Esperimenti paranormali... inaspettatamente paranormali!

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Come sapete, la scienza cerca da sempre di studiare quelli che vengono definiti come "fenomeni paranormali", di qualunque genere essi siano.

In questo caso, gli scienziati in questione decisero di fare un esperimento di tipo medianico, costruendo dal nulla un personaggio mai esistito. Ovvero, inventarono una persona, creandone la biografia, dandole letteralmente vita. Inventarono il suo background sociale e familiare, ne immaginarono l'aspetto, una storia d'amore e come questa lo portò a una tragica fine: uccidersi prematuramente e diventare lo spirito con cui volevano entrare in contatto.

Erano gli anni '70, quando un gruppo di scienziati della Società per la Ricerca Psichica di Toronto, in Canada, diede vita all'Esperimento Philip. L'equipe era composta dal matematico A.R.G. Owen e la moglie, Iris Owen, la direttrice del MENSA Margaret Sparrows e altri scienziati canadesi. Tutto sotto la supervisione dello psicologo Dr. Joel Whitton.

L' Esperimento Philip

Gli otto componenti iniziarono a creare una vera e propria biografia del soggetto. Diedero al soggetto nome Philip e procedettero nel loro esperimento.

Philip Aylesford, aristocratico, vissuto nel 1600, contrae un matrimonio di interesse con Dorothea, figlia di un signore del posto. È giovane, bella, ma non lo ama. Essendo il loro matrimonio un fallimento, il giovane Philip decide di dedicarsi alle sue terre. È proprio facendo ciò che si imbatte in un campo di zingari, dove incontra la giovane Margo, di cui si innamora follemente.

L'amore viene ricambiato e Philip porta in gran segreto Margo a Diddington Manor, facendola vivere nella casa del custode. Ma Dorothea sospetta qualcosa e, una volta scoperta Margo, la accusa di stregoneria, affermando che è usando i suoi malefici che ha rubato il cuore del marito. Philip ha troppa paura di perdere tutto ciò che ha e durante il processo non parla. Margo viene condannata e uccisa.

In preda al rimorso e alla disperazione, Philip muore gettandosi dalla torre più alta del Castello. È il 1654 e Philip ha 30 anni.

Ecco qui. Questa è la biografia creata dall'equipe per l'esperimento Philip.

Inoltre, il team iniziò a studiare quale potesse essere l'aspetto dell'uomo, quale il carattere, i sentimenti di Philip per la moglie e per Margo, gli usi dell'epoca, i posti dove si svolsero i fatti. Inserirono anche delle piccole inesattezze nella storia. Per esempio, mentre Diddington Manor esiste come luogo, non vi è alcun castello.

Dopodiché per mesi si riunirono, nella speranza di evocare il fantasma. Una sera ci fu un lieve vibrare del tavolino. Poi il tavolino si spostò, si sentirono lievi colpi. Quando l'ultima volta venne chiesto "E se fosse Philip?", un forte colpo fu vibrato sul tavolo.

Philip si era "manifestato".

Usando il tipico codice medianico: 'un colpo per il sì, due per il no' gli scienziati iniziarono a rivolgere domande a Philip, il quale rispondeva solo ad alcune, mentre per esempio evitava domande pertinenti alla moglie. Quando gli fu chiesto se questa avrebbe voluto avere dei figli, vi fu un rumore graffiante sul legno. Cosa importante, ogni rumore veniva prodotto sotto la mano di chi poneva la domanda.

Nel tempo, il carattere di Philip non si limitò a divenire più definito, ma anche audace, tanto che una volta uno dei partecipanti venne chiuso in un angolo dal tavolo!

Infine, quando venne detto che se non avesse mantenuto toni "più civili" avrebbero chiamato qualcun altro, il contatto di interruppe e fu difficilissimo ripristinarlo.

Ovviamente avevano creato loro Philip, erano consapevoli che non esistesse e che le risposte fossero il prodotto del loro subconscio, quindi l'unico dubbio che rimase loro era quale forza avesse potuto spostare addirittura un tavolo.

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