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una volta finita la cena con pablo ci mettemmo sul divano fino a quando non suonarono i miei genitori e mio fratello alla porta.
così mi alzai e andai ad aprire sotto lo sguardo agitato di pablo.

-stai tranquillo è tutto okey-

aprì la porta e subito mi ritrovai tra le braccia di mamma e con il piccolo mattias attaccato alle mie gambe.

-ciao amore ma come mai sei così bella?-

mi salutò papà e nel frattempo salutai anche mio fratello.

-ho cenato con pablo-

feci entrare la mia famiglia e trovai pablo alzato dietro di me,anche lui si ritrovo in un abbraccio di mamma e salutò papà con una stretta di mano.

-allora che avete mangiato?-

-bistecche impanate,vostra figlia le fa buonissime!-

poi si rigirò e si abbassò all'altezza di mio nipote per spettinarlo e abbracciarlo.
era così bello vedere pablo con la mia famiglia,sembrava già che ne faceva parte e di questo ero felicissima.
i miei genitori vanno molto a pelle,sono poche le persone che considerano adatte a me e sapere che lui lo considerano tale mi rende tanto felice.

-resti a dormire qua pablo?-

-nono dopo tornerà anche nic e frenkie saremo in tanti e non voglio disturbare-

-ma va che dici? c'è spazio per tutti vero vane?-

-si se vuoi restare il posto c'è-

-e non sarebbe nemmeno la prima volta-

guardai malissimo mio fratello che ricambiò con una linguaccia,per fortuna eravamo seduti sul divano e nessuno aveva sentito.
io e mio fratello avevamo un rapporto molto stretto fin da bambini.
essendo che lui è più grande di me di quattro anni mi sento protetta da lui.
tommaso è sempre stato per me un punto di riferimento e così io per lui sono diventata fondamentale.
litighiamo praticamente tutte le volte che ci vediamo per una qualsiasi piccola cosa ma ci vogliamo tanto bene.

-le valigie dove le mettiamo? abbiamo portato qualche cosina giusto fino a capodanno-

-dietro le scale ci sono le stanze degli ospiti-

avevo già preparato tutto,per fortuna la casa dove viviamo è abbstanza grande da avere due stanze al piano terra insieme a cucina e salotto,due stanze al piano di sopra insieme al bagno.
ovviamente quella sera pablo avrebbe dormito di nuovo con me mentre tutti gli altri nelle proprie stanze.

-niña mi accompagni a casa? vado a prendere i vestiti-

-ti presto qualcosa io se vuoi-

-gracias tommy,posso chiamarti cosi?-

-massì certo che puoi-

mentre loro andarono in camera a svuotare la valigia per dar qualcosa a gavi io mi sedetti a terra per giocare con mattias.

-zia ma pablo aprirà i regali con me domani?-

-amore i regali si aprono il 25 non il 24,però si pablo resterà-

-dorme sempre qui?-

-no ha una casa anche lui qui a barcellona-

-e com'è?-

non l'avevo vista molto bene quando ci ero stata però qualcosina me la ricordavo cosi iniziai a descrivere la casa di gavi.
quando pronunciai che aveva un giardinetto con le porte da calcio dove si allenava subito saltellò felice.

-ci andiamo a giocare ziaa!-

-si amore un giorno di questi ti ci porto e giochiamo va bene?-

-sii!-

quel bambino era felice con poche cose,suo padre non gli faceva mancare mai nulla e faceva tutto il possibile per renderlo felice e insegnarli l'educazione.
ho sempre ammirato questo lato premuroso di mio fratello.

-guarda qua nessa che bel ragazzo che hai!-

pablo indossava la maglietta della roma col numero di pellegrini di mio fratello e dei pantaloncini neri della nike,stava davvero bene nonostante la maglia di un'altra squadra.

-inguardabile questa maglia hermano-

-ma smettila che a magica roma è na meraviglia!-

-come dici tu-

si mise anche lui affianco a me a giocare col piccolino.

-pablo la zia ha detto che ci porti a casa tua a giocare a calcio!-

-la zia lha detto?-

-si-

-allora si ti porterò a casa mia ma adesso è ora di dormire-

mettemmo a letto mattias e salutammo tutti con la buonanotte oer andare anche noi in camera,nic alla fine rimaneva a dormire da frenkie.
io mi buttai sul letto mentre pablo restò in piedi a fissarmi.

-che c'è?-

-dovresti cambiarti a meno che non vuoi dormire col vestito-

-passami la maglietta sulla sedia-

me la lanciò e si rimese nella stessa posizione di prima.
sapeva che dovevo spogliarmi e voleva mettermi in soggezione fissandomi ma io mi spogliai davanti a lui e rimasi solo in mutande in attesa di mettermi la maglietta.

-beh che guardi?-

-quello che voglio-

-c'è tutto il mio albero genealogico in casa non credo sia una buona idea-

rise e andò a chiudere la porta di camera mia.

-dai copriti che fa freddo e ti ammali a natale-

si buttò anche lui sul letto e insieme ci mettemmo sotto le coperte aspettando di addormentarci.
lui mi faceva i grattini sulla testa mentre io ero completamente avvinghiata al suo corpo come un koala.

-buonanotte niña-

-buonanotte pa-

mi corazón para ti ||pablo gavi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora