Capitolo 4 🎁

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UNA SECONDA POSSIBILITÀ
DI NATALE

Capitolo 4

Camille Gilbert — Amybeth McNulty
Jack Harkins — Timothée Chalamet

Christmas Edition

Christmas Edition

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Camille

La mattina successiva, scesi al piano di sotto, cercando nelle varie stanze. «Scotty? Jack?» Mi recai successivamente in cucina, trovando il caffè pronto. "Era stato lui?"

Quel pensiero mi fece sorridere d'istinto e lo versai nella tazza che avevo trovato già sul mobile.

«Sì, sì, okay...» Bofonchiò il ragazzo aprendo la porta per poi togliere il collare a Scotty che prontamente corse via, abbaiando.

«Oh, ciao...» Mi avvicinai alla soglia appoggiando la spalla contro lo stipite. «Che stavate facendo fuori?»

Jack infilò le mani in tasca.
«Ho sentito che ti sei alzata questa notte. Ho pensato che avessi bisogno di dormire fino a tardi.»

«Oh, è stato molto... gentile da parte tua.

«Ho anche pensato che forse a te e Scotty sarebbe piaciuto fare il tifo per me al torneo di B-ball.»

«Oh, sì... Sembra divertente. Ehm...» Mi inumidii le labbra. «Forse dovresti fare un po' di attività fisica e tenerti in forma.» consigliai e si mise il borsone da ginnastica in spalla.

«Va bene. Ci vediamo tra qualche ora?»

«Sì, okay, perfetto.» Portai la tazza alle labbra per bere un altro sorso. «Ci vediamo tra qualche ora.» Mi salutò, raccolse il pallone da basket e se ne andò. «Buona giornata.» cantilenai appoggiando la tazza sul mobile con il braccio stretto attorno all'addome. Quando chiuse la porta dietro sé, sciolsi il nodo e tolsi la vestaglia che avevo usato per camuffare i vestiti. Afferrai la borsa e mi fiondai fuori.
Mi incamminai per quelle strade che sembravano familiari, mentre stava iniziando a nevicare copiosamente.
Avevo trovato l'indirizzo nell'email e dopo aver scrutato i palazzi, mi bloccai di fronte a un edificio di tre piani accanto ad un negozio di caramelle. Spinsi il portone che emise un lieve scampanellio per avvisare dell'ingresso di qualcuno, poi salii una rampa di scale e infine mi introdussi in una porta già aperta. Notai affisso un cartello bordeaux con incise le iniziali "CGH: Events".

"Doveva essere questo il posto di cui parlava il messaggio?"

Successivamente, entrai in una sottospecie di ufficio particolarmente in ordine, i cui bordi delle finestre che affacciavano sulla via principale erano abbellite dalle luci natalizie. Osservai ogni dettaglio della stanza e poi il ragazzino in piedi dietro una scrivania. «Signora Harkins!» Urlò, mettendosi immediatamente all'opera per sistemare le scartoffie.

Una seconda possibilità di Natale (Christmas Edition)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora