2. Zero

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Sono passate ore da quando ho iniziato ad eseguire l'autopsia e dannazione!
Come le altre vittime ogni traccia di DNA è stata cancellata, ha ripulito ogni possibile prova, è come se la immergesse in acqua e candeggina per pulire ogni prova.

Lo avevo già intuito dall'odore pungente ma speravo avesse fatto uno sbaglio e invece, anche stavolta, nemmeno una traccia...

Mi siedo sullo sgabello mentre compilo il modulo segnando ogni ferita inferta, ogni prova della brutalità e della precisione dei suoi gesti.

Le ha reciso i tendini sia delle gambe che delle braccia così da impedirle di difendersi, non gli bastava averla legata no, anche questo le ha fatto.
Le ha inciso ogni punto erogeno del corpo, lasciandola sanguinare per ore mentre lui la stuprava e lei urlava per il dolore e la paura, un vero mostro.
Posso immaginare le sue urla strazianti con cui gli chiedeva di lasciarla andare e questo invece di farlo desistere, lo incitava a proseguire, lo si capisce dalle ferite che diventano più profonde. I tagli con cui le ha tolto gli strati di epidermide e la carne, arrivando anche all'osso in alcuni punti, sono stati inflitti almeno tre ore prima del decesso.

Non posso che pensare al loro dolore, è la parte peggiore del mio lavoro, capire e percepire quanto hanno sofferto mentre i loro assassini godevano del loro terrore e del loro dolore.

-anche se fissi il foglio così, non credo ti darà la soluzione, lo sai vero Evie? -

La voce canzonatoria di T.key mi riscuote e me lo trovo davanti quando giro la testa verso la porta.

I capelli castani tutti incasinati perché ci passa spesso le mani dentro, i suoi occhi azzurri furbi e divertiti che mi fissano con quel sorrisetto malizioso, sono il suo segno distintivo. Indossa come sempre il camice bianco sopra agli abiti rock, la felpa con lo stemma dei "Sistem of a down" larga, i jeans neri strappati in alcuni punti, fanno da contorno al suo corpo pieno di tatuaggi che vanno dal collo fino alle mani grandi.

Il suo aspetto stona con la sua figura professionale, è il miglior entomologo dell'Ontario anche se chi lo incontra per la prima volta non gli dà un soldo bucato.

-finalmente ti sei degnato di uscire dal letto -

Lui allarga il sorriso furbetto mentre mi si avvicina

-ci sarei rimasto ancora se non fosse che il mio capo mi ha detto di non far tardi al lavoro, lanciandomi un cuscino -

-questi capi che vogliono farsi rispettare, son proprio gentaccia -

Scuoto piano la testa ridendo e lui annuisce venendomi alle spalle e poggiando le braccia ai lati del mio busto piegandosi verso di me

-gentaccia a cui gliela farò pagare cara la prossima volta -

Ridacchio leggermente, è sempre il solito

-cosa ti fa essere così cupa Evie? -

Domanda tornando serio perché sa che è ora di lavorare e perché, conoscendomi, sa che ho bisogno di concentrarmi sul caso.

Sospiro e mi tocco la fronte con le dita

-non ha lasciato tracce neanche stavolta T.key, nulla, ha ripulito ogni cosa. Non ho niente per capire chi sia, niente per iniziare una possibile pista e dare giustizia a queste ragazze, è un passo avanti a noi-

KILLING IS ALWAYS KILLING ONESELFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora