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mi risvegliai accanto a gavi.
di primo impatto mi fermai ad ascoltare il suo respiro e a sentire il suo buon profumo di felce azzurra.
aspettai un secondo prima di ritornare alla realtà,i miei genitori erano tornati quando noi dormivamo.
speravo che nessuno fosse entrato in camera ma ne ebbi la conferma quando una volta arrivata in cucina vidi mamma farmi un sorrisino,uno di quei sorrisini che nascondono mille domande da fare.
la guardai malissimo e mi preparai il caffè e feci anche il caffè latte per pablo che ormai si era alzato.

-sappi che non ti farò domande perché tanto so gia che non mi risponderai-

mi girai verso di lei e dedicai tutta la mia attenzione a mamma.

-te lo si legge in viso tanto,sei scontata eddai-

sorrisi e sbuffai,odiavo tanto quando le persone riuscivano a capire cose che vorrei non capissero.
nel frattempo entrò pablo in cucina.
era bellissimo,i capelli scombinati,la faccia assonata e la voce impastata dal sonno che fece vibrare ogni parte del mio corpo appena iniziò a parlare.

-buongiorno..-

-chiamami caterina-

-okey allora buongiorno caterina,spero di non disturbare-

-ma va figurate fijo mio-

-mamma gia fa fatica in più se parli romano non ti capisce-

-hai ragione scusa,figurati non disturbi-

-si l'avevo capito comunque-

mi passò di fianco e mi accarezzò la testa velocemente,così gli sorrisi è approfittai per dirgli del caffellatte.

-va che ti ho fatto il caffelatte è ancora bollente per fortuna-

-si ho visto grazie nessa-

e mi fece l'occhiolino,in quel momento stavo davvero morendo dalla voglia di saltargli addosso ma non potevo farlo per ovvi motivi.
arrivò in cucina anche mio padre insieme al piccolo mattias,che subito andò ad abbracciare pablo che lo prese in braccio.
presi velocemente il telefono dal ripiano della cuicina e scattai velocemente una foto,era venuta benissimo.
mio padre mi posò un bacio sulla testa e salutò subito pablo.

-buongiorno pablo,chiamami roberto-

-giorno roberto,grazie per farmi restare-

-figurati è casa tua questa-

a quella affermazione il sorriso di gavi si mostrò milto di più e i suoi occhi brillarono di una luce totalmente nuova che mi innamorai ancora di piu di lui.
perche si,senza dirci niente entrambi lo sapevamo.
ma forse per paura o forse per qualcos'altro nessuno dei due avanzava a fare il primo passo.
e quella notte l'avevamo fatto insieme.

dopo quella mattina a casa mia pablo andò agli allenamenti e poi lo aiutai a preparare le nostre valigie,io e nic saremo andati con pedri e gavi in qatar per i mondiali.
ero riuscita a convincere i miei genitori e lui soprattutto era riuscito a farmi stare in stanza con lui insieme a pedri e nic.
frenkie aveva detto a nic di andare con pedri che era suo fratello,ma tanto lei andò a vedere la partita dell'olanda.

entrambe eravamo allo stadio,poco più su rispetto alla panchina di luis enrique,è stata una partita stupenda.
7-0 con un gol di gavi.
stavolta non esultò verso di me,ma dopo aver segnato il gol si fermò alla prima azione e mi mandò un cuore.
l'avevo guardato per tutta la partita prestando più attenzione su di lui rispetto agli altri nonostante i gol bellissimi di olmo,ferran torres,asensio,soler e morata.
lui era il diamante che brillava di più in mezzo ad altri diamanti.
finita la partita aspettai insieme a nic che i ragazzi uscissero dagli spoiatoi.

-ei pequeña come va?-

appena lo vidi uscire corsi ad abbracciarlo,ero davvero tanto fiera di lui e non sarebbero bastate mille parole per spiegarglielo.

-sono davvero tanto orgogliosa di te,e non solo per il gol di oggi.
a proposito grazie-

mi misi in punta di piedi per sussurrarglielo all'orecchio in modo da sembragli "più vicina".
lui mi strinse la mano e insieme andammo nella nostra stanza del ritiro.
era molto bella,aveva un letto matrimoniale di pedri e nic e un letto a una piazza e mezza per me e gavi,un bagno più piccolo di quello accessibile a tutti con doccia,una mini cucina e un balconcino carino che affacciava sul bel panorama,tanto bello quel paese ma anche tanto indietro di mentalità e rispetto.
quella sera,ovviamente non abbiamo fatto niente visto la presenza dei nostri migliori amici,ci mettemmo a letto senza parlare,eravamo tutti molto stanchi.

-buonanotte piccola,domani ti devo dare un regalino-

-un regalino?-

-si-

-ma adesso dormo con la curiosità non potevi dirmelo domani o darmelo ora?-

-sembri una bambina,stai tranquilla-

-okey buonanotte-

-noche pequeña-

mi corazón para ti ||pablo gavi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora