei.
Con il suo canto, Bianca poteva convincerti a fare qualsiasi cosa, dalla più banale alla più pericolosa. Onde evitare incidenti, la Weems l'aveva costretta a portare un amuleto che bloccava la sua magia.
Nel momento in cui mi strinse la mano, ebbi la vaga impressione che non le piacessi, visto lo sguardo freddo e distaccato che mi riservò.

Conobbi Ajax, gorgone, che aveva la testa ricoperta da serpenti il cui sguardo poteva temporaneamente trasformarti in pietra e da quanto vidi, aveva una palese cotta per Iris, che lei non sembrava contraccambiare.

Venne poi la volta del gruppo di vampiri con cui Iris era solita studiare dopo le lezioni: non mi prestarono fortunatamente troppa attenzione, presi com'erano dal discutere sul quantitativo di sangue da richiedere a mensa.

Madness | Xavier Thorpe Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora