16. You don't scare me

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Sento un dolce calore che mi avvolge, una sensazione così bella che mi fa rannicchiare verso questa fonte sentendomi inondare da un senso di protezione.

Il tutto contornato da uno dei profumi che più amo, quella fragranza l'ho sempre trovata stordente e inebriante e da quando una certa persona che vedo ogni giorno la indossa per me, è diventata ancora più una droga.

Mi stringo di più contro il petto caldo che sento contro il mio volto quando questa consapevolezza mi fa aprire gli occhi di scatto, che diavolo!?

Mi ritrovo contro un petto coperto da una maglietta nera.

Le braccia muscolose e maschili mi tengono a sé come se non volessero farmi scappare né far avvicinare nessuno a me.

Ispiro a fondo, riconoscerei tra milioni il suo profumo, sollevo il volto consapevole di ritrovarmi il suo viso davanti che dorme beatamente.
Sento il cuore che mi sta per uscire dal costato, porca puttana. Come ci sono finita a letto con lui?

Immagini disconnesse di ieri mi tornano alla mente. Il gioco alcolico, il cadermi addosso di Flynn che fa poggiare le sue labbra invitanti alle mie anche se in maniera sfuggevole, poi la cena a base pizza e film. Avevo lasciato a T.key ed Elliye la stanza degli ospiti e avevo istigato Flynn a dormire io lui e...Troy!

Cazzo...piano giro di poco il volto e noto che il lato del letto dove dormiva Troy è vuoto, forse si sarà alzato, non ho idea di che ore siano.

Ma torno con lo sguardo su Flynn che dorme e mi tiene a sé con forza ma rimanendo delicato allo stesso tempo.

Questa sensazione è la stessa che ho provato quando mi ha preso in braccio alla banca dopo il sequestro.

Mi sono sentita così al sicuro che sarebbe stato bello poter stare tra le sue braccia per sempre e forse proprio per questo non mi allontano né allontano lui anzi.
Vederlo così tranquillo, con le ciglia lunghe a creare un'ombra sotto gli occhi, i muscoli rilassati, le labbra leggermente schiuse e l'espressione spensierata mi fa venire voglia di sfiorarlo.

Traccio piano con le dita il contorno delle labbra. Quel contatto fugace delle nostre bocche mi ha fatto sentire quanto fosse morbida la sua, così morbida che la prenderei a morsi mentre lo bacio.

Il calore del suo fiato mi solletica le dita e mi perdo nel guardarlo. La voglia di azzerare la distanza tra noi è enorme ma non posso.

Continuo a muovere le dita, scendendo lungo la mandibola e quando faccio per avvicinarmi, nel salone di sotto sento la voce di mio fratello

-che diavolo!? Dov'è mia sorella?-

Cazzo! Mi alzo di corsa senza badare se lui si sia svegliato o meno e corro di sotto dove trovo Troy, T.key e Elliye che mangiano tranquilli una specie di colazione.
Sono ancora tutti assonnati e scombussolati nel caos delle bottiglie e dei cartoni di pizza ormai vuoti.

In tutto questo mio fratello che, come T.key ha le chiavi di casa, è sulla porta che li guarda male anzi malissimo soprattutto T.key che tiene una mano nella maglietta di Elliye sul seno

-oh il caro fratellone! Come stai?-

Gli dice e io mi precipito verso la porta

-fratellone, non pensavo oggi saresti venuto-

Gli dico cercando di darmi una sistemata ai capelli e ai vestiti. Lui mi squadra da testa a piedi e incrocia le braccia guardandomi con cipiglio severo

-non devo avvisarti per venire da te Evie, sono tuo fratello se non ricordo male-

-no certo ma se avessi saputo che venivi mi sarei fatta trovare sveglia e con la casa più in ordine-

KILLING IS ALWAYS KILLING ONESELFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora