Capitolo 4

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Narrator's pov
La ragazza si svegliò la mattina dopo con un leggero mal di testa, si vestì e scese a fare colazione.
Era il giorno del game, ma non sembrava particolarmente in ansia, al contrario di kuina ,che incontrò giù seduta a un tavolo, che sembrava agitata.
<<buongiorno kuina-san>> si avvicinò a lei la ragazza sedendosi al suo stesso tavolo, <<pronta per il game?>> chiese la ragazza con un sorriso molto calmo in viso <<sono abbastanza in ansia in verità>> <<nah kuina stai tranquilla sarà semplice, e poi molto probabilmente sarà un gioco di quadri quindi di intelligenza e ci sarò io, non sarai sola su>> disse provando a tranquillizzarla, le faceva abbastanza tenerezza.

Finita la colazione la ragazza si alzò salutando la mora per tornare in camera a riposare ancora un po'.

La sera arrivò abbastanza in fretta, e la mora incominciò a prepararsi mettendo su un costume nero con un pareo dello stesso colore e i suoi amatissimi stivali. Si avviò al piano di sotto dove trovò ann ad aspettarla insieme a Kuina, un ragazzo con un cappello blu e altre 3 persone. La ragazza si avvicinò a loro salutando ann e kuina essendo le uniche faccia conosciute la in mezzo. <<perfetto ora che siamo tutti possiamo partire per il game>> disse ann avviandosi fuori dalla hall.
Vicino alla piscina Akiko intravide la testa del biondo.
<<buona fortuna ragazze>> si avvicinò a loro chishiya sorridendo <<non c'è ne bisogno biondino>> rispose la ragazza superandolo sempre con un sorriso di sfida stampato in faccia.

Arrivarono vicino a delle macchine e ann ne prese una, salirono tutti e partirono.

Il tragitto fu tranquillo anche se Akiko poteva vedere l'ansia negli occhi di tutti i presenti, tranne in quelli di ann, e la cosa la divertì molto.

Dopo non molto arrivarono in un posto che assomigliava a una centrale elettrica, ann iniziò a scendere delle scale e la ragazza la seguì insieme agli altri, alla fine della rampa c'era il solito tavolino con i telefoni ma questa volta avevano delle cover protettive per l'acqua.
<<mh un gioco con l'acqua>> osservò ad alta voce akiko sentendo in sottofondo dei sussurri stupiti, la ragazza si ritrovò di nuovo a sorridere.
Afferrò un telefono e si avviò verso una stanzetta li vicino, piano piano tutti raggiunsero la stanzetta che stava già iniziando a riempirsi d'acqua.

<<l'iscrizione è chiusa>> annunciò la voce meccanica <<Attualmente ci sono 7 partecipanti. Il game sta per cominciare. Livello di difficolta, quattro di quadri. Game, "lampadina">> si aprì una porta nera con sopra scritto "si apre e si chiude" e con dentro una lampadina. <<domanda. quale interruttore accende la lampadina? Regola numero uno, solo un interruttore tra A, B, C accende la lampadina. Regola numero due, avete una sola possibilità di lasciare la porta aperta mentre azionate un interruttore, con la porta chiusa potete attivare qualsiasi interruttore. Regola numero tre, se c'è qualcuno nella stanza o un interruttore è acceso, non sarà possibile spostare la porta. Avete una sola possibilità di rispondere come gruppo. Se capirete quale interruttore accende la lampadina, completerete il game. Se l'acqua sale e raggiunge i cavi elettrici, è game over.>> e proprio dopo questa frase una ragazza toccò un cavo elettrico prendendo la scossa, Akiko rise di gusto non spiegandosi come si potesse essere così stupidi guadagnandosi un paio di occhiatacce dai presenti.
<<l'acqua sta salendo!>> esclamò un ragazzo in preda al panico. <<dobbiamo solo trovare l'interruttore giusto, entriamo a turno>> propose.
La ragazza aveva già capito la soluzione al game ma voleva godersi lo spettacolo un altro pò e infatti rimase lì in un angolino sorridendo.
<<se entri la porta non si chiude>> rispose ann <<proviamo l'interruttore A con la porta
aperta se non si accende avremo il 50%di probabilità che sia l'interruttore B o C>> <<il 66%>> lo corresse Akiko seccata. <<non abbiamo scelta, proviamo ad attivarne uno con la porta aperta, se non si accenderà la lampadina la risposta sarà uno degli  altri due>> esclamò un altra ragazza che stava entrando nel panico notando quanto si fosse alzata l'acqua <<cosa faresti tu Akiko?>> le chiese ann alzandosi gli occhiali sulla testa.
<<Kuina, chiudi la porta>> ordinò la ragazza <<cosa?!>> esclamò la mora <<fallo e basta se vuoi vivere>> disse in tono molto calmo, la mora un po' incerta lo fece.
Akiko si avvicinò al primo interruttore abbassandolo, rimase così per almeno una trentina di secondi <<avanti cosa stai aspettando!!!>> la ragazza ignorò la voce rialzando l'interruttore solo qualche secondo dopo <<kuina ora riapri la porta>> la ragazza abbasso l'interruttore B ma la lampadina rimase spenta <<ora tocca la lampadina>> Kuina lo fece e si scottò facendosi uscire un gemito di dolore. <<la risposta è A>>.
L'acqua mise di scorrere. Ann sorrise riabbassandosi gli occhiali. <<Game clear. Congratulation>>

Tornarono alla spiaggia tutti insieme.
Ann si diresse subito a parlare con il  cappellaio.
<<Akiko, la ragazza  nuova, ha superato con estrema facilità il game, è molto intelligente, non si fa minimamente prendere dal panico anzi sembra alquanto divertita, ed è anche una buona leader, insomma sa come farsi ascoltare, secondo me sarebbe perfetta per stare tra i membri esclusivi >> disse la donna riportando al cappellaio i suoi pensieri. Per il cappellaio era nuovo che Ann elogiasse così tanto un nuovo membro della spiaggia, quindi non poté far altro che fidarsi delle sue parole decidendo che la mattina dopo l'avrebbe promossa tra i membri di rango più alto.

Akiko's pov
Vincere un game mi metteva sempre di buon umore e infatti ero abbastanza felice quella sera.
Kuina era andata già in camera sua dato che si sentiva stanca, io invece decisi di prendere un drink e salire sul tetto dell'edificio.

Aprì la porta di metallo cigolante per poi richiuderla e mi ritrovai a più o meno a 15 metri d'altezza dalla piscina.

<<Alla fine sei riuscita a vincere>> sentì dire da una voce che si trovava alle mie spalle, sorrisi capendo subito a chi apparteneva.
<<ti avevo detto che c'è l'avrei fatta>> dissi incamminandomi verso chishiya che era seduto sul bordo del tetto, <<lo avevo immaginato da me>> mi rispose lui mettendo su il suo solito sorrisetto che incominciava a piacermi.

<<Dai parlami un po' di te>> me ne uscì improvvisamente dopo qualche attimo di silenzio e qualche sorso al mio amatissimo drink.
Non avrei saputo dire il motivo ma quel ragazzo mi incuriosiva, forse perché era apparentemente molto più simile a me di quello che credessi.
<<Non ce poi molto da dire>> ammise lui mettendo le mani avanti<<dai ci sarà qualcosa>> <<il mio nome è shuntarou ho 26 anni (inventiamo perché in realtà non ho idea di quanti anni abbia), e nel mondo reale ero uno studente di medicina>> <<uoo bello>> dissi sorridendo sinceramente <<vedendoti a primo impatto non si direbbe che potessi fare il dottore>> << ah si?>> chiese lui sorridendo in modo un po' amareggiato <<beh si, diciamo che non sembra ti importi molto delle vite altrui>> dissi seccamente senza peli sulla lingua << mh lo so ed è proprio per questo che ho deciso di provare a fare il dottore, volevo vedere fino a che punto non mi importasse, ma purtroppo ho scoperto che mi importa ancora meno di quello che mi aspettassi>> lo guardai con una punta di tristezza negli occhi, vedevo che questa cosa lo faceva stare male e forse lo faceva sentire diverso, ma lo capivo, peccato che io non ero nata con questa caratteristica, l'avevo dovuta sviluppare per sopravvivere.

<<Ora tocca a te, raccontami qualcosa>> <<mi chiamo Akiko Ferrari, ho 25 anni, vengo da una famiglia molto ricca, mh fammi pensare, ah si, mio padre è italiano, ed è per questo che ho dei tratti occidentali, e nel mondo reale lavoravo come segretaria in un importante azienda.>> conclusi facendo un paio di sorsi dal mio drink che era ancora quasi pieno.
Non volevo andare troppo a fondo nella mia vita, non volevo far riaffiorare tutti i ricordi spiacevoli che avrei voluto rimuovere ma che invece erano fissi nella mia testa.

Narrator's pov
Il biondo sapeva che c'erano altre cose che la ragazza non gli aveva detto sul suo passato, ma andava bene così, alla fine erano a mala pena amici.
Certo lo incuriosiva come ragazza e sapeva che sotto quella maschera di indifferenza e sarcasmo si nascondeva qualcosa, ma non gli interessava così tanto, o almeno così voleva credere.

Rimasero a parlare per almeno altre due ore sul tetto del più e del meno eppure stavano bene insieme anche mentre parlavano del nulla e ridevano come entrambi non facevano da un po'.

Alla fine però ognuno tornò nella propria stanza augurandosi la buonanotte.
La ragazza crollò appena toccò il cuscino e così fu anche per il biondino.

Autrice
I due personaggi hanno iniziato a conoscersi un po' meglio.
Chissà quando scatterà la scintilla!

Queen of hearts-chishiya shuntarouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora