Queen of hearts-chishiya shuntarou

Capitolo 5

Il mattino dopo mi svegliai con tutta calma, mi lavai e mi vestì.
Ma non ebbi nenache il tempo di andare a fare colazione che sentì qualcuno bussare alla porta.
Quando l'aprì però c'era l'ultima persona che avrei voluto vedere alle 10 del mattino, Niragi.
<<ciao bambola, il cappellaio ha appena indetto una riunione e richiede anche la tua presenza>> disse con un tono molto altezzoso.
Sorrisi, qperché immagino il motivo per il quale dovessi esserci, quindi chiusi la porta alle mie spalle e seguì niragi, che non potè trattenersi dal fare delle battutine poco divertenti che però io ignorai, fino alla stanza delle riunioni.

Vidi già tutti ai loro posti, compreso chishiya che mi salutò con un cenno della mano che ricambiai con un sorrisetto. Mi sedetti sull'ultimo posto rimasto vicino al cappellaio che dopo poco iniziò a parlare.

<<Dato che la signorina Akiko ha dimostrato di essere una persona adatta a far parte dei membri esclusivi ho deciso di farla avanzare di posizione, spero nessuno di voi abbia obiezioni.>> ci fu qualche attimo di silenzio, nessuno mi conosceva veramente, sapevano solo le carte che avevo vinto, ma niente di più , ero riuscita a non farmi nemici in quei pochi giorni di permanenza, e di conseguenza nessuno ebbe da ridire.
<<perfetto dato che vedo tutti d'accordo, congratulazioni Akiko ora fai parte dei membri esclusivi della spiaggia, da ora puoi indossare vestiti, puoi avere anche delle armi e la tua stanza da ora in poi potrà essere chiusa a chiave>> lo raggiunsi alzandomi dalla sedia a mia volta <<graze mille Cappellaio, te l'avevo detto che saresti stato tu stesso a promuovermi>> dissi a bassa voce l'ultima parte della frase con un tono soddisfatto ottenendo da parte sua una risatatina <<beh diciamo che le tue capacità sono abbastanza evidenti e possono tornare utili alla spiaggia>> lo guardai ancora per qualche istante sorridendo <<grazie>> dissi tornando a sedermi <<detto questo la riunione è conclusa, buona giornata a tutti>>

<<Congratulazioni mora>> mi girai verso la voce di chishiya <<grazie biondino>> sorrisi mettendomi a braccetto, e dal canto suo sembrava abbastanza stupito dal mio gesto, non se lo aspettava.
Mentre caminavamo vedemmo anche la mora per i corridoi <<kuina-san>> la richiamai io, lei si girò e venne verso di noi. <<buongiorno>> disse lei sorridente come suo solito.
<<andiamo a fare colazione?>> proposi io <<si per favore sto morendo di fame>> rispose in tono lamentoso kuina e la cosa mi fece sorridere intenerita.

Prendemmo qualcosa da mangiare e iniziammo a parlare del più e del meno <<sai Akiko è stata promossa come un membro esecutivo>> disse il biondo per far iniziare un altra conversazione <<DAVVERO!! come hai fatto sei qui da nenache tre giorni!!>> esclamò kuina stupita <<beh diciamo che io e il cappellaio abbiamo fatto un accordo il primo giorno che sono arrivata>> risposi sorridendo come se niente fosse <<mh capisco>> disse lei pensierosa <<che c'è>> <<non è prudente fare accordi con una persona come lui>> sussurrò la mora <<oh si lo penso anche io ma ho voluto correre il rischio, sai in questo posto non si va da nessuna parte se si è troppo prudenti, devi rischiarti il tutto per tutto a volte>> conclusi il mio pensiero dando un morso al cornetto.  <<sai ti invidio molto Akiko-san sembra che sai sempre quello che fai e dici, sai quando è il caso di rischiare e quando no, sai gestire bene le tue emozioni e sai prendere le redini in mano in una situazione importante, e sei anche molto intelligente>> ammise la mora guardando il suo cappuccino distrattamente.

Narrator's pov

Nella mente di Akiko scattò qualcosa a quelle parole così carine.

Non era sempre stata così, aveva passato anni a farsi dire cosa poteva e non poteva fare, quando farla e come farla, si era sempre fatta trasportare da chi reputava fosse più forte e più capace di guidarla di lei stessa, commettendo però dei gravi errori di valutazione, si era completamente affidata a una persona che l'aveva portata al baratro, aveva abusato fisicamente e verbalmente di lei approfittando della sua debolezza e della sua remissività.