CAPITOLO 21

80 8 1
                                    

POV'S LUNA
Damiano è già uscito e io sto vedendo qualche posto di lavoro qui vicino, ne ho trovato qualcuno ricontrollo l'indirizzo e poi prendo borsa e il telefono e vado.

Vado a piedi non ho voglia di andare in macchina.
Primo lavoro cameriera in un ristorante qui vicino, il luogo è orribile e quando arrivo mi accoglie un personale davvero scortese. Assolutamente no, non verrò a lavorare qui piuttosto resto a casa a fare il niente.
Secondo posto, barista nel bar più frequentato dalla gente. Questa volta il luogo è accogliente e il personale gentile e simpatico. Non mi dispiacerebbe lavorare qui.
E terzo e ultimo posto bodyguard dell' Eurospin. Tutti simpatici e disponibili anche se molto superficiali ma non si pretendere di tutto. Solo che quando arrivo, bhe, non mi vogliono, dicono che non sono abbastanza forte. Che poi non ne capisco il motivo chi è che ruberebbe all'Eurospin?

Ok credo di aver deciso. Il bar, mi piace come luogo. Quindi ora vado e mi faccio prendere.

Finito esco felice e inizio a camminare verso casa, il bar è più lontano da casa, circa mezz'ora.
Mi incammino. Giro l'angolo e vedo Giorgia e Damiano camminare, vado verso di loro ma mi pietrifico. Non riesco a muovermi. Sento solo il mio cuore andare in frantumi.

Giorgia contro il muro e Damiano che la bacia poi si ferma e la guarda

D: non scrivevi poesie tu?
G: le poesie? No. Facciamo l'amore. Le poesie le prendo dalla tua erezione.
D: uh addirittura
G: era una delle poesie

La bacia.
Mi faccio forza e mi avvicino di più

L: Dam!

Si gira di scatto

D: cazzo
L: che stavate facendo?
G: nulla

Sento le lacrime salire insieme alla rabbia

L: puttana che non sei altro, credevo fossi mia amica!
D: non usare queste parole con lei!! 
L: non prendo ordini da uno come te, che prima ti fa la proposta di matrimonio e poi si scopa la tua migliore amica!
D: statti calma
L:Calma?! Calma?! Sei serio Damià!?
D: si
L: da quanto andate avanti?

Mi guardano e passano due secondi interminabili in silenzio

G: 3 anni

Mi giro verso Damiano

L: mi hai mai amato? Hai mai pensato a una famiglia con me anche per un singolo attimo? E inizio a pensare che tu, Giorgia, quando è nata Agnese non eri lì solo perché ti aveva invitato Lello. Per rispetto come mi ha sempre detto e ridetto Damiano.
D: si hai problemi?! Ti ho amato, ma non volevo una famiglia con te e quando hai partorito me ne sono reso conto e mi sono ravvicinato a Giorgia!
L: stronzo! Ma cosa mi potevo aspettare da un puttaniere e una puttana.

Me ne vado in lacrime. Vado verso la scuola devo riprendere Agnese e mi calmo per non farmi vedere in quelle condizioni.

Uscita lei mi abbraccia.

A: mamma hai gli occhi rossi! Che è successo?
L: nulla amore, un po di allergia

La prendo in braccio e mi dirigo a  casa.
Poi una passante mi ferma.

X: undskyld, ved du hvor jeg kan finde en bar?
L: scusi non capisco
X: undskyld mig

Prende il telefono e traduce

Mi può indicare la strada per un bar

L: certo se mi vuole aspettare porto la bambina a casa che è a 2 minuti

Traduco anche io

Vengo con voi e poi mi aiuta a trovare il bar?

L: va bene

Salgo nell'auto di questa ragazza, bionda, occhi azzurri e magra con affianco penso una sua amica, mora, occhi castani e anche lei magra.
Entrambe mi sembrano delle facce conosciute ma è impossibile loro sono della danimarca e non conoscono neppure l'italiano.

Faccio entrare Agnese a casa

L: mi raccomando, non fare la doccia che puoi scivolare, non mangiare cose dure e soprattutto non aprire a nessuno.
A: ok mamma

Finito di fare la spiega chiudo la porta e torno da quelle due che aspettano impazienti.

L: scusatemi eccomi

Sali, spiegaci dove si va che noi ci siamo già perse

L: certo

Salgo e inizio a spiegargli passo passo dove devono girare, e mi accorgo che il bar più frequentato è quello dove lavoro io.

L: eccoci

Grazie, ora puoi andare se vuoi

L: oh io lavoro qui

Perfetto

Io entro e mi metto dietro il bancone insieme alla mia collega Katia

K: non arrivavi più!
L: scusami
K: vabbe stasera verranno due ragazzi in più a lavorare perché la sera è difficile da controllare la situazione
L: rassicurante

Sono molto sarcastica

K: e se io scompaio non mi venire a cercare probabilmente sto a scoparmi il mio ragazzo da qualche parte
L: ok

Molto diretta la ragazza.

Mi giro verso le persone che sono appena arrivate

X: citron vodka til mig
X: også for mig

E poi sento il traduttore, devo preparare due vodka lemon alle 3 del pomeriggio per due danesi che mi sembra ancora di conoscere.

Non si fermano solo a quell'ordine ovviamente.

E poi durante una pausa scorro la galleria e le vedo le due sorelle e una di loro mi bacia.

Torno di corsa di là

L: Katia con loro finisco io, pensa a quei due che stanno entrando
K: ok

Sembra felice probabilmente li conosce

Prendo il traduttore

L: vi conosco

Fanno una faccia stranita

Certo che ci conosciamo ma da 1 ora

L: no no io vi conosco

Gli mostro la foto e a quella bionda gli va l'alcol di traverso.

X: Luna?
L: Victoria....

Mi abbraccia.

Spazio autrice
Eh già Luna e Victoria si sono riviste e a Victoria non sembra dispiacere molto.
Scusate ho fatto questo capitolo un po più corto degli altri spero che vi piaccia lo stesso, lasciate ☆☆☆
Baci~plaidrosso

Thomasxvictoria_ ti amo tanto amore

Gay PrideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora