8. Amortentia

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Hermione era piacevolmente sorpresa di quanto bene lavorasse assieme a Draco

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Hermione era piacevolmente sorpresa di quanto bene lavorasse assieme a Draco.
Sembravano avere lo stesso metodo, lo stesso modo di ragionare, le loro conoscenze e le loro abilità si combinavano alla perfezione; a volte, aveva l'impressione che quello non fosse il loro primo rodeo.

Si ritrovava sempre più spesso a vivere una persistente sensazione di déjà-vu che non riusciva a spiegarsi visto che, per ovvi motivi, lei e Malfoy non avevano mai collaborato prima di quel momento.

Lavorare alla Pozione UnObliviate, così l'avevano chiamata temporaneamente, aveva estinto gran parte dell'imbarazzo tra di loro, - anche se pareva averlo avvertito solo lei -, e li aveva portati ad instaurare una sorta di complicità. Non le veniva più così difficile vederlo come un alleato.

A volte, dopo cena, quando Sirius andava a dormire, loro si fermavano nel salotto a guardare qualcosa insieme. Hermione si era tolta diversi sfizi con Malfoy, tra cui quello di farlo morire di paura. Aveva scelto il peggiore horror che le venisse in mente, senza avvisarlo sul genere che avrebbero visto, e la reazione del biondino era stata esilarante. In un momento, le aveva addirittura afferrato il braccio. Per la fine del film, lei aveva le lacrime agli occhi e lui era bianco come un lenzuolo.

«Beh, non mi sorprende che tu non ti sia trovato bene con i Mangiamorte.»

Le aveva scoccato un'occhiataccia, ma lei aveva riso ancora più forte.

«Oh, sta' zitta, maledetta strega. Sei perfida.»

«Ti senti minacciato?» gli aveva chiesto. «Il trono ce l'hai ancora tu.»

«E io che pensavo di averlo lasciato a Pansy. Sembrava tenerci particolarmente.»

Erano aumentati anche gli sfioramenti e i tocchi casuali, i sorrisi che si scambiavano... Hermione aveva notato che aveva preso la brutta, - bella? -, abitudine di stargli più vicino. Aveva provato a smettere, ma non ci riusciva; era come se in quelle settimane Draco si fosse lentamente polarizzato e che ora esercitasse una forza attrattiva su di lei.
Non che fosse facile stargli distante, comunque, perché lui non lo faceva affatto; aveva il vizio di mettersi alle sue spalle mentre armeggiavano con i calderoni, o quando leggevano dallo stesso tomo, e il suo respiro caldo che le colpiva la pelle sensibile del collo le faceva sentire inspiegabilmente caldo.

The Weight of Us | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora