IV

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Murare la propria sofferenza
è rischiare di lasciarsi divorare
dall'interno


Lilith


Fa male.
Fa sempre male.
Per questo non lo faccio mai, perché fa male.
Ma a volte, è necessario, a volte, non dipende da me, a volte si, a volte no, non lo so.
Mi dicevano che avrei potuto controllarlo, e si, posso controllarlo, ma il dolore, quello non si controlla.

Mia madre mi diceva che ero speciale.
Speciale.
Ci ho creduto, per un po'.

Poi ho visto Goody morire bruciata insieme a madre, e non ci sono riuscita.

Quella fu l'ultima volta che lo feci, avevo perso il controllo.

Ma quella non fu una semplice trasformazione, quella fu qualcosa di molto più grande, nessuno seppe mai cosa mi fosse successo davvero, così smisi di sentirmi speciale ma cominciai a chiudermi in me stessa, perché avevo capito che ero un pericolo, dovevo stare sola, o avrei fatto solo danni.

E ieri, è stata una cosa improvvisa, non l'ho controllata.

E li beh, si che ha fatto male.
Molto, male.

Non so che cosa abbia Mercoledì Addams, e soprattutto, che effetto faccia su di me, e perché.

Per adesso, mi ricorda solo il dolore che ho provato ieri sera, quando il mio istinto mi ha condotta lì, ad ascoltare quella serenata.

Avrei fatto meglio io, studio violino da prima che lei nascesse.

"Scusa" mi volto, "Xavier, che fai qui?" Perfino parlare fa male, "niente dovevo vedere Bianca ma, tutto ok?" Improvvisamente, indietreggia e vedo la paura nei suoi occhi, "c-cosa" balbetta, "devo chiamare la Thornill" cerco di fermarlo ma lui è già andato via.

Cosa è successo?

Mi  sveglio di soprassalto, dopo la trasformazione faccio sempre sogni strani, o meglio, incubi strani.

Ho bisogno di una doccia.

"Che succede Lilith?" Chiede la mia compagna di stanza, "Niente Sarah, è tutto ok".

Peccato che non c'erano più camere singole, devo sopportare anche una compagna di stanza.

Skip time

"Lilith" sobbalzo, "Addams" la trucido con lo sguardo, "che cosa vuoi da me Mercoledì?" "Leva il cappuccio" "che?" "Toglilo".

Controlla le tue emozioni Lilith.
Sta attenta Lilith
Non farlo Lilith
Sai a cosa porta Lilith

"No" stringo forte i pugni, controllati Lilith "perché?" La guardo negli occhi, "cosa hai contro di me Addams?" La vedo esitare.

"Voglio solo confermare un'ipotesi" Lilith, sta tranquilla, "non sono una cavia" le tiro una spallata e mi allontano.

Ho sbagliato, non dovevo venire qui.
Qui, tutto è strano.
E non perché è una scuola per Reietti, perché qui c'è lei.

Pensavo che avrei avuto delle risposte, magari le sue visioni avrebbero potuto dirmi di più su Goody, ma no.

Adesso associo una sola cosa a Mercoledì Addams.
Il dolore.

"Ciao" alzo lo sguardo, non ho voglia di parlare adesso, onestamente.
"Xavier" "come stai?" Alzo un sopracciglio, "quanta premura oggi" affretto il passo.

"Mercoledì mi ha raccontato che la hai trattata male, per quel cappuccio" cambio espressione, ma non posso, "non sono cose che ti riguardano" rispondo brusca, "immaginavo una risposta del genere" sbuffo, nella speranza che sene vada, "Lilith" mi fermo di colpo, "la vuoi smettere di seguirmi!" No Lilith, controllati "Xavier, posso parlare con Lilith in privato?" "Certo" "no" diciamo all'unisono, "ciao allora".

Maledizione.

"Seppelliamo l'ascia di guerra o cosa?" Domando sarcastica, "io non seppellisco asce, le affilo" socchiudo gli occhi e la squadro in silenzio, "dimmi, cosa dovevi dirmi di così urgente Addams?" Domando, con una punta di sincera curiosità, "tu sei un mutaforma, non è così?" Corrugo la fronte.

Poverina, che teorie assurde.

Le rido in faccia, vedo che non reagisce, rimane impassibile.
"Sei fuori strada" ridacchio, "ah davvero?" Annuisco, faccio per andarmene ma quando mi tocca, vedo che getta la testa indietro.

Un minuto e tredici secondi, ed è tornata fra noi.

Che cosa eccitante, vedere una visione psitica dal vivo!

"Una visione" la mia non è una domanda, "Lilith, cosa sei?" Il suo tono è molto diverso, ha preso un'altra piega, sembra terrorizzata, ha gli occhi spalancati.

Cosa diavolo avrà visto.

"Cosa hai visto, Mercoledì?" Chiedo pacatamente, non devo essere brusca, sono ad un passo dalla verità.

"Tu ti chiami Lilith...Addams" sussurra, trattengo il respiro, annuisco leggermente, "come conoscevi Goody?".

No, Goody non doveva nominarla.

Dolore.
Mercoledì Addams, è il mio dolore.

"Non la conoscevo" non ci crederà mai, ma tentare non nuoce, "non mentire".

Appunto.

"È una storia lunga, e onestamente, non ne voglio parlare, tantomeno con te, tu sei l'ultima persona a cui dovrei parlare di me" lei mi osserva, confusa.

Ma la vedo,la scintilla di curiosità, una curiosità ossessiva, la vedo nei suoi occhi.

Una trappola.
Una trappola mentale, ma non ci cascherò.
Ho imparato come inquadrare le persone, e ho già capito cosa vuole, ma soprattutto, cosa vuole scoprire.

Dolore.
Ancora, al cuore.

"Lilith, che tipo di Reietto sei?" Chiede calma,ma so che sta fingendo, ne sono sicura, al cento per cento.

Ma non può accadermi ancora, non ora, non qui, è tutta colpa sua.

Devo andare via da qui.

Mercoledì Addams.
Uguale dolore.

Spazio autrice

Ciao a tutti!
Scusatemi per il capitolo più corto del solito, sorry.
Volevo comunicarvi una cosina.

Sto iniziando una bozza di una storia (molto breve, due o tre capitoli) su come vede la storia Tyler.
Mi spiego meglio.

Mi piacerebbe che fosse lui a narrare la storia, concentandomi su quello che prova, proprio per questo motivo voglio scriverlo in prima persona.

Che ne pensate?
Volete sapere cosa pensa Tyler?

Che ne pensate? Volete sapere cosa pensa Tyler?

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Mi sembrava carino.

Vi aspetto nei commenti!

Al prossimo capitolo.
Una bacio,
Chiara ♥️

The new phoenix (Wednesday serie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora