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JULIÁN.

Appena posai le mie labbra sulle sue, il mio telefono cominciò a suonare.

Sul serio?

Speravo solo che fosse qualcosa di importante, altrimenti non avrei risposto a nessuno. Volevo godermi Elodie in quel momento, soprattutto dopo che mi aveva letteralmente consegnato una piccola parte vulnerabile di sé.

Mi separai dalle sue labbra, anche se era l'ultima cosa che avrei voluto fare in quel momento, presi il cellulare dalla tasca e vidi che si trattava di Jordan.

Roteai gli occhi. Ogni speranza che potesse essere una cosa importante andò a farsi benedire, perché con lui non si parlava quasi mai di cose serie.

—Che succede?— gli domandai quando gli risposi. Elodie si tolse da sopra le mie gambe e si sedette di fianco a me. Sentì un leggero freddo, non volevo che si allontanasse da me.

—So che penserai che ti sto chiamando per una stronzata, ma non è affatto così— esordì —hai intenzione di dirmi di che si tratta o vuoi aspettare un altro po'?— domandai io, un po' infastidito. Sentì Elodie ridere di fianco a me.

—Amico, credo proprio che Markus stia per raggiungerci a momenti. Se non hai niente di più importante da fare, sarebbe carino se venissi— mi avvisò e mi bloccai. Mi ero quasi dimenticato della gravidanza di Sawyer.

Nonostante volessi rimanere qui con Elodie, dovevo andare. Dovevo essere lì per Cam.

—Arrivo— gli dissi e chiusi la chiamata. Probabilmente, una volta arrivato all'ospedale, avrei potuto vedere mia madre o mio padre di turno.

Mi girai verso Elodie —devo andare. Sawyer sta partorendo e devo essere lì per Cameron— le dissi, lei annuì —certo, vai pure, ma non sparire— mi disse, puntandomi un dito contro.

Sorrisi e mi chinai su di lei per baciarla —tranquilla, non succederà— le dissi.

Non avevo ancora intenzione di uscire dalla sua vita.
~~~

Cariño, Cameron è al terzo piano insieme a sua madre e agli altri— mi avvisò mamma, appena mi vide entrare nell'ospedale.

Le diedi un bacio sulla testa e la ringraziai, avviandomi a prendere l'ascensore.

Appena arrivai al piano corretto, mi fiondai fuori dall'ascensore e vidi i miei amici seduti nella sala d'attesa. Intravidi anche Claire con Cassian, Joanna, la madre di Sawyer e Felicity e Ray, i genitori di Cameron. E il padre cosa ci faceva qui? Lo guardai stranito.

Mi avvicinai —ehi, com'è la situazione?— domandai, sedendomi di fianco ad Aaron e Wyn. Il mio amico mi guardò —è dentro da un'ora, non saprei dirti a che punto sono— mi rispose.

Perciò, rimanemmo lì ad aspettare. Il reparto era molto movimentato, perciò era difficile chiedere informazioni.

—Mi spieghi perché Ray Morrison è qui? Cameron lo sa?— sussurrai ad Aaron, lui alzò le spalle —è arrivato con Felicity, ma non ha detto una parola. Dubito che Cam lo sappia, spero solo che non si metta a fare una scenata— mi rispose, un po' preoccupato.

—E con i giornalisti, come stiamo messi? Non ne ho visti— chiesi ancora —Joanna se n'è occupata. Per lei sua figlia deve avere attorno l'ambiente più tranquillo possibile— mi disse Wyn.

Perfetto. Joanna Attanasio era una donna molto influente in quanto attrice e fondatrice di varie campagne di beneficenza. Se c'era qualcuno che poteva tenere alla larga i paparazzi, quel qualcuno era lei.

Mi poggiai allo schienale della sedia e per un momento, la mia mente viaggiò di nuovo su Elodie e sorrisi tra me e me come un'idiota.

—E quel sorriso?— mi chiese Sebastián, sedendosi di fianco a me.

My Only DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora