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gavi

vanessa era diventata ufficialmente la mia ragazza,dovevo prendermi cura di lei e non farle mancare niente.
lei con me era così,mi faceva sentire tanto amato e non mi faceva mai mancare niente e la cosa deve essere reciproca.
dopo averlo detto ai suoi,nonostante il piano era di dirlo più avanti,eravamo più tranquilli.
però si avvicinava il giorno della partita,dovevamo partire la mattina presto così senza esitare chiesi a nic e nessa se volevano venire.
la risposta ovviamente non fu negativa.
così durante la partita guardavo sempre nella sua direzione quando c'era un attimo di pausa,quando ho fatto l'assist a dembouz ho esultato con lui e la squadra,poi mi sono girato verso nessa e le ho fatto il cuore con le dita,perché l'amavo davvero tanto.

dopo aver festeggiato un po' negli spoiatoi tornammo in camera nell'hotel.
io mi ero fatto mettere con vanessa ovviamente,tanto nic era con frenkie.

-sei stato bravissimo pablo davvero,grazie-

-grazie di cosa?-

-di avermi dedicato il tuo splendido assist-

-figurati-

-50esima partita nella liga eh? sei contento?-

-si e spero di farne tante altre,spero di restare sempre al barça e diventare una bandiera,onorerò la maglia sempre-

era questo il mio sogno,restare al barcellona.
non mi importava dei soldi,delle squadre che hanno più titoli,non mi importava nulla.
io avrei fatto tutto il possibile per restare al barcellona,proprio come leo messi,pique,terstegen,jordi alba e tanti altri che restarono per tante stagioni,per amore della maglia.

-che vuoi fare?-

-a che ora partiamo?-

-stanotte,verso il mattino.
tu dormi ti sveglio io-

-non ho tanto sonno,piuttosto parlami dei tuoi-

-beh i miei genitori sono semplici genitori che hanno sempre fatto tutto per me e ora io posso dare una mano per questioni economiche.
hanno sempre tentato di aiutare a migliorare il mio carattere ma nulla da fare,solo pochi passi avanti.
voglil tanto bene a loro e loro a me.-

durante tutto questo piccolo racconto,perché ce ne sono tante di cose da dire,nessa si addormentò.

qualche oretta dopo mi alzai per preparare le piccole valigie che avevamo portato da casa,in tutto questo vanessa dormiva ancora non aveva mai accennato a svegliarsi pazzesca.
cosi ci pensai io,le andai di fianco e cercai di svegliarla.

-niña svegliati,dobbiamo andare-

la scotolai un po' e alla fine le tirai un cuscino in faccia dopo che aprì gli occhi e li rischiuse.

-vabene mi alzo,vado a prepararmi-

cosi lei andò in bagno a vestirsi e io iniziai a portare le valigie nella hall dell'hotel dove c'erano tutte le nostre valigie.
tornai su in camera e la trovai pronta così,non prima di un bacio,siamo scesi giù,siamo andati in aereoporto e abbiamo preso il nostro aereo privato.

dopo essere tornati da madrid vanessa iniziò a lavorare e quindi ci vedevamo solo la sera a casa sua dato che da me c'erano i miei genitori che ancora non sapevano proprio tutto di noi.
era il 10 gennaio e passai da nessa per stare un po' insieme e salutarla prima della mia partenza verso riyad in arabia saudita.
ovviamente nessa non sarebbe potuta venire appunto per il lavoro.

-ciao amore che ci fai qui?-

-ciao cameriera fammi un drink-

-intanto sono una barista e non una camerire-

-hai ragione scusa,una birra niña-

-che ci fai qui?-
mi domandò dopo avermi messo la birra che avevo chiesto sul bancone.

-ero venuto a salutarti,partiamo tra un paio di ore-

-di gia? vabbene vengo in pausa tanto vedi non c'è nessuno-

il locale era vuoto effettivamente,penso perche erano le due di notte passate e quindi la gente era gia andata via.

-fai chiusura quindi?-

si sedette sul bancone e io mi misi subito tra le sue gambe a guardarla negli occhi.
incredibile come due semplici occhi per le altre persone in verità nascondono tante emozioni,tante parole non dette,tanti sentimenti che solo io riesco a sentire guardandoli e basta.

-si faccio chiusura,a che ora parti?-

-alle 3:00 precise penso-

-pablo ma sono le 2:40! non arriverai mai in tempo se non ti sbrighi.-

-ma voglio stare un po' con te-

-assolutamente no,vai o ti caccio via io-

-ah si? e come?-

-con quello della sicurezza-
mi indicò un uomo all'angolo del locale che fissava un punto indeterminato della sala.

-ci vediamo in tv nessa,ti amo-

-si anche io-

le diedi un abbraccio e un bacio pieno di sentimento per farle capire che mi sarebbe mancata e che avrei preferito restare con lei.

capitolo corto che mi serve solo a collegare lo spazio tra le partite,dopo la partita di oggi (speriamo di vincere)o domani ne pubblichero un altro.

mi corazón para ti ||pablo gavi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora