21. Le blance

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Evie Pov

Siamo stati chiamati per un omicidio nella zona di Ottawa a Kemptville poco fuori dal centro.

È passata una settimana dal ritrovamento della nona vittima del S.I. Della luna piena, con tutto il radar nella Hutson bay  non abbiamo trovato nulla, suppongo lo ha fatto a posta per depistarci da qualcosa.
Io sono da Flynn sotto protezione; stretta, quando si tratta della mia sicurezza lui non lascia nulla al caso.

Tra noi la situazione è, che se siamo nella stessa stanza finiamo contro un qualunque mobile o superficie avvinghiati, ho scoperto che è dannatamente irrefrenabile, passionale nei rapporti intimi, mi diverto ed è ancora più eccitante vederlo perdere il controllo quando lo stuzzico ma deve tirannerai.

Dio sta diventando la mia dose quotidiana di vita.
Lui lo sa perché mi stuzzica appena l'occasione lo permette e anche quando non lo permette, gli piace avere il controllo, io amo perderlo e lasciarmi al piacere.

Ora che stiamo salendo le scale del palazzo fatiscente; dove hanno trovato il corpo di una giovane donna, gli cammino avanti ancheggiando un po' più del necessario avendo la gonna aderente a tubino.

-molto simpatica Wondy-

La sua voce roca e divertita mi raggiunge non appena tocco l'ultimo gradino, mi si poggia contro la schiena parlandomi soffiando quelle parole contro il mio orecchio.

-si? Per cosa?-

Dico con finta innocenza; lui si passa la lingua tra i denti come sempre, ho iniziato ad amarlo sul serio questo suo gesto, lo fa quando è divertito o eccitato.

-fare le scale con questa gonna invece che usare l'ascensore-

Mi da un piccolo morso sul lobo, sfiorandomi sulla curva dei glutei, io mi scosto da lui malandrina osservandolo con la coda dell'occhio.

-devo mantenermi in forma Trambley-

-per quello ci penso io a farti fare il cardio che ti serve-

Mi dice superandomi facendomi l'occhiolino.

Eh si decisamente ci pensa lui a farmi fare il cardio. Che cardio direi.
però rido scuotendo la testa, lo seguo fermandomi davanti la porta dove trovo la polizia, poi David che mi porge la tuta protettiva che indosso sopra i vestiti con gli altri DPI.

-che puoi dirmi David?-

chiedo mentre superiamo il nastro, già guardandomi attorno capisco che la vittima si è difesa, con tenacia, ci sono impronte insanguinate su varie superfici della casa, più la traccia di sangue che parte dal salone fino alla camera da letto, dove la giovane è stata ritrovata. Questo fa capire che è stata ferita qui e poi ha cercato di scappare in camera.

-la vittima dottoressa è Brittany Stevens, 30 anni, così dice il documento e il Propietario dell'appartamento lo ha confermato, era venuto a chiamarla perché ieri sera i vicini avevano sentito litigare animatamente con qualcuno e siccome non apriva ha aperto trovandola così.
La morte sembra sia avvenuta causa percosse e per ferite profonde, dal primo esame visivo che ho fatto sembra come che sia stata colpita da qualcosa di appuntito e frastagliato ci sono molti frammenti di vetro in giro-

Ascolto David mentre entriamo in camera della ragazza ed eccola stesa a pancia in giù.
Sul pavimento come se stesse strisciando verso il comodino; dove vedo il suo telefono, un senso di impotenza m'invade, come ogni volta che siamo su una scena, le sarebbe bastato poco e avrebbe chiamato i soccorsi, ma non ha fatto in tempo.

Sospirando mi piego vicino a lei, controllo i vari tagli ed ematomi che già si vedono sul corpo; Dopo che David scatta altre foto le sposto la maglia e noto le molteplici ferite, si sono accaniti su di lei in modo feroce con rabbia, una rabbia che mi fa pensare che non è stata uccisa da un'estraneo, era personale, molto personale.

KILLING IS ALWAYS KILLING ONESELFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora