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È matta ma è magica,
non c'è menzogna nel suo fuoco

Mercoledì


Apro gli occhi, sono sdraiata a terra, sull'asfalto, e mi accorgo con orrore che al mio fianco Lilith ha gli occhi chiusi e una freccia conficcata nel petto.
È morta, ancora una volta.

"Cosa sta succedendo?" Mi volto, fra tutte le persone che potevano capitarmi davanti, Tyler proprio non melo aspettavo.
Lo vedo sbarrare gli occhi.

"Lilith" sussurra inginocchiandosi al suo fianco per poi staccare la freccia dal suo petto.
Prende il suo viso fra le mani e la abbraccia, "che cosa le è capitato?" Chiede confuso, "io, io non lo so è successo così in fretta" farfuglio ancora sotto shock, Tyler accarezza i capelli di Lilith dolcemente, "dobbiamo aspettare che si risvegli" è l'unica cosa che riesco a dire, non mi risponde.

Dopo un bel quarto d'ora Lilith apre lentamente gli occhi, le sue iridi cristalline saettano in ogni direzione, alla ricerca di qualcosa che non riesco a comprendere.

"Lilith" mi avvicino a lei, "come stai?" Chiede Tyler, lei si tira a sedere e ci guarda, "bene, sto bene" risponde incerta.

Qualcuno ha tentato di uccidermi.
E lei mi ha...salvata?
Lilith mi ha davvero salvato la vita?
O mio dio.
Tutto questo è assurdamente assurdo.

"Mercoledì, qualcuno voleva ucciderti io-" balbetta, "grazie" sputo fuori a fatica, chiedere scusa non è uno dei miei pregi.
Nonostante io eccella in tutto, questo no.
Proprio no.

"Riesci a camminare?" Annuisce e Tyler le porge la mano, "mi fa male la testa" sussurra, "ti riportiamo alla Nevermore, così potrai riposare" propone Tyler, annuisco e obbediamo.

Due giorni dopo

Da quando sono, o meglio, siamo, state aggredite da chissà chi, non smetto di tenere d'occhio Lilith, e lei sembra non sospettare alcunché, cosa che in verità mi stupisce, data la sua predisposizione di svelare la verità.
A tutti i costi, talvolta.

La guardo dal balcone, non capisco perché sia in giro alle due di notte, io sono giustificata, dovevo provare il mio nuovo componimento.
Mi piace suonare di notte, lo trovo più rilassante.

È seduta su un muretto, lo sguardo perso nel vuoto, non indossa la divisa della Nevermore, ma una semplice maglietta bianca a maniche corte abbinate a dei banali pantaloni della tuta grigi.
Strano.
Beh, non c'è da stupirsi, lei è capace di fare qualunque cosa, la conosco abbastanza da affermarlo senza alcuna insicurezza.

La guardo meglio, ma senza farmi vedere.
Questo è ovvio.
La vedo sospirare richiamando i suoi poteri, una piccola fiammella appare sulla sua mano, gioca con le dita e sorride appena.
Ma che sta facendo?
Poi, come fulminata, torna come prima, balzando giù dal muretto, un'espressione terrorizzata dipinta sul viso.
Ma che succede?

"Vedo che mi stavi osservando"
Quella voce a dir poco familiare.
Cavolo.
"Tu cosa ci fai qui?" Lei ghigna, "facevo un giro, tu perché mi stavi fissando? Credevi davvero che non mi sarei accorta dei tuoi comportamenti da stolker? Dimmi, Addams, che vuoi tu da me?" Sibila velenosa, ma con una punta di sadismo negli occhi.
Rabbrividisco.

"Da quando quella freccia ti ha colpita, al Wathervin, insomma volevo capire come andavano le cose in te"
Che sto dicendo?
Inclina la testa e mi squadra, curiosa ma sfottente.
Il suo solito ego da Angioletto.
"Come sei arrivata qui, un momento fa eri in giardino" cambio argomento, lei ride beffarda, "diciamo che ho una velocità sviluppata" scrolla le spalle e sposta i capelli sciolti dietro la schiena, senza però, smettere di guardarmi.

"Dobbiamo tornare lì" sentenzia, "lì dove? E poi non volevi restarne fuori?" mimo con le dita, "ormai ci sono troppo dentro, la cosa mi riguarda tanto quanto riguarda te" afferma decisa.
Finalmente, due mesi ci sono voluti per un consenso.
Uffa.
Alzo gli occhi al cielo, "si, d'accordo" sbuffo, lei sorride, sorride in un modo che non riesco a decifrare, un sorriso enigmatico, come la sua personalità.
Il suo aspetto fisico la rappresenta alla perfezione.

"D'ora in poi userò i miei poteri per proteggermi, a quanto pare ogni volta che esco da questo edificio muoio, quindi, un incantesimo di protezione basterà" lo spiega con disinvoltura, mentre io la fisso, impassibile come sempre.

Ah.
E con questo?
Vabbè, andiamola a capire questa.

"Mi sono accordata con Tyler, verrà con noi, porta anche Enid, sarà un'ottima copertura" mi saluta con un gesto della mano e scompare in un batter d'occhio.

E va bene.

Entro lentamente nella mia camera, Enid è sdraiata sul letto a smanettare con il telefono, alzo gli occhi al cielo.
Concentrati.
Sospiro e mi avvicino, "sai Enid, oggi è il mio compleanno" guardo la luna, "e sarebbe carino passare una serata insieme, poi guarda che luna piena".
Ti prego cedi.
"Wow, d'accordo! Andiamo subito!".
Perfetto.

"Oh merda!" Esclama Tyler quando entro nella sua macchina, forse ho fatto troppo in fretta.
"Guida e basta" sento dai sedili posteriori, la voce è di Lilith.
Ovviamente.

Ci fermiamo e guardiamo il cancello davanti a noi.
Si, è proprio questo.
"Allora, entriamo" ci guardiamo, "Lilith?" Lei annuisce e mormora qualcosa, che sicuramente è il famoso incantesimo di protezione di cui ha bisogno.
Il suo viso si contorce in una smorfia di dolore, ma che reprime immediatamente.
Probabilmente usare la magia così spesso crea danni, non lo so, ma quando tutto questo sarà finito mi interesserò anche a questo argomento, sembra divertente, come quando sono seduta sulla mia sedia elettrica preferita.
Adoro quella sensazione.
Ok, non è davvero il momento.
Lilith mi fa un cenno del capo, a dire che il suo incantesimo è stato compiuto.

Guardo davanti a me.
"D'accordo, entriamo".

The new phoenix (Wednesday serie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora